CON IL COINVOLGIMENTO DEL CONSORZIO
TUTELA DEI VINI E DELL’ATL
Caluso, un posto
‘da vivere’
Presentato il progetto per
la promozione del territorio
CALUSO - E' un bel contenitore, e
ora deve essere riempito. "Caluso da vivere" è stato recentemente
presentato in uno scenario davvero gradevole, il cortile di palazzo Valperga
di Masino (o Spurgazzi, che dir si voglia), sede del municipio.
Il progetto è coordinato,
sotto l'aspetto dell'immagine, da Luca Contiero, giovane art director mazzediese
(già presidente della Pro loco di quel paese), che ha inventato
un logo significativo, ha tracciato linee di azione, ha immaginato sviluppi.
Si parte da alcuni presupposti: è in crescita, un po' ovunque, la
richiesta di quella che viene definita "slow live", "vita lenta"; si vogliono
riscoprire i sapori di un tempo, la genuinità, le bellezze paesaggistiche,
la natura, i piccoli tesori di arte e cultura che normalmente rimangono
fuori dalle rotte del grande turismo. Caluso è in grado di offrire
tutto ciò a potenziali visitatori? La risposta-assioma è
"sì, lo può"; in parte già lo fa, ma ha l'esigenza
di farsi conoscersi di più, di presentarsi meglio all'esterno.
Come si può ottenere un simile
risultato? Con un lavoro coordinato tra istituzioni, forze imprenditoriali,
associazionismo: è la scoperta dell'acqua calda; il difficile, al
di là dell'enunciazione, è riuscire a far sì che la
collaborazione si avvii e/o si consolidi.
In quest'ottica si comprende la
presenza, al tavolo dei relatori della conferenza stampa di presentazione
del progetto, di alcuni personaggi rappresentativi: naturalmente il sindaco
Mauro Chianale e l'assessore al turismo e alla cultura, Fabrizio Giaccone
- il Comune, d'altro canto, è il promotore primo del progetto -;
con loro il presidente dell'Azienda Turistica Locale del Canavese, Celestino
Geninatti Chiolero - perché Caluso non è un'isola, ma una
realtà importante all'interno di un territorio piuttosto vasto -,
e Gianfrancesco Orsolani, presidente del Consorzio di tutela dei vini doc
di Caluso, Carema e Canavese - ovvero l'eccellenza produttiva locale, il
"bene" che, prima e meglio di ogni altro, è in grado di veicolare
il nome e l'immagine di Caluso in giro per l'Italia e, perché no?,
nel mondo.
Tutti contenti di esserci, naturalmente,
tutti pronti a fare la propria parte: in quale modo, ancora è da
vedersi, lo si scoprirà con il passare del tempo. E non va scordato
l'inserimento, in questo grande affresco di promozione del paese e del
territorio, anche l'aspetto culturale, rappresentato in prima battuta dalla
nascita di "Musaiko", un progetto che coinvolge diverse associazioni cittadine
operanti nel campo della musica, del teatro, dello sport e della cultura
in genere. Quindi "Caluso da vivere" è un progetto per chi, nella
cittadina, vuole "vivere" qualche fine settimana, ma anche per chi ci "vive"
costantemente, per i residenti.
"Forse non ce ne rendiamo conto
- conclude l'assessore Giaccone -, ma abbiamo una serie notevole di attrattive,
per così dire multilivello, cioè proponibili a persone, settori
ed esigenze diversi: storia, architettura, botanica, enogastronomia… Dal
loro sfruttamento coordinato e razionale, dalla loro conservazione e miglioramento,
dalla loro promozione, dalla loro condivisione può sortire il rilancio
della città e del territorio. Noi vogliamo provarci, e speriamo
che siano in tanti a condividere con noi questo grande progetto di sviluppo".