CERESOLE REALE - Contrariamente alle
previsioni più pessimistiche, con l'estate 2003 partirà finalmente
il primo esperimento di regolamentazione del traffico sull'ultimo tratto
della ex-Statale 460, quello che conduce allo splendido Colle del Nivolet,
nel cuore piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Dopo anni e
anni di discussioni e numerosi confronti con le diverse posizioni degli
enti territorialmente coinvolti, si è infatti riusciti a definire
un protocollo d'intesa firmato dall'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso
insieme alla Provincia di Torino, ai comuni di Ceresole Reale e di Valsavarenche
e alla regione Autonoma Valle d'Aosta, sulla regolamentazione del traffico
della strada del Colle del Nivolet. L'accordo prevede che in tutte le festività
comprese fra il 13 luglio e il 17 agosto 2003 sia vietato l'accesso alle
auto e ai motocicli dalla località Serrù fino alla sommità
del colle, in un tratto lungo circa 6 Km, che potranno essere percorsi
su una comoda navetta/bus da una cinquantina di posti, disponibile fra
le 9,30 e le 12 e le 15,30 e le 18, con partenze ogni mezz'ora per salire
o per scendere dal colle.
Le modalità di attuazione
dell'esperimento sono state oggetto un paio di settimane fa di un incontro,
ospitato dal sindaco di Ceresole Reale Piero Blanchetti, con il direttore
dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso Michele Ottino e il team incaricato
di promuovere le iniziative estive per rilanciare il territorio in termini
turistici: ad esempio, gli operatori locali si sono impegnati a preparare
iniziative (cesti pic-nic, menù di degustazione delle specialità
delle valli canavesane, manifestazioni ricreative, ecc.) per migliorare
l'accoglienza del turista. Nelle intenzioni dei promotori, più che
una semplice chiusura al traffico, l'operazione si configura infatti come
un vero e proprio piano di rivalutazione e di rilancio dell'area. Il "Progetto
Nivolet: A piedi tra le nuvole" che prenderà il via a partire da
domenica 13 luglio 2003, prevede infatti iniziative turistiche, informative
e di servizio per regolamentare e migliorare l'accesso del pubblico al
Colle, ma anche per aiutare ognuno a cogliere tutti i benefici che deriveranno
al territorio e ai fruitori dalla chiusura della strada al traffico automobilistico.
Benefici che non potranno che essere evidenti a tutti: costruita tra il
1953 e il 1963 per collegare gli impianti idroelettrici dell'alta valle
dell'Orco e da sempre meta di ciclisti ed escursionisti, la strada che
porta al Nivolet è stata presa d'assalto negli ultimi anni, specialmente
nelle domeniche estive, da mezzi motorizzati d'ogni tipo, col risultato
di svilire ad un grande parcheggio ad alta quota lo splendido altopiano
posto alla sommità del colle. "Ci è sembrato importante offrire
ai turisti la possibilità di fruire al meglio delle ricchezze naturalistiche
del parco con iniziative che non penalizzino le attività economiche
presenti nell'area - spiega Michele Ottino -. Regolamentare l'accesso
e fornire dei servizi utili come le navette o le escursioni guidate, coinvolgendo
gli operatori locali nell'individuazione di efficaci proposte turistiche
è il nostro modo di rispondere a questa esigenza, nel tentativo
di portare il pubblico ad una fruizione più consapevole e attenta".