NOMAGLIO - Un anno fa
era stato inaugurato l'Ecomuseo della Castagna, grazie alla ristrutturazione
dell'antico mulino a pietra. Da questa struttura, ora, si guarda al futuro
per recuperare anche l'economia legata ai prodotti derivanti dalla lavorazione
delle castagne: farina, confetture, anche birra. Non è un sogno,
ma un progetto concreto al quale sta lavorando il Comune di Nomaglio insieme
alla Comunità montana Dora Baltea. Se ne parlerà diffusamente
e in maniera più approfondita alla quarta "Sagra della Castagna",
in programma il 19 e 20 ottobre. I promotori non hanno dubbi: "Questo frutto
- dice il sindaco di Nomaglio, Ellade Peller -potrà essere una vera
e propria risorsa economica per il nostro territorio". Proprio nell'area
della Comunità montana, del resto, non mancano esempi di come i
prodotti tipici, di grande qualità, possano essere uno spunto non
solo per un turismo enogastronomico (molto in voga in questo periodo),
ma una fonte di reddito: pensiamo al rosmarino di Chiaverano, ai cipollini
di Quincinetto, ai formaggi e ai salumi, per non parlare della doc Carema
e di altri vini pregiati.
Il progetto di rivalutazione
della castagna è stato avviato nel '99. "Grazie agli studi effettuati
- spiega Giulio Roffino, presidente della Comunità montana Dora
Baltea - abbiamo capito che le nostre castagne sono difficilmente commerciabili,
in quanto piccole e tutt'altro che belle. Però possono essere utilizzate
con grande profitto per altri prodotti, quali farina e confetture. Indagini
di mercato ci hanno fatto scoprire che la domanda è alta, e i proprietari
dei terreni (sono circa 700 le piante analizzate) si sono dimostrati favorevoli
ad un lavoro comune".
L'appuntamento con
la quarta Sagra della Castagna assume quindi un'importanza davvero rilevante.
Nella giornata di sabato 19 è prevista una giornata di studio sul
tema "La castagna: patrimonio tradizionale e risorsa attuale". Nel corso
della manifestazione sono inoltre in programma mostre mercato, intrattenimenti
musicali, visite all'Ecomuseo e al centro storico di Nomaglio. Non mancheranno
sicuramente le caldarroste, mentre iniziative specifiche verranno realizzate
in collaborazione con le scuole della zona.