UN’INIZIATIVA CULTURALE TORINESE
DI GRANDE RILIEVO FA TAPPA ANCHE A SAN BENIGNO E MONTANARO Le “Rivelazioni
barocche” sotto il cielo di Fruttuaria: il Basso Canavese fa il suo
ingresso nei circuiti dell’arte
BASSO CANAVESE - Era folto il gruppo
di turisti torinesi che lo scorso 27 agosto ha compiuto una visita guidata
ai monumenti barocchi di San Benigno e Montanaro, nell'ambito della quarta
edizione del circuito "Rivelazioni barocche", nato dalla collaborazione
tra l'associazione "Torino città capitale europea", coordinatrice
del progetto, e la Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti,
incaricata dell'organizzazione. Una settantina i visitatori, accolti dal
gruppo "Amici del castello e del complesso abbaziale di Fruttuaria" a Montanaro,
e dal Gruppo Accompagnatori volontari a San Benigno.
I due paesi erano territori dell'abbazia
di Fruttuaria, fondata nel 1003 e in seguito divenuta "stato" autonomo,
comprendente anche le terre di Feletto e Lombardore: uno "stato" retto
da un Abate, soggetto soltanto al Papa.
A Montanaro il santuario di Santa
Maria di Loreto, costruito dal 1680 al 1684, è attribuito al padre
teatino Camillo Guarino Guarini, architetto reale. Il cardinal Vittorio
Amedeo delle Lanze, Abate commendatario di Fruttuaria dal 1749 al 1784,
diede l'incarico all'architetto reale Bernardo Vittone di ricostruire,
nello stile dell'epoca, il barocco, la chiesa di San Benigno e il palazzo
abbaziale; a Montanaro, la chiesa di Santa Maria Assunta, il completamento
e la facciata dell'oratorio di Santa Marta e il campanile. Con il Vittone
collaborò, e poi terminò i lavori, l'architetto Mario Ludovico
Quarini.
Hanno fornito ampie e ottime spiegazioni
ai visitatori Massimiliano Zutta e Luca Mana, storici dell'arte, coordinati
dall'architetto Massimo Borghesi. Nella chiesa parrocchiale montanarese
i presenti hanno potuto udire anche il suono maestoso dell'organo, con
le sue quindici trombe degli angeli musicanti, al quale si è esibito
Matteo Bragallini.
Grande impegno, da parte di autorità
pubbliche e volontari, per offrire ai turisti i monumenti nel modo più
decoroso possibile: il sindaco Riccardino Massa ha fatto ripulire la parte
bassa della facciata e il sagrato della parrocchiale montanarese, l'assessore
Giovanni Toniale si è prodigato per la pulizia esterna di Santa
Marta e Carla Cena Francone ha pulito e riordinato l'interno dello stessa
chiesa, dov'è ancora possibile ammirare, tutte le domeniche pomeriggio
di settembre, la mostra sulla "Zecca abbaziale di Fruttuaria, dai Ferrero
ai Savoia".