CASTELLAMONTE - CERAMICA PROTAGONISTA ALLA ROTONDA, AL FACCIO E
A PALAZZO BOTTON Buona partenza per la Mostra 2002 Oltre tremila visitatori nei primi giorni di apertura della rassegna
CASTELLAMONTE - Sembra iniziata con il piede giusto la quarantaduesima
edizione della Mostra della Ceramica di Castellamonte. Dopo la prima settimana
abbondante di apertura, il numero dei visitatori si è attestato
su una più che dignitosa e soddisfacente media di circa 300 biglietti
d'ingresso staccati ogni giorno. Un dato sicuramente positivo, che potrà
essere ulteriormente incrementato in particolare nei due week-end che ancora
mancano di qui alla chiusura della mostra il 15 settembre. Gli organizzatori
dell'Agecer sono insomma fiduciosi di poter tagliare con successo il traguardo
delle 12mila presenze complessive che si erano prefissati all'avvio della
rassegna. Detto del discreto successo di pubblico, va rimarcato come anche
le critiche siano state generalmente benevole. Certo, qualcuno ha lamentato
un impoverimento generale della Mostra 2002, un po' ridimensionata nella
sua dimensione artistica e privata di quella sezione della "Ceramica fiabesca"
che negli anni scorsi aveva incantato i palati più raffinati; e
non è mancato neppure chi ha questionato sull'eccessivo costo di
ingresso (cinque euro la domenica, tre euro nei giorni feriali).
Tra i punti di maggior interesse, al primo posto nella classifica di
gradimento c'è come sempre l'allestimento della Rotonda Antonelliana,
scenario già di per sè dotato di grande fascino che fa da
quinta ideale alla rassegna delle opere di numerosi ceramisti di livello,
alcuni dei quali hanno reinterpretato in modo artistico il tema dominante
dell'edizione di quest'anno, vale a dire la stufa tipica castellamontese:
il tutto a far da corollario alla scultura del ravennate Ivo Sassi in "Omaggio
al fuoco", un grande braciere che risulta di particolare impatto col calare
del buio.
Molto apprezzata anche la selezione di opere presentata nella sede
espositiva dell'istituto d'arte "Faccio", con una menzione speciale per
i fischietti in ceramica e per "il giardino dell'arte" in omaggio all'indimenticato
e indimenticabile Nicola Mileti, curatore delle precedenti edizioni della
Mostra. Un altro nome eccellente della recente storia artistica di Castellamonte,
quello di Renzo Igne, è ricordato nelle sale di Palazzo Botton,
destinato a divenire sede di un Museo permanente della Ceramica e che già
oggi propone una selezione di opere provenienti dagli oltri 27 centri italiani
che - insieme a Castellamonte - possono fregiarsi dell'esclusivo titolo
di "Città della Ceramica".
Tra le numerose manifestazioni organizzate a latere della Mostra, da
segnalare il buon esito di "Castellamonte-città d'arte a porte aperte"
di domenica scorsa. Per i prossimi giorni, il calendario prevede una serata
dedicata ai giovani con musica disco (quest'oggi, 6 settembre, dalle 22
in poi); una mostra dei lavori dei bambini nella mattinata di domani; e
la "Giornata della Ceramica e del Bon Pat" per domenica 8 settembre, con
il contorno di una rassegna Cinofila e di una dimostrazione di varie tecniche
ceramiche rivolta anche ai bambini. Nella serata di sabato 6 settembre
verrà inoltre messo in scena lo spettacolo "Cantarkaicos", concerto
"sinfonico-Teatrale" che, col pretesto di raccontare la storia di un posto
immaginario, utilizza alcune trame melodiche tradizionali per confrontarle
con il fascino e la forza evocativa della melodia canavesana. Il tutto
proposto per l'allestimento di Mauro Ginestrone, che si è avvalso
della consulenza scientifica del Centro Etnologico Canavesano e del Coro
Bajolese di Amerigo Vigliermo, oltre che della partecipazione del coro
polifonico Accademia Monteverdi e di un qualificato gruppo di attori e
musicisti.