Questo numero del Risveglio contiene
una quantità di pagine inferiore a quelle che avevamo preventivato
di realizzare. E' la conseguenza della partecipazione dei nostri dipendenti
allo sciopero generale.
Su questa partecipazione credo possano
essere spese alcune riflessioni utili. Spesso nelle realtà di Chiesa
esistono norme non scritte che svalutano le norme umane, legali. Sembra
che le finalità "soprannaturali" legittimino il disinteresse verso
le regole "naturali". Un giornale diocesano è prima diocesano e
poi giornale.
La coscienza sindacale non caratterizza,
spesso, le istituzioni religiose. Ma tutto ciò è giusto?
Oppure questo retroterra culturale conduce a ingiustizie? I fini,
anche quelli soprannaturali, non giustificano i mezzi.
Per questo penso vada sottolineata
la partecipazione dei dipendenti del Risveglio allo sciopero. Ci
aiuta a sentirci parte del mondo del lavoro. Fa crescere la coscienza che
anche il nostro giornale è frutto di un'opera di persone che vivono
in un momento storico e in una società.
Meglio qualche pagina in meno,
ma un po' di coscienza sindacale in più.
beppe scapino