CALUSO - Il comitato "Articoloundici"
- come membro del Forum per la pace basso canavesano - vorrebbe fare di
Caluso una "Città della pace". Per questo ha stilato un ordine del
giorno, da presentare in Consiglio comunale: nel documento si chiede di
assumere una decisione in tal senso, di dare alla stessa massima pubblicizzazione
(con manifesti, e con apposita cartellonistica da apporre agli ingressi
del paese), e di aderire al coordinamento nazionale degli enti locali per
la pace, facendo appello a deputati e ai senatori della zona - primo fra
tutti il sindaco calusiese, e deputato, Mauro Chianale) perché si
pronuncino inequivocabilmente contro la guerra, lavorando per portare l'intero
Parlamento su questa posizione - che, dicono i promotori dell'iniziativa,
è in sintonia con la volontà della maggioranza dei cittadini
italiani -. E poi ancora ci si dovrebbe dedicare alla promozione di una
cultura della pace e dei diritti umani, attraverso qualsiasi iniziativa
possa rivelarsi utile allo scopo.
Il sasso lanciato è stato
raccolto: il Consiglio comunale è stato convocato per lunedì
10 febbraio alle 17, e sono stati invitati a prendervi parte gli alunni
delle scuole, i membri delle associazioni locali e i cittadini tutti.
"La guerra che si sta organizzando
contro l'Iraq - spiegano gli aderenti ad "Articoloundici" - non farebbe
altro che portare nuove sofferenze per la popolazione civile, fornirebbe
nuovi alibi alla diffusione del terrorismo, destabilizzerebbe tutta l'area
mediorientale e, propugnando la teoria della 'guerra preventiva', andrebbe
contro le basi della stessa Carta dell'Onu".
Sì, ma cosa fare con Saddam
Hussein, che con il suo regime si è reso responsabile di gravi violazioni
dei diritti umani e del diritto internazionale? "Esistono per l'Onu e la
comunità internazionale - replicano i promotori - strumenti proposti
dal diritto e della giustizia legale penale; la guerra, invece, porta solo
perdita di vite umani, molte delle quali di civili inermi, e produce sofferenze
terribili a popolazioni già di per sè povere". Per questo
il Consiglio comunale calusiese dovrebbe chiedere a tutti gli organi pubblici
di negare ogni forma di assenso e coinvolgimento militare nell'organizzazione
di un attacco armato all'Iraq, e di esercitare ogni pressione politica
sul governo iracheno perché non ostacoli la missione degli ispettori
Onu e si avvii alla democratizzazione del paese. Altri fronti su cui la
comunità internazionale dovrebbe impegnarsi: mettere fine all'embargo
che da dodici anni colpisce la popolazione irachena, e avviare un negoziato
per l'eliminazione di tutte le armi di distruzione di massa.
Utopia? Forse. Ma da qualche parte
bisogna pur iniziare. "Articoloundici" inizia da Caluso e, insieme alle
altre associazioni del Forum, ha deciso di presentare la sua proposta di
ordine del giorno anche agli altri Consigli della zona e del basso Canavese.
Anche Chivasso, come si può leggere in altra pagina, la richiesta
di convocazione è già stata avanzata da alcuni consiglieri.