CONCORSI

Architettura Italiana 1

PREMIO MEGARIS

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L'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA:  concorsi nazionali ed internazionali - progetti di Ermanno Corsaro

ERMANNO  CORSARO

architetto

CONCORSI NAZIONALI ed INTERNAZIONALI

1. Concorso Megaris 82-   cellula abitativa minima -   (segnalazione ufficiale)

   PREMIO MEGARIS 82: ___________________ E' una cellula di un blocco a schiera allungabile all'infinito, in un sito molto verde e pianeggiante; due stecche poste ad una altezza almeno doppia della lunghezza della singola cellula, lungo un prato dal quale accedere attraverso delle scalette in ferro al piano ammezzato di studio di ogni singola cellula. Un porticato su quattro lati dove incontrarsi o ripetere i brani a mente, delle panche in pietrarsa lungo i porticati...... Il laboratorio studio, ricco di luce, proveniente dal lucernario della mezza campata, è la funzione generatrice della forma della cellula....... ..... i servizi e la zona notte hanno un'altezza di 2,40, mentre un ambiente a doppia altezza, completamente illuminato da una vetrata nel centro dell'alloggio dinamizza, articolandoli, gli spazi interni. ....Per quanto riguarda l'arredo per una superficie utile di 40 mq, mi è sembrato giusto inserire degli elementi di arredo attinenti alle funzioni. Pur tuttavia per me non è stato proprio così o perlomeno ho cercato che non fosse proprio così. Pensando all'arredo per uno spazio essenziale, mi balenava alla mente la visita sulla "Duilio" e la "Vittorio Veneto", che feci a queste navi anni addietro, rimanendo sbalordito per la capacità infernale dei progettisti navali di risolvere tutto in spazi impossibili e con una bellezza entusiasmante. Impianti che divenivano strutture portanti dello spazio architettonico, cavi e monitors come decorazioni tettoniche perfettamente risolte, percorsi essenziali, dislivelli facilmente superabili con le scale verticali, in spazi inesistenti, pur se per salire su di esse dovevo stare attento a precedere le donne per la mia innata timidezza. O mi ricordavo delle barche, tante e tutte meravigliose, guardate con invidia percorrendo i pontili dei sogni: dei cabinati nei quali si accoppiava all'intelligenza delle soluzioni, la perfezione della messa in opera e della scelta dei materiali, degli attacchi, dei nodi e delle tinte di una eleganza ed una bellezza squisita. Non inserimento, dunque, di elementi di arredo attinenti alle funzioni, ma strutture architettoniche che funzionassero anche altrimenti: ad esempio, pilastri in legno, strutture portanti dello spazio architettonico, che vanno benissimo anche come pluviali." (da Finalità dell'architettura n°8/83)

    

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Aggiornato il: dicembre 12, 1999.