Periodo senza grandi novità nella
vita politica italiana. Concluso il Congresso del PPE, mentre si apre l'anno
giudiziario. Problemi nel mercato del lavoro.
PPE NON POPOLARE? Il Congresso del PPE si è chiuso
con una vittoria (definitiva?) dei partiti privi delle radici popolari.
Si delineano nuove caratteristiche per questo raggruppamento: un distacco
dai valori cristiani e un atteggiamento tiepido nei confronti dell'Europa.
E' sintomatica la presa di posizione sulle convivenze. Cosa significa questo
processo? Una prima ipotesi è la realizzazione di un raggruppamento
conservatore, di centrodestra con l'uscita dei partiti popolari progressisti.
Una seconda ipotesi è la fine dei partiti democristiani, la cui
eredità ideale potrà ispirare movimenti all'interno di grandi
coalizioni. E' certo che è difficile pensare all'europeismo degli
Schumann, Adenauer e De Gasperi entro il nuovo PPE. Il Congresso del PPE
ha visto come uno dei protagonisti Berlusconi.
IL NUOVO ANNO GIUDIZIARIO Come è tradizione, l'apertura
dell'anno giudiziario è occasione per un esame della situazione
della giustizia e per tante polemiche. La giustizia è un problema
serio per l'Italia. Processi lunghi, delitti non sanzionati. Il sistema
giudiziario deve riuscire a punire il colpevole e a garantire i diritti
dell'imputato. E non è facile raggiungere i due obiettivi. Quali
le vie possibili? Semplificare il sistema legislativo, ridurre, almeno
per certi casi, il numero dei giudizi, semplificando i processi. Non sono
vie praticabili quelle di chi invoca tolleranza zero per gli immigrati
e l'impunità per i politici. Ma sono discorsi già detti.
UN MERCATO DEL LAVORO
SBILANCIATO Mentre il Nord ha fame di lavoratori,
il Sud registra cifre da record di disoccupati. Domanda ed offerta non
riescono ad incontrarsi. Oggi spostarsi al Nord non conviene economicamente
per chi abita nel Sud: la casa, il costo della vita si mangia tutto il
salario. Le industrie sono restie a spostarsi al Sud: mancano le strutture,
la burocrazia è lenta. Credo che la questione vada esaminata anche
in prospettiva. Chiedere una nuova emigrazione al Sud significa continuare
ad impoverirlo, mentre il Nord dovrebbe affrontare nuovi problemi sociali.
Favorire gli insediamenti produttivi nel Sud potrebbe evitare i rischi
citati. E' evidente che questo processo va incentivato, ma gli imprenditori
devono anche dimostrare un po’ di capacità di rischio.
MINISTRI A RUOTA
LIBERA Troppo spesso si ascoltano interventi
di ministri a ruota libera. Veronesi si distingue in questo esercizio.
E' vero, esiste la libertà di parola. Ma dovrebbe esserci anche
un senso di responsabilità nel parlare. A me pare che i ministri
dovrebbero essere coscienti di far parte di un gruppo. Inoltre le affermazioni
devono essere provate. La conseguenza di questi interventi è l'indebolimento
dell'immagine del governo e della maggioranza, senza produrre risultati
utili per i temi affrontati.