FOGLIZZO - Effettuata l’autopsia, è finalmente giunta l’autorizzazione
a dare sepoltura alle spoglie del povero don Domenico Rossio: i funerali
hanno luogo questa mattina, venerdì 28 febbraio, alle 9.30 a Foglizzo.
Rimangono le perplessità (e l’amarezza) per una vicenda che
non è ancora chiarita in tutti i suoi contorni. Don Rossio è
spirato lo scorso venerdì alla casa di riposo “Residenza San Giorgio”
di San Giorgio Canavese. Due giorni prima don Domenico era stato vittima
di una brutta caduta, nella chiesa di San Giovanni a Foglizzo: ritrovato
alla mattina, dopo che il fratello don Paolo si era allarmato per non averlo
visto alla messa, era stato condotto all’ospedale di Chivasso: lì,
al pronto soccorso, era stato tenuto in osservazione per alcune ore, e
poi rimandato a casa. Non potendo più essere adeguatamente assistito
a Foglizzo, don Domenico è stato quindi stato accolto nella struttura
di San Giorgio: le sue condizioni di salute, però, sono peggiorate,
fino a condurlo alla morte. I funerali si sarebbero dovuti celebrare già
lunedì scorso, ma improvvisa è giunta la notizia: bisogna
attendere l’esito dell’autopsia, la morte del sacerdote non appare del
tutto chiara. Tanto che si muove la Procura della Repubblica di Torino,
aprendo un’inchiesta; le indagini sono affidate ai carabinieri di Montanaro.
Anche l’autopsia viene ritardata, da martedì a mercoledì,
per la mancanza di alcuni periti di parte: gli esiti non sono ancora stati
resi pubblici, ma la prima ipotesi formulata del medico curante - come
ha successivamente spiegato il medico legale, Fulvio Antonietti - parlava
di frattura della dodicesima vertebra dorsale. Non sappiamo cosa sia stato
scritto sul referto del pronto soccorso chivassese, ma è in merito
a questo che la Procura ha aperto un fascicolo.