I primi seguaci di S. Francesco giunsero a Firenze nell'inverno del 1209. Furono malamente accolti, perchè scambiati per accattoni e ladri. Ma fra Bernardo e fra Egidio non si scoraggiarono. Avendo passato la prima notte sotto un portico fuori Porta Mugnone, all'alba del giorno dopo furono visti pregare in Duomo, con grande devozione. Poichè rifiutavano danaro e si dichiaravano poveri volontari, ben presto furono circondati da stima od affetto. Dopo qualche tempo, non senza rimpianto dei fiorentini, ritornarono ad Assisi.
Nel 1211, lo stesso S. Francesco con fra' Silvestro giunsero a Firenze, fermandosi, secondo la tradizione, nell'Ospizio di S. Lucia dei Magnoli. Lí vicino, in un isolotto dell'Arno; sarebbe stata donata a S. Francesco una cappel1a, dedicata alla Santa Croce, dalla quale avrebbero poi preso il titolo e il nome la Chiesa e il convento d'oggi.
Altre memorie antiche assegnano ai nostri frati, prima dell'odierna, sedi provvisorie nel Pian di Rípoli o sul torrente Mugnone, vicino all'attuale chiesa della Madonna della Tosse.
Con la venuta del Cardinale Ugolino a Firenze, nel 1211,come i domenicani ottennero S. Maria Novella, cosí ai francescani sarebbe stato concesso l'antico oratorio di S. Croce.
Ma bisogna arrivare al 14 settembre 1228 per avere un documento certo.
E' una bolla, nella quale Gregorio IX dichiara di prendere sotto la protezione di S. Pietro e sua la chiesa fiorentina di S. Croce, "dove- dice il Papa rivolgendosi ai Frati Minori- siete occupati nel servizio divino". Se era un piccolo oratorio quello donato a S. Francesco dalla città di Firenze, la chiesa del 1228, di cui sono state scoperte lo tracce durante il rifacimento del pavimento della Basilica e la sua ragguardevole mole, doveva essere stata costruita dai francescani prima di quella data, e quindi anticipata la loro presenza forse prima del 1221.
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La costruzione dell’attuale chiesa ebbe inizio il 3 maggio 1294, ponendo l’architetto Arnolfo di Cambio le fondazioni della muraglia nord della navata proprio nel bel mezzo dell'antica chiesa diroccata.
I disordini, interni ed esterni, che affliggevano allora, Firenze, ritardarono la costruzione del tempio che, nel suo complesso, fu ultimato solo nella seconda metà del Trecento, mentre la consacrazione avvenne il 7 gennaio 1443 (1442 secondo il computo di allora, perchè a Firenze l’anno s'iniziava il 25 marzo, per l'Annunciazione) per mano dal celebre Cardinale Bessarione, alla presenza del pontefice Eugenio IV e di molti cardinali. La Basilica di S. Croce è ricchissima di opere d’arte ed in essa vi hanno lavorato gli artisti più importanti del Trecento e Quattrocento, quali Giotto, Cimabue, Taddeo Gaddi, Agnolo Gaddi, Berlinghieri, Donatello ecc. e conserva le tombe o i monumenti dei personaggi più illustri d’Italia, per cui qui non c’è spazio per una sua particolareggiata descrizione.
I Frati Minori Conventuali rimarranno a S. Croce ininterrottamente fino ad oggi, eccettuate due parentesi: la prima dal 1810 al 1814, quando, per la soppressione napoleonica furono costretti ad andarsene, e la chiesa fu riaperta come parrocchia di S. Giuseppe in Santa Croce con parroco secolare; la seconda, nel 1868 in seguito alle leggi inique del governo italiano del 1866: anche allora i nostri frati furono costretti a lasciare il loro convento, dove poi, in seguito, alla spicciolata, in tempi diversi, ritornarono.
Il convento di S. Croce in Firenze è stato sempre un centro di cultura ed anche oggi, se pure in forme più umili dovuto alla diminuzione dei religiosi, continua quella tradizione con una ricca Biblioteca, uno Studio Teologico per Laici ed una Rivista CITTA' DI VITA, bimestrale di Religione, Arte e Scienza.
Testo a cura del P. Gustavo Cocci
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