IVREA - NOTIZIE POSITIVE, INVECE,
ARRIVANO DALLA FINMEK CALUSIESE Ics, sindacato
ancora diviso Cassa integrazione per 280:
la Fiom non firma l’accordo
IVREA - Da lunedì prossimo
scatta la cassa integrazione ordinaria anche alla Ics di Scarmagno, l'azienda
nata dopo il fallimento di Op Computer. Coinvolgerà 280 dipendenti,
per le prossime 13 settimane. Venerdì scorso, mentre era in corso
la trattativa fra azienda e sindacati, alcune decine di lavoratori hanno
aderito allo sciopero indetto dalla Fiom, con un presidio davanti all'Assindustria.
L'accordo è poi stato firmato
soltanto da Fim e Uilm. Si è invece dissociata la Fiom, contraria
alle procedure adottate dall'azienda. "I vertici di Ics - spiega il responsabile
della Fiom, Federico Bellono - non hanno assolutamente modificato la propria
posizione. Noi chiedevamo invece di essere aggiornati sulle reali prospettive
industriali dell'azienda". Le Rsu Fiom non intendono subire: "Il livello
di incertezza è via via aumentato, e contemporaneamente sono venuti
meno alcuni degli impegni assunti in precedenza". Hanno sottoscritto l'accordo,
invece, Fim e Uilm. "E' prevista una gestione concordata della cassa integrazione
- dicono i segretari Donato Spinazzola e Alberto Mancino -, che interesserà
i singoli lavoratori per un massimo di 240 ore". Fim e Uilm esprimono rammarico
per le decisioni della Fiom. "Riteniamo - dicono - che gli accordi sindacali
sono gli unici strumenti che impediscono la gestione unilaterale delle
varie questioni da parte aziendale".
Lunedì scorso, intanto, è
stato approvato ufficialmente l'accordo (questa volta sottoscritto dalle
tre organizzazioni sindacali) riguardante la trasformazione a tempo indeterminato
dei contratti di formazione lavoro alla Finmek di Caluso. "Dei 108 contratti
di formazione - recita un comunicato - almeno 80 verranno assunti in modo
definitivo.Altri otterranno la stessa sorte, a patto che almeno 33 lavoratori
accederanno alla mobilità volontaria e incentivata verso la pensione".
L'accordo viene a tutti gli effetti
considerato di grande importanza, non soltanto per il numero di assunzioni,
ma per la loro qualità. "L'occupazione creata un anno fa - spiega
Federico Bellono - per far fronte alla commessa dell'Enel viene ora stabilizzata
in modo definitivo, senza determinare uno stato permanente di precarietà".
Una notizia positiva, quindi, quella della Finmek, che però non
basta a compensare i problemi evidenziati negli ultimi mesi da diverse
aziende