CALUSO - Ecologia applicata,
all'istituto per l'agricoltura e l'ambiente "Carlo Ubertini". Lo scorso
20 dicembre ha avuto infatti luogo un controllo funzionale delle irroratrici
per le colture erbacee di proprietà della scuola. A effettuarlo
sono stati i tecnici della locale Unione Agricoltori, che collaborano con
l'Ipsaa "Ubertini" nell'ambito del progetto regionale "Agricoltura e qualità".
L'esperienza ha visto coinvolti
gli studenti del terzo anno del corso agroambientale, ed è stato
un momento didattico e di apertura al territorio di grande interesse: sono
state infatti affrontate, sotto l'aspetto pratico, alcune delle principali
tematiche che caratterizzano il corso di studi dei ragazzi, ovvero quelle
dell'attività agricola nel rispetto della salvaguardia ambientale.
"Quella del controllo delle
irroratrici - ha spiegato il professor Silvio Schina - potrebbe sembrare
un'operazione di routine. E' bene però tener presente che la distribuzione
dei prodotti diserbanti e quella degli antiparassitari rappresentano, nell'ambito
dell'attività agricola, due tra le pratiche che possono avere le
più alte ripercussioni negative sull'ambiente. Quindi distribuire
correttamente i prodotti chimici sulle colture erbacee è un'esigenza
non solo di carattere ambientale, ma che risulta anche fondamentale per
salvaguardare la sanità e i livelli produttivi delle diverse colture
irrorate, e per contenere i costi della difesa dai parassiti". Non è
infrequente, infatti, che la distribuzione dei prodotti fitosanitari venga
effettuata da macchine scarsamente efficienti, e magari secondo parametri
funzionali adottati che risultano essere poco idonei alle necessità
effettive.
Ne derivano conseguenze
negative in primo luogo di carattere economico: in certi casi si arriva
a perdere fino al 70% del prodotto, dal momento che una cattiva distribuzione
degli antiparassitari contrasta ben scarsamente la diffusione degli agenti
infestanti; in secondo luogo - non secondo, però, per importanza
- si creano elevati rischi di contaminazione dell'ambiente e dei prodotti
agroambientali, per non dire poi di quelli che corre la salute dell'operatore.
Ecco quindi perché
i ragazzi sono stati invitati a seguire con estrema attenzione i controlli
effettuati dai tecnici, che hanno lavorato sul corretto funzionamento delle
irroratrici verificando i seguenti parametri: assetto della barra, funzionalità
del filtro, tenuta delle tubazioni, efficienza del manometro, uniformità
della portata degli ugelli e funzionamento del dispositivo antigoccia,
precisione del sistema di regolazione e diagramma di distribuzione.
Nulla, in definitiva, deve
essere lasciato al caso se si ha veramente a cuore la salute dei consumatori
e quella dell'ambiente… oltre al proprio tornaconto economico.
m.s.