Oggi è la Festa della Donna. Una ricorrenza il cui significato
va al di là dei formalismi, siano le gentili mimose o gli squallidi
spogliarelli maschili. E' la ricorrenza infatti che invita a prendere coscienza
del ruolo e del valore che la società riconosce al mondo femminile.
Ed è un ruolo che, nonostante i passi fatti, risulta ancora sottostimato.
Non credo si tratti, in primo luogo, di una parità misurabile con
metodi statistici. Si tratta piuttosto di una considerazione e di un riconoscimento
rivolti alle persone di sesso femminile. Un riconoscimento che si traduce
nell'accesso a ruoli sociali e politici nuovi, in un rispetto per le qualità
e i valori tipici del mondo femminile, in una concezione non strumentale
della sessualità. Una riflessione va fatta anche all'interno del
mondo ecclesiale. Mi pare che oggi molte delle speranze suscitate dal Concilio
siano andate deluse. Mi pare che un nuovo clericalismo si stia affermando.
E questo comporta forse passi indietro nel riconoscimento dei ruoli ecclesiali
aperti alle donne.
beppe scapino