CASTELLAMONTE - Ha aperto i battenti,
lo scorso venerdì 23 agosto, la Mostra della Ceramica di Castellamonte,
giunta alla 42a edizione. Alla produzione della ceramica, come è
noto, la cittadina canavesana deve la sua fama. In questo settore in cui
l’artigianato “sconfina” nell’arte, anche il materiale più umile
(la terra cotta, appunto) e gli oggetti d’uso comune, le suppellettili
che caratterizzano la vita quotidiana, possono trasfigurarsi in espressioni
del “bello”, a pari dignità con altre forme artistiche. La ceramica,
insomma, testimonia un anelito diffuso: la ricerca del bello nel quotidiano.
Anche in quel “quotidiano” popolare, che risponde a semplici bisogni.
Dopo alcuni anni di declino - come
ha ammesso lo stesso sindaco Bozzello nel discorso di apertura della Mostra
- occorre risalire la china. Al gruppo organizzatore spetta il compito
non facile di gestire il “dopo Mileti”, surrogando le qualità impareggiabili
del curatore scomparso, soprattutto nel tessere contatti e rapporti di
collaborazione con artisti di varia provenienza.
E’ in gioco, infatti, la capacità
di contemperare artigianato locale e produzione artistica qualificata,
di più ampia provenienza, quel binomio “ceramica - cultura” che
Bozzello evocava nel suo discorso, evitando che le due istanze siano avvertite
come antitetiche o conflittuali, ma, al contrario, aprendo un dialogo produttivo
fra artisti e “committenza”.
L’edizione 2002 registra, comunque,
l’avvio, nell’antico Palazzo Botton, di un museo stabile della ceramica.
Nelle quattro aule già allestite trovano posto opere di Igne (all’indimenticato
maestro castellamontese è dedicata un’intera sala con un’interessante
documentazione fotografica) Cornassi, Marengo, e dello stesso Mileti. Un
primo passo verso la costituzione di un museo stabile, che affianchi in
modo dignitoso le mostre.
Suggestiva, per tornare alla mostra,
si presenta al visitatore l’ambientazione creata nella “Rotonda Antonelliana”,
con l’eterea fila di colonne illuminate, sovrastanti una serie di splendide
stufe di Castellamonte. In uno spazio espositivo dedicato al tema del fuoco,
anche questi elementi dell’arredo domestico assurgono al linguaggio del
“bello” artistico.
d.p.a.
CASTELLAMONTE - Inaugurata il 25
agosto scorso, la 42a edizione della Mostra della Ceramica resterà
aperta al pubblico sino a domenica 15 settembre. La visita è possibile
ogni giorno dalle ore 15 alle 23 (la domenica anche dalle 10 alle 13).
Il costo del biglietto di ingresso (i botteghini sono piazzati presso la
Rotonda Antonelliana) è di 5 euro nei giorni festivi, 3 euro nei
giorni feriali: sono previsti biglietti ridotti al costo di 1,50 euro e
sconti per comitive. I principali punti espositivi sono quattro: Rotonda
Antonelliana, piazza della Repubblica, l’Istituto d’arte “Faccio” e Palazzo
Botton, e sarà possibile anche seguire il percorso delle botteghe
artigiane che tocca i principali laboratori per la lavorazione della terra
rossa. Tra le iniziative collaterali, da segnalare per questa sera (venerdì
30 agosto alle 21) una passeggiata culturale con partenza da Palazzo Botton;
domani, sabato 31 agosto, raduno di gruppi folkloristici internazionali
(da Russia, Costarica, Groenlandia, Jugoslavia) in piazza della Repubblica;
domenica 1° settembre Castellamonte sarà "Città d'arte
a Porte Aperte”; nella serata di mercoledì 4 settembre, concerto
itinerante del Coro Bajolese.