CASTELLAMONTE - Continua, e si allarga
anzi verso scenari sino a ieri imprevedibili, la vivace dialettica politica
riaccesasi a Castellamonte a colpi di manifesti e dichiarazioni pubbliche.
La notizia dell’ultima ora è la spaccatura tra il sindaco Bozzello
e la componente diessina della sua coalizione, giunti decisamente ai ferri
corti.
La crisi ha probabilmente origini
più lontane, ma si presenta come il risultato della manovra di disturbo
lanciata compattamente dai consiglieri comunali di minoranza un paio di
settimane fa. I rappresentanti della Casa delle Libertà avevano
in quell’occasione emesso un duro comunicato in cui si attaccava su più
fronti l’amministrazione Bozzello, accusata sostanzialmente di non aver
rispettato molte delle promesse fatte ai Castellamontesi durante la campagna
elettorale. Per parte sua, il sindaco aveva replicato con altrettanta grinta,
ribaltando sulla pesante eredità finanziaria ricevuta dalla
precedente amministrazione di centro-destra le lentezze riscontrate nella
realizzazione del proprio programma. C’è da dire che in quella circostanza,
Bozzello aveva incassato una dichiarazione di solidarietà
e di fiducia da parte dei segretari dei partiti politici che ne avevano
sostenuto la candidatura a primo cittadino. Tra le firme c’era anche quella
del segretario dei Ds castellamontesi Mauro Rovetto, che di lì ad
un paio di giorni avrebbe però rilasciato ad un organo di stampa
locale una intervista non certo tenera nei confronti di Bozzello, sostanzialmente
tacciato di eccessivo personalismo e di scarso coinvolgimento della maggioranza.
Come era lecito immaginare, la risposta
del “vecchio leone” non si è fatta attendere: “E’ risaputo che la
segreteria Ds di Castellamonte non abbia mai avuto buoni rapporti, nè
prima nè durante nè dopo le elezioni, con la coalizione che
ha portato al successo il centro-sinistra attorno alla mia candidatura
- scrive Bozzello -. Non sentiamo il bisogno che la Segreteria DS di Castellamonte,
unitamente ad alcuni eterni scontenti, riversi i propri conflitti interni
su sindaco e Giunta, che chiedono soltanto di poter lavorare in serenità.
Tutte le iniziative sono sempre state prese con il consenso della Giunta:
per questo motivo risulta inaccettabile il comportamento tenuto dalla segreteria
Ds, tanto più che sui banchi della maggioranza siedono due assessori
ed il presidente della Comunità montana (nonché capogruppo
di maggioranza), tutti appartenenti ai Ds. Pertanto, tenuto conto che non
risulta impossibile avere un dialogo a causa delle divergenze, ormai manifeste,
da ora in avanti manterremo i contatti esclusivamente con i rappresentanti
Ds provinciali e regionali”.