VALPRATO SOANA - Piamprato diverrà
la capitale canavesana degli sport invernali, con la prospettiva di imporsi
quale stazione sciistica in grado di competere con le più rinomate
tra quelle del Piemonte e della Valle d'Aosta? Sì, secondo le aspirazioni
della Giunta comunale presieduta dal sindaco Danilo Crosasso, forte di
un articolato progetto per la realizzazione di un "Terminal degli sport
invernali" comprendente un bar ristorante, una mini-struttura alberghiera
da una decina di letti, una pista di pattinaggio ed una per lo sci di fondo,
un anfiteatro per manifestazioni sportive ed un parco giochi. Il tutto
per un costo complessivo di circa 860mila euro, finanziati per oltre un
terzo dalla Regione Piemonte e per la parte restante da Comunità
Montana Valli Orco e Soana e Comune di Valprato. Si tratta di un pacchetto
di interventi per il quale sono già disponibili tutte le risorse
finanziarie e si stanno predisponendo i bandi per l'appalto delle opere,
con i cantieri che potrebbero venire inaugurati già entro il 2003.
Ma i progetti a medio e lungo termine
di Crosasso sono ancora più ambiziosi. Per evitare il rischio di
costruire una cattedrale nel deserto, il suo obiettivo è infatti
quello di portare a completamento un'idea già abbozzata negli anni
Ottanta con la costruzione dello ski-lift di Valprato, che avrebbe voluto
essere il primo passo verso l'installazione di un possente impianto di
risalita in grado di risalire i versanti dell'alta Valsoana sino a collegarsi
con le cime che la separano da quelli valdostani di Champorcher, al fine
di creare un unico comprensorio sciistico di sicuro appeal per i patiti
degli sport invernali.
Un primo significativo e concreto
passo in questa direzione verrà compiuto nei prossimi giorni, quando
il Comune di Valprato protocollerà ufficialmente in Regione una
richiesta di finanziamento a corredo del progetto tecnico per il primo
lotto della seggiovia di Ciavenassi, in grado di servire una pista di discesa
lunga due chilometri e mezzo. Certo, di soldi ne servono tanti: almeno
due milioni di euro, senza contare gli altrettanti (o forse più)
che occorrerebbero per un secondo lotto di seggiovia che si spingesse sino
al colle Larissa, realizzando così completamente il collegamento
tra Piamprato e Champorcher. Solo il tempo potrà dire se si tratti
di un sogno destinato a diventarerealtà.