CHIVASSO - Appunta-mento i prossimi
22 e 23 marzo per Cento strade per giocare, la manifestazione che vede
ormai da 6 anni le associazioni chivassesi e non, invadere le vie della
città per proporre le loro attività e far giocare grandi
e piccini. E Cento strade, quest'anno, ritorna ad occupare il luogo classico
in cui è nata: via Torino e le piazze e le vie adiacenti. Dopo un
esperimento, lo scorso anno, all'interno del Foro Boario, e in coincidenza
con il mercato, il comitato organizzatore è tornato sui suoi passi,
e vuole di nuovo occupare quello che è il luogo principe delle manifestazioni
cittadine. Questa la novità principale della prossima edizione,
annunciata nel corso di una serata organizzativa, che ha anche voluto essere
il momento per presentare le cose nuove e fare il punto sulle cose fatte.
Fra le cose nuove, il sottotitolo dell'edizione 2003, dedicata a Chivasso
ai 10 anni di vita del centro giovani comunale. Nato nel 1993 come esperimento,
soprattutto concentrato sui laboratori scolastici e come punto di aggregazione
per i ragazzi in età scolare, il centro giovani è cresciuto,
ha prodotto il Ludobus, il pulmino colorato che delizia i ragazzini con
giochi nuovi, diversi, autoprodotti, ha sviluppato progetti diversi, coprendo
una fascia d'età che va fino ai 20 anni. E allora, quest'anno Cento
Strade festeggia il centro giovani, con un sottotitolo che richiama l'esperienza,
"10 anni in gioco". Gli organizzatori hanno, inoltre, invitato tutte le
associazioni che parteciperanno a presentare non solo il loro banchetto
informativo, ma un gioco per ciascuno, un gioco piccolo o grande, nuovo
o vecchio, ma comunque un gioco, per richiamarsi alla necessità
di giocare.
Fra le cose fatte, la presentazione
nel corso della riunione dei dati statistici elaborati dall'istituto scolastico
Europa Unita, che lo scorso anno si è offerto di monitorare la manifestazione.
Sono state 234 le interviste realizzate: 137 i chivassesi, 97 i non residenti.
La maggioranza, per fascia d'età, era rappresentata da persone fra
i 19 e i 30 anni, e molto alto, anche, il numero di coloro che hanno dichiarato
di partecipare per la prima volta alla manifestazione: 60 sul totale. Significativo
un dato: ben 89 persone su 234 hanno saputo della manifestazione da quelle
che vengono definite reti informative informali, ossia da amici e parenti.
E ancora, altri dati: più del 50 per cento dei partecipanti ha dichiarato
di conoscere in modo globale la città, e quasi il 40 per cento degli
intervistati, chivassesi e non, ha sottolineato di partecipare di solito
ad iniziative e manifestazioni cittadine. Un buon segnale per il tessuto
sociale cittadino.