IVREA - INFORMAZIONI E QUALCHE
TESTIMONIANZA DI CHI LO HA PROVATO
Il servizio civile
per la Caritas
Momento privilegiato di formazione
per i giovani
IVREA - Da sempre la Caritas annette
primaria importanza alla “funzione pedagogica”, come esplicitamente emerge
nel proprio Statuto. Il cammino della Caritas è infatti caratterizzato
dal profondo interesse per il mondo giovanile, investendo sempre più
tempo ed energie nell’educazione dei giovani ai valori della pace e della
solidarietà. Conseguentemente il “servizio civile” viene inteso
dalla Caritas come momento privilegiato di questa formazione, offrendo
l’opportunità ai giovani e alle ragazze di compiere un’esperienza
di maturazione umana e sociale.
Siamo di fronte ad una grande scommessa:
o restituiamo ai giovani delle prossime generazioni i veri valori cristiani,
sostituendoli agli idoli imperanti che rincorrono un benessere egoistico
generatore di violenza, o siamo destinati ad un futuro drammatico dove
“i poveri non ci lasceranno dormire” (Alex Zanotelli: “I poveri non ci
lasceranno dormire”, Ed.) Come è stato annunciato dai mezzi di informazione
l’obbligatorietà del servizio militare cesserà nel 2004,
e con essa il fenomeno di grande rilevanza etico-sociale dell’obiezione
di coscienza.
La Caritas Italiana, determinata
a non veder svanire una preziosa occasione di crescita per tanti giovani,
ha lavorato con passione per dare continuità al fenomeno dell’obiezione
estendendolo anche all’altra metà del cielo: le nostre giovani ragazze.
Così il Consiglio permanente CEI del 22/25 gennaio 2001, auspicava
la formulazione di una normativa per la continuità del “Servizio
civile”, successivamente recepito dalla L. 64/01 del marzo 2001, che istituisce
il Servizio civile nazionale in concomitanza del passaggio della leva obbligatoria
a quella volontaria per ragazzi e ragazze volontari dai 18 ai 26 anni.
“Penso, in modo singolare, alle
fresche energie di tanti ragazzi e ragazze che, grazie al Servizio civile,
possono dedicare una parte del loro tempo a interventi socio-caritativi
in Italia e in altri Paesi.
In tal modo potrete contribuire
a dar vita ad un mondo in cui tacciano, finalmente, le armi e trovino attuazione
progetti di sviluppo sostenibile” (Giovanni Paolo II per i 30 anni di Caritas
Italiana, 24 novembre 2001).
Le candidature per il “Servizio
Civile Nazionale” vanno presentate ad una delle 53 Caritas Diocesane presenti
sul territorio.
Inoltre ci si può rivolgere
al responsabile del progetto Raffaele Callia
Caritas Italiana
viale Baldelli, 41 - 00146 Roma
tel. 06.54192247
fax 06.5410300
e-mail:
serviziocivileCaritasItaliana.it
web: www.caritasitaliana.it
La selezione prevede un corso formativo
ed un tirocinio prima dell’inizio del servizio.
In tutti i progetti sono previsti:
a - 3 ore di formazione a inizio,
metà e fine del servizio civile
b - attività di animazione
e sensibilizzazione
c - vitto e alloggio
d - un trattamento economico secondo
quanto previsto in materia di servizio civile (www.serviziocivile.it) 310
euro al mese.
Al termine del progetto viene rilasciato
un “Attestato di servizio civile” e, per gli studenti universitari sono
previsti crediti formativi specifici.
L’esperienza condotta sinora ha
mostrato un grande interesse da parte dei giovani più sensibili,
ma altrettanto da parte delle loro famiglie, che avvertono l’importanza
di offrire ai propri figli esperienze di alto valore etico-sociale.
Ma non solo questo, poiché
in un mondo che cambia e che si allarga sempre più velocemente,
questi nostri ragazzi devono uscire dal “cortile di casa” ed acquisire
una visione della vita che non passi più solo attraverso le edulco-visioni
dei canali televisivi imperanti bensì attraverso la realtà
oggettiva del vivere quotidiano, ben più drammatica nei 3/5 del
pianeta: ma anche presente nel nostro Paese.
Riportiamo infine alcune tra le molte
testimonianze di giovani che hanno vissuto l’esperienza del Servizio Civile
presso la Caritas della Diocesi di Ivrea:
Davide, 25 anni (in servizio nel
2000) dice: “Ho iniziato il servizio civile in un momento della mia vita
in cui le cose non andavano esattamente come io avrei voluto, ma credevo
in questa scelta ed oggi ci credo ancora di più. Se guardo indietro
mi accorgo della grande ricchezza che ho scoperto, che ora mi guida nelle
scelte della mia vita in modo arricchente”.
Gregory, 22 anni, conosce la Caritas
frequentando la “Comunità Alloggio per minori” di Ivrea. Decide
di prestare il servizio civile ed opera alla Casa dell’Ospitalità,
al Centro d’Ascolto e al Centro Gandhi, dove si incontrano diverse associazioni
operanti nel sociale, fra cui Amnesty International. “Se devo esprimere
un mio parere personale - conclude - l’esperienza del Servizio Civile mi
ha reso più sensibile ai problemi sociali e mi ha sicuramente aiutato
ad essere più disponibile verso il prossimo”.
g.g.