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STORIA DELLA BASILICA DI
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CONVENTO E CHIESA DI S. FRANCESCO DI PESCIA (PISTOIA)









S. Francesco d’Assisi, proveniente da Firenze, attraversata la Valdinievole, ai primi del mese di ottobre del 1211 si fermò a Pescia per tre giorni, gradito ospite del ricco e pio mercante Venanzio degli Orlandi il quale gli fece dono di un piccolo oratorio o di una casupola perchè vi stabilisse un Convento per i suoi frati.
Assecondando il desiderio del munifico donatore e del popolo, il Santo vi lascia due frati i quali vi abitarono in strettezza e povertà.
Il piccolo oratorio venne ampliato dallo stesso Venanzio quando Gregorio IX innalzò S.Francesco alla gloria degli altari. Gli Obizi, i Mainardi, i della Torre, grandi famiglie pesciatine, concorsero ad abbellire quello che ancora oggi è il più celebre tempio della città.
Iniziata la costruzione della grande chiesa (1248-1298), ove si posarono i piedi del Santo, l’antico oratorio venne incorporato nella nuova costruzione. Lo schema architettonico della nuova chiesa è quello delle chiese francescane del 1200 e 1300, a croce. Piccola da principio, ampliata poi, innalzata in modo particolare a cura del P. M. Giovanni Sturlini, nel sec. XVI viene deturpata con stucchi ed intonachi nel sec. XVII e XVIII.
La facciata, in pietra battuta, viene rifatta dai frati e dal Comune nel 1505, e restaurata nel 1632.
Nel 1929 ad opera del benemerito rettore Can. Ermenegildo Nucci, il tempio viene riportato allo stilo primitivo e tornano alla luce affreschi del 1400, che erano stati coperti con la calce.
Nel 1810, per il decreto di soppressione di Napoleone I, i religiosi sono costretti ad allontanarsi dal convento. Resta però il fratello converso Fr. Gioacchino Stiavelli di Pescia, il quale, ordinato sacerdote ne è il primo Rettore.
I religiosi ritornano il 2 agosto 1950 chiamati da Sua Eccellenza Mons. Simonetti.

La chiesa ha avuto la sua importanza nulla storia di Pescia. Negli Statuti dal 1339-1340, S. Francesco è annoverato tra i protettori ed i difensori della città. Il Comune si obbligava a dare nel mese di agosto fiorini 60 in danaro per la veste dei frati e per quello di cui abbisognano, por ottenere la protezione di S. Francesco sulla città, gli abitanti, e la prosperità del Comune. In S. Francesco si custodisce l'urna per l'estrazione dei due notari deputati alle cose civili. In Sagrestia si conservano i pesi e le misure ufficiali in vigore a Pescia. In S. Francesco si radunano per consigliarsi.
Qui, nel 1328, tutti i delegati dei Comuni della Valdinievole stringono lega difensiva contro guerre e saccheggi. Il 24 agosto 1364 vi viene stipulata la pace tra i fiorentini e i pisani, presenti due delegati apostolici inviati da Urbano V: Mons Pietro Cini, arcivescovo di Ravenna ed il P. Marco da Viterbo Ministro Generale dell'Ordine.
Di particolare importanza artistica e storica è la Tavola di Bonaventura Berlinghieri da Lucca, firmata dall’autore e datata 1235, riproducente S. Francesco con 6 episodi della sua vita. La tavola, con tutta probabilità, fu ordinata dallo stesso Venanzio Orlandi.

Ai Religiosi oltre il servizio sacramentale e pastorale della chiesa è affidata anche la cura spirituale del vicino e grande Ospedale di Pescia.
Testo a cura del P. Agostino Giovannelli


Telefono del Convento 0572.476046




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