TORRAZZA - Le dichiarazioni del sindaco
Bruno Cena durante l'ultimo consiglio comunale di agosto, circa la possibilità
che Torrazza venga scelta dalla Provincia come sito per la prossima discarica,
non ha mancato di sollevare pareri contrastanti. Primo fra tutti esprime
preoccupazione il capogruppo di minoranza Gianluca Gavazza. "Almeno si
potrebbe tentare di dire di 'no' fino all'ultimo, invece di dire che 'va
bene' ancor prima che sia sicura la designazione del sito - ha dichiarato
il consigliere -. Sia chiaro fin da ora che quando il sindaco porterà
sul tavolo del Consiglio la delibera per il conferimento dei rifiuti nell'ottava
vasca, il nostro sì sarà condizionato dai provvedimenti di
messa in sicurezza della prima e della seconda vasca della vecchia discarica".
Per chi si fosse dimenticato le
ultime puntate sul tema, facciamo un breve riassunto per vedere dove eravamo
rimasti: a tutt'oggi nella discarica di Regione Roletto, nata per accogliere
rifiuti speciali, esistono sette vasche, le prime delle quali costruite
circa venti anni fa: e proprio perché realizzate con sistemi che,
probabilmente, sono ormai obsoleti, sono quelle che destano maggiori preoccupazioni.
Secondo le indicazioni dell'Ira, esiste una lettera degli anni Novanta,
firmata dalla Prefettura, dove si consigliava la bonifica delle prime due
vasche.
Attualmente il consiglio comunale
ha approvato lo scavo e la preparazione dell'ottava vasca, ma non ha ancora
dato il permesso per lo stoccaggio dei rifiuti: sarà questa la discarica
dell'area Sud-est della provincia di Torino? Da sola, l'ottava vasca potrà
accogliere circa 400 mila metri cubi di rifiuti, praticamente quanto le
altre sette messe insieme. "Se veramente questo sito è il più
adeguato - ha ancora detto Gavazza -, almeno che ci siano tutti i controlli
tecnici e politici necessari. Costa meno una bonifica oggi, sia in termini
economici che di salute pubblica, che non un intervento nel momento in
cui ci dovesse essere un incidente e un inquinamento".