Gli avvenimenti politici italiani sono
in gran parte mirati alle elezioni. Invece di cercare di risolvere problemi
vi è la tendenza a conquistare posizioni nella lotta elettorale.
Questo vale per i Poli, ma vale anche all'interno dei Poli fra i partiti
che li compongono.
UN NUOVO CENTRO
D'Antoni lascia la Cisl per fondare
un nuovo centro autonomo. Per molti si tratta di una mossa interlocutoria
per poi passare nel centro-destra. A me pare un progetto più ambizioso.
Quello cioè di rifondare la vecchia DC, che contratta di volta in
volta le alleanze. E' vero che il bipolarismo italiano incontra molte difficoltà
nello stesso elettorato. Però è fuor di dubbio che il successo
di questa iniziativa favorirebbe uno scadimento del confronto politico
e renderebbe istituzionale il trasformismo.
NELLA CASA DELLE
LIBERTA'
Nel centro-destra assistiamo, al di
là della facciata, a mosse interessanti. Berlusconi si pone come
leader guidando una campagna elettorale vigorosa. Bisogna però distinguere
proposta di una programma dagli slogan elettorali. Un programma richiede
che si indichino degli obiettivi e i mezzi per raggiungerli. Bisogna anche
aggiungere che il suo ruolo di leader non è così saldo come
appare. Da un lato la Lega sembra riuscire ad imporre alcune sue caratteristiche
(sull'Europa, ad esempio, o sugli stranieri) che creano dissensi fra gli
alleati e che Berlusconi non sa controllare. Dall'altro lato Fini è
riuscito a frenare il dissenso interno ma fatica a ritagliarsi un ruolo
di protagonista nell'alleanza. Infatti è costretto a rincorrere
le iniziative degli alleati. Tutte tensioni che, se non vengono risolte,
creeranno intoppi al di là dei risultati elettorali.
IL CENTRO-SINISTRA
Il centro-sinistra è ancora impegnato
a semplificare le formazioni politiche che lo compongono. Un'area moderata
(la Margherita), un raggruppamento laico riformista, una sinistra. Semplificare
i partiti è positivo purchè non sia semplice operazione di
facciata. Ciò che continua a mancare è l'elaborazione e la
proposta di un programma comune, fondato sul riformismo sociale e istituzionale
e sulla solidarietà sociale. Non basta rivendicare i risultati raggiunti.
E' necessario guardare in avanti. Un altro problema del centro-sinistra
è la tensione fra le diverse componenti dell'alleanza.
ALCUNI PROBLEMI
Intanto penso utile indicare alcuni
problemi che meriterebbero attenzione. Il primo riguarda l'impegno per
dare maggior consistenza all'unità europea. Se all'unione monetaria
non seguiranno una unione economica e politica l'Europa perderà
sempre di più peso sul piano mondiale. Questo richiede di guardare
al di là dei particolarismi. Il secondo è quello annoso di
una riforma del sistema elettorale che coniughi governabilità con
rappresentatività. Infine richiedere alle forze politiche programmi
chiari. Se il dibattito procede a slogan decade. Se invece si discute sul
cosa fare e come farlo cresce anche la partecipazione
beppe scapino
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