ALLUVIONE
Ancora una volta un'alluvione nel Canavese
e non solo. Un disastro che si ripete a scadenze sempre più ravvicinate.
Non si tratta più di un evento eccezionale, ma rientra nella normalità,
purtroppo. Ai guasti prodotti nel passato alla natura, allo spopolamento
delle montagne si uniscono probabilmente dei mutamenti climatici che aumentano
la temperatura e trasformano la neve in pioggia. E' fuor di dubbio che
la quantità di acqua caduta dal cielo era difficilmente arginabile.
Cosa fare allora? Subire passivamente e con rassegnazione gli eventi? Non
sarebbe una risposta adeguata. Innanzi tutto credo vada sottolineata la
solidarietà posta in atto per aiutare coloro che maggiormente sono
stati colpiti. Questo richiede che si cerchino i mezzi per ripristinare
l'erogazione della luce elettrica e dell'acqua potabile dove mancano. In
secondo luogo credo si debba agire nella ricostruzione tenendo conto della
probabilità che questi eventi si ripetano. Ponti che una volta erano
robusti oggi sono inadeguati, forse. Affrontare l'emergenza e limitare
la
beppe scapino
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