MONTANARO - C'è un dato in
particolare, all'interno del bilancio approvato lo scorso giovedì
sera dal Consiglio comunale, che rende particolarmente orgoglioso il sindaco
Riccardino Massa: la percentuale per investimenti sfiora il 40% del totale
del bilancio - 2 milioni 692 mila euro rispetto a 6 milioni 745 mila euro,
che è la cifra su cui si ottiene il pareggio -; in una azienda privata,
ci dicono, di norma gli investimenti si assestano intorno al 30-35% del
totale. "Credo che questo dato - afferma il primo cittadino - ci ponga
all'avanguardia tra i comuni della provincia di Torino".
Il piano di investimenti prevede,
fra l'altro, 155 mila euro per la manutenzione straordinaria dello stabile
di via Bertini già sede delle scuole, 77 mila 500 per la costruzione
dell'ascensore delle elementari, 79 mila per la sistemazione di diverse
strade, 237 mila 570 per la costruzione della fognatura mista dell'area
industriale, 340 mila per il terzo lotto, terzo stralcio della fognatura;
e, soprattutto, 1 milione 446 mila euro per la realizzazione del canale
scolmatore a monte del paese, per la difesa dell'abitato da sempre possibili
esondazioni dei rii della zona. "C'è da ricordare - aggiunge Massa
- che in questo 2003 si realizzeranno alcune altre opere importanti e già
finanziate, come la riqualificazione dell'area dell'ex mulino, gli interventi
sulle vie del centro, la realizzazione dell'area a piazza di corso Primo
Maggio".
Insomma, il sindaco è soddisfatto:
nonostante i ben noti problemi causati dal costante calo dei trasferimenti
dagli enti superiori, e soprattutto dallo Stato, la pressione tributaria
aumenta di solo uno 0.5%, a fronte del tasso di inflazione programmata
che, per il 2002, era dell'1.7%.
Non si è aumentata l'Ici,
anzi, sono state ridotte le aliquote per quelle porzioni di stabili utilizzati
come impianti sportivi a diretta gestione dei privati (il che vuol dire,
a Montanaro, soprattutto le strutture sportive di Ca' Bertoldi della Libertas
e la bocciofila della Cooperativa Aurora). Ciò che aumenta, invece,
è la tassa rifiuti: i costi salgono del 20%, per l'aumento del prezzo
dello smaltimento e per la crescita di produzione dei rifiuti; l'aumento
della tassa, invece, si contiene nell'ordine del 15%, per i buoni risultati
ottenuti nella differenziazione dei rifiuti. "Su questo tema - si sofferma
il sindaco - va fatto un ragionamento. In provincia di Torino abbiamo solo
la discarica di Basse di Stura dell'Amiat, destinata a chiudere, a meno
di novità, a fine anno. Se non si troverà una soluzione,
i rifiuti saranno portati in Germania, a un inceneritore: solo i costi
di trasporto graveranno per 340 lire al chilogrammo su ogni cittadino.
Per questo continuiamo a sostenere quanto sia importante realizzare un
termovalorizzatore, a gestione pubblica, per la provincia torinese".
La relazione politica sul bilancio,
letta dal sindaco, è stata occasione per presentare anche una serie
di iniziative che l'amministrazione comunale conduce o ha intenzione di
attivare: una vetrina per la maggioranza, alla quale i rappresentanti di
una opposizione ridotta all'osso - in aula c'erano solo Ruggero Gemmo e
Antonio Careri - non hanno avuto modo, o voglia, di replicare quasi nulla.
Solamente un (logico) voto contrario.
m.s.
CALUSO - Quanto pepe, in Consiglio
comunale! Non tanto per il bilancio previsionale - quello si può
dire che sia passato (quasi) senza colpo ferire -, quanto piuttosto per
una diatriba sul tema della grande distribuzione commerciale apertasi tra
il consigliere di minoranza Walter Orsini e il sindaco Mauro Chianale.
Andiamo con ordine. Il bilancio
pareggia sulla cifra di 9 milioni 477 mila euro, non prevede variazioni
nelle tariffe dei servizi, nè nelle aliquote Ici. L'unica maggiorazione
è quella relativa alla tassa sulla raccolta dei rifiuti, che cresce
del 13.5% - e, praticamente, non c'è Comune dove non sia cresciuta,
vuoi per l'aumento delle spese, vuoi per la maggiore produzione di rifiuti,
vuoi per l'avvicinarsi della trasformazione da tassa a tariffa, destinata
a coprire per intero i costi del servizio -. "Abbiamo fatto i salti - mortali
- ha spiegato l'assessore al bilancio, Giuseppe Portinaro, per via dei
minori trasferimenti dagli enti superiori e i vincoli alle spese imposti.
Ma un rigoroso controllo delle uscite, e una loro riduzione dovute a una
razionalizzazione dei servizi, oltrechè un serio controllo sulle
entrate Ici, ci ha permesso di mantenere invariate le aliquote".
Tra gli investimenti previsti, il
principale è certamente quello relativo alla nuova scuola media,
la realizzazione del primo lotto della quale ha finalmente avuto il via
libera: 2 milioni gli euro stanziati, provenienti da fondi propri, recuperati
grazie a risparmi sui mutui, all’accantonamento dei fondi per l’abbattimento
della vecchia scuola (per quest’opera è arrivato un finanziamento
comunitario) e all’esternalizzazione del servizio di acquedotto. E il suddetto
primo lotto sarà autonomo e funzionante, con aule, refettorio e
palestra.
Il bilancio, naturalmente, è
stato ampiamente bocciato dai consiglieri di minoranza, con in testa il
capogruppo di "Sviluppo e lavoro" Luigi Barbero. Ma il vero duello, come
abbiamo detto, lo si è avuto sulla questione dei supermercati.
"Abbiamo saputo - ha domandato Walter
Orsini - che è prevista l'apertura di un nuovo supermercato in corso
Torino, che si aggiunge al raddoppio della Coop già annunciato.
Ma così non si rischia di danneggiare i commercianti della città?
E il Comune non può far niente per limitare questa espansione selvaggia?".
Il sindaco non ha usato il fioretto, per replicare. "Licenze di questo
genere - ha detto - vengono concesse dalla Regione Piemonte, che ha il
potere di scavalcare i Comuni. Quindi Orsini farebbe meglio a chiedere
conto di questa iniziativa alla giunta di Enzo Ghigo, che ha il colore
della stessa coalizione, la Casa delle Libertà, di cui anche lui
fa parte". E, tanto per rincarare la dose, Chianale ha aggiunto che il
nuovo supermercato fa parte del gruppo San Carlo Shopping Center, al quale
partecipa anche il gruppo "Bistefani" ai cui vertici è, da lungo
tempo, Eugenio Viale: parlamentare, guarda un po', di Forza Italia. "La
politica dell'attuale governo - ha concluso il sindaco, ancora rivolto
a Orsini - favorisce in ogni modo la grande distribuzione e i grandi gruppi
industriali, scavando la fossa per i piccoli. Questa è la linea
dello schieramento politico al quale lei fa riferimento e, a quanto ne
so, anche molti dei nostri commercianti danno il loro consenso...".