SAN BENIGNO - Riprendiamo il nostro
discorso con una rassegna fotografica: San Benigno attivo a giugno, San
Benigno fermo in estate, San Benigno che riprende a settembre. Morale della
favola: un paese di cantieri (pubblici, per carità, perché
di edilizia privata non si vede quasi nulla). Purché non rimanga
tale per anni.
Il cantiere principale è
quello della nuova fognatura in via Regina. I lavori sono andati avanti
come hanno potuto durante giugno e luglio; poi ci sono state le ferie e
la draga che prima si trovava all'incrocio di via Carlo Alberto, adesso
si trova all'incrocio di via Trieste. Non è stato un grande progresso,
anche se va detto che la ditta ce l'ha messa tutta. Ma tra maltempo, ferie,
interruzioni, tutti che volevano dire la loro (unico mai visto, però,
il Comune), per fare lo scavo e porre la fognatura ci sono voluti quasi
tre mesi. Troppi per un lavoro urgente, essenziale (come si va dicendo)
e pro cittadini. I quali non sono molto contenti di trovarsi una strada
da rally per così tanto tempo. Soprattutto chi vi ha un'attività
commerciale.
Altro cantiere “eterno” sembra essere
quello del campanile, i cui lavori interni sono finiti (e la Soprintendenza
ha comunicato di aver consegnato il settore di competenza al Comune); le
impalcature però resteranno lì finché non arriveranno
i fondi (si spera) per la pulizia esterna. Il che ci fa ipotizzare altri
anni. Con il Millennio alle porte, non è un bello spettacolo.
Stessa cosa dicasi per il chiostro,
su cui però siamo chiamati a una dovuta precisazione. Come ci è
stato segnalato dall'architetto Scalva della Soprintendenza ai Beni
Architettonici e per il Paesaggio, il progetto di 400 milioni (di lire)
è a carico della stessa Soprintendenza, alla quale va dato quindi
il merito del piano di recupero (progettato comunque dall'Istituto Salesiano).
Si tratta di sistemare per prima cosa gli impluvi sia del chiostro sia
dell'abbazia. Ma anche qui - ahinoi - i tempi sembrano andare alle lunghe,
con buona pace del Millennio.
Altro cantiere aperto continua ad
essere quello di via San Martino, sul rivo Baudino. Speriamo che qui, a
battere il tempo, non arrivi un'alluvione.
Insomma, a ripresa della nostra
cronaca, già ci troviamo in piena emergenza. Resta da vedere con
che tono si ricomincerà a lavorare.
marco notario