LOCANA - L’“odissea” degli alunni
e delle insegnanti della scuola di Casetti pare proprio definitivamente
terminata: dopo tante traversie, finalmente gli alunni e le maestre sono
ritornati a svolgere le lezioni nella borgata.
L’edificio è composto di
un piano fuori terra, dove trovano posto un ampio atrio, le aule scolastiche
e servizi igienici, una sala per le maestre; e, a pianterreno, di un ampio
vano adibito a palestra, locale per le recite dei bambini e, d’estate,
a luogo di incontro dei ragazzi da quando non è più possibile
usufruire del campo sportivo distrutto dall’alluvione. Dalle vacanze pasquali
dell’anno scorso, a motivo di urgenti lavori di ristrutturazione, alunni
e maestre erano stati provvisoriamente accolti presso le scuole del capoluogo:
a loro erano stati riservati due vani di piccole dimensioni, ricavati in
quello che era stato l’alloggio del custode. All’inizio del presente
anno scolastico, i lavori per la sostituzione del vcchio tetto di eternit
con una copertura in lose parevano ultimati: ma era giunta la presa di
posizione del consigliere di minoranza Piero Guglielmetti, che ventilava
il rischio che l’edificio non fosse a norma: in particolare, il pilastro
dell’atrio non sarebbe stato in grado di reggere il tetto. Era il periodo
del drammatico terremoto che a San Giuliano di Puglia aveva causato molti
morti tra i bimbi di una scuola e l’allarme era risuonato quanto mai preoccupante.
In ogni caso, il pilastro è stato rinforzato, i muri maestri consolidati;
sono anche state fatte opere di ordinaria manutenzione come il cambio delle
tapparelle e la tinteggiatura.
E così alunni e insegnanti
sono ritornati nella “loro” scuola. 24 allievi (di cui 6 di Noasca), seguiti
da tre maestre a tempo pieno e una a orario parziale. Dice Luisella Gosetto,
una delle insegnanti: “Nell’edificio del capoluogo eravamo molto sacrificati.
Qui possiamo disporre di spazi per attivare laboratori di informatica e
di lingua inglese, come previsto dalla riforma Moratti”
Tutto è bene ciò che
finisce bene. La riappropriazione della scuola, per la popolazione di Casetti,
Rosone e del vallone di Piantonetto, è l’ultimo segnale che la gente
del posto vuole definitivamente lasciare alle spalle le ferite dell’alluvione.
piero valesano