IVREA - La Casa del Clero "Beato
Warmondo" che risuona di gioia, palloni che rimbalzano nel cortile porticato
e ragazzini che entrano a gruppi sono stati i primi segni di una domenica
tutta speciale: la Festa diocesana Ministranti. Provenienti da varie parrocchie
della diocesi chierichetti e ministranti sono stati accolti dai giovani
della Pastorale Giovanile diocesana e dai seminaristi per una giornata
di gioia promossa dal Centro diocesano Vocazioni. Il tema della giornata
"Servire è gioia", riportato anche sulle spille donate ad ogni partecipante,
si è mostrato sin da subito come offerta di una giornata d'allegria
e di crescita nello stare insieme attorno al Signore. Un grande gioco a
tappe impostato sui dieci comandamenti ha impegnato i bambini per tutta
la mattinata, spingendoli alla ricerca delle Tavole della Legge nei mille
angoli del grande ex-seminario maggiore e del suo parco. Prima del pranzo
sono state presentate alcune testimonianze: Roberto, del Seminario, ha
dapprima presentato la giornata tipo dei seminaristi divisa tra preghiera,
studio, vita comunitaria e formazione, per poi raccontare ai ragazzi la
storia della vocazione di Samuele presente nel tempio del Signore per il
suo servizio, come sorta di chierichetto ante litteram. Enrica e Gianni
Franciscono hanno poi raccontato, la storia della loro vocazione famigliare,
del tentativo d'interpretare la via della Santità nella vita coniugale
della loro famiglia di sposi giovani.
Al pranzo al sacco consumato nel
fresco del parco ha fatto seguito uno spazio di gioco libero che ha visto
i ragazzi dividersi in mille rivoli per esprimere la propria vivacità,
sotto lo sguardo compiaciuto dei sacerdoti ospiti della Casa che hanno
voluto donare la propria presenza ai ministranti, dando vita a bellissimi
momenti d'incontro tra gli anziani sacerdoti e i giovani vocianti. Prima
dell'Eucaristia, il gruppo dei ragazzi ha ancora ascoltato attento le parola
di Sr Luigia - Suore dell'Immacolata - che ha raccontato la sua vocazione
religiosa con tratti umani e toccanti, invitando i ragazzi nel corso di
una giornata per loro così particolare a chiedere a Dio d'indicare
loro la strada della loro vita. In ultimo è stata la volta del signor
Antonio raccontare l'esperienza della ricerca della propria strada nel
e con il Signore a partire dai brevi anni nel Seminario dei Padri Maristi
sino alla scoperta ormai ventennale della vocazione famigliare e della
sua opera di cooperazione con la propria parrocchia.
Presiedendo la concelebrazione Eucaristica
finale, Mons. Miglio ha evidenziato come la giornata abbia significato
un trovarsi assieme attorno al Signore, per esprimergli il grazie per la
gioia del Servizio all'altare, del ritrovarsi insieme per rendere più
belle le celebrazioni, gioia che è stata poi testimoniata dal canto
dell'Alleluia "Servire è gioia". I ministranti, come sottolineato
dal Vescovo, sono chiamati a collaborare con i sacerdoti per rendere più
gioiose le liturgie, ricche di luce e di festa, perché tutti scoprano
nel Pane e nel Vino dell'Eucaristia la fonte della gioia, così che
la S.Messa sia il momento bello della domenica nelle nostre comunità
e per le nostre famiglie.
Al momento delle intenzioni di preghiera,
è stato rivolto un pensiero al Santo Padre per il suo 83° genetliaco,
pensiero cui hanno fatto eco i giovani con la gioia e l'esuberanza che
li caratterizza.
d.s.f.