Una settimana ricca di spunti per
la vita politica italiana. Intanto prosegue la guerra in Medio Oriente.
LA GUERRA Il conflitto in Medio Oriente prosegue
senza prospettive di soluzione. Anche la missione di Powell non sembra
poter raccogliere risultati, almeno in tempi brevi. Le discussioni sulle
responsabilità sono venate da troppi pregiudizi e non permettono
di avanzare proposte. Al contrario alimentano ancor più contrapposizioni
e odi. Eppure la questione è abbastanza chiara: come affermare il
diritto di Israele a vivere nella sicurezza e il diritto dei Palestinesi
ad avere una propria terra. Assicurati questi due diritti vi è
poi la questione di permettere ai credenti delle varie religioni che fanno
riferimento a questa terra di visitare i propri luoghi sacri in pace. Proprio
la chiarezza dei problemi ci dice come la razionalità in politica
sia difficile e come l'irrazionalità sia distruttiva.
LO SPOIL SYSTEM Lo spoil system è la pratica,
legata spesso al sistema maggioritario e presidenziale, attraverso la quale
il vincitore delle elezioni cambia il personale burocratico della precedente
amministrazione con propri uomini. Perché citare questa prassi?
Perché questo è uno degli obiettivi del centro destra, nonostante
l'Italia non sia una repubblica presidenziale. Bisogna anche aggiungere
che questo sistema viene attuato in democrazie dove la politica consiste
più in alternanze che in alternative. Dove esiste cioè una
certa continuità di politiche pur in una competizione fra persone.
In Italia lo spoil system mira a due obiettivi. Il primo è di creare
manager fidati nelle partecipazioni di stato. Il secondo è di occupare
il potere. Per questo secondo obiettivo assistiamo ad una dura lotta per
le direzioni della RAI. Una lotta che tocca in primo luogo le componenti
della maggioranza e che in secondo luogo smentisce ogni proposito di novità
espresso al momento della costituzione del CdA. Un'ultima considerazione.
In Italia uno spoil system rischierebbe di creare uno stato ingovernabile.
Infatti se ogni maggioranza fosse legittimata a cambiare tutto il personale
burocratico verrebbero a mancare per i cittadini i punti di riferimento
per le varie attività. In Italia esistono proposte politiche ancora
distanti.
ECONOMIA E LAVORO Un convegno industriale a Parma.
Lo sciopero generale. Le forze economiche entrano in azione. A Parma una
Confindustria un po’ critica verso il governo ma soprattutto divisa al
proprio interno. Il massimalismo di D'Amato non piace a tutti e il governo
sembra più ricco di parole che di fatti. Lo sciopero generale vuole
esprimere il dissenso diffuso sul piano dei diritti del lavoro. Intanto
Berlusconi promette una politica alla Thatcher, proprio mentre in Gran
Bretagna si misurano i limiti di quella politica.
BERLUSCONI E
PUTIN Berlusconi annuncia che vi è
un consolidamento fra NATO e Russia, L'Italia sarà il teatro dell'accordo.
Un successo del premier sul piano dell'immagine.