IL DIRETTORE: LA PASQUA DICE
CHE L’UMANITA’ E LA STORIA SONO LUOGO DI LIBERAZIONE All’incontro con
il Risorto
Non possiamo parlare della Pasqua
di Resurrezione senza considerare l'esperienza della croce, cioè
di una fedeltà e di un amore più forti della paura e della
morte. In questa maniera la Pasqua si rivela qualcosa di diverso dal ciclico
rifiorire delle stagioni. Ci introduce infatti nel cuore della storia,
la valorizza e la rende luogo di liberazione. La Pasqua dunque come celebrazione
che si inserisce nella storia dell'umanità. Passioni, speranze,
paure, attività, relazioni sociali, sessualità,… tutto è
chiamato a confrontarsi con questa memoria che apre alla speranza e al
futuro. Ed è un confronto che non svilisce né l'umanità,
né la sua dimensione naturale, né le sue creazioni temporali.
Anzi, è un confronto che valorizza tutte queste realtà, offre
ad esse un senso contro i dualismi fra spirito e corpo, fra sacro
e profano. E infatti la Pasqua ci dice che questa umanità e questa
storia sono luogo di liberazione. Una liberazione mai totale, ma reale
che rende le creature nuove, cioè libere e responsabili. Anche questo
ci dice Gesù il Cristo e Signore risorto.