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Testimonianze
PROSIT NONNO TOTO’
Sagona Salvatore, è nato il 21/02/1906 da una famiglia di contadini aliesi.
Ben presto a causa della grande guerra, diventa capo famiglia, poiché il padre, come tanti altri uomini, parte per il fronte.
La prima volta che si separa dalla famiglia e dal paese è per andare a fare il soldato, assegnato al corpo di cavalleria di Pinerolo.
Qui sviluppa la sua passione per i cavalli e per le acrobazie della cavalleria dell’epoca: salto ad ostacoli, caroselli equestri e corsa iniziano a far parte ormai del suo quotidiano stile di vita.
Ritorna dal servizio di leva e all'età di 22 anni si sposa con la figlia del compare di suo padre, Gattuso Maria Grazia, anche lei classe 1906.
Dal loro matrimonio, nascono 6 figli: Rosa, Matilde, Rosolino, Maria, Savina e Pino.
Tranne per il periodo della leva, nonno Totò ha sempre fatto il contadino e allevato bestiame.
Ogni giorno insieme ai familiari coltiva un appezzamento di terra in affitto ma non in mezzadria perché mal sopportava il controllo da parte dei padroni.
Era stata quella una scelta difficile e durante le annate scarse si faceva fatica a pagare il canone, ma anche quando sembrava esserci solo desolazione lui saggiamente rincuorava i figli, consolandoli, e quei momenti passavano davvero.
E' sempre stato un uomo meraviglioso, affettuoso, sincero e onesto , di una trasparenza cristallina.
Ancora oggi i figli e i nipoti ricordano il suo modo entusiasmante di raccontare le cose, le sue esperienze durante la leva, i suoi ricordi di gioventù, là seduti attorno al braciere nelle fredde lunghe sere d'inverno.
Attualmente all’età di quasi 103 anni, vive in casa del figlio Pino e dalla nuora Concetta che lui chiama teneramente mammina.
Non rinuncia mai alla sua passeggiata al belvedere di Alia dove ama soffermarsi in una delle panchine e scaldarsi con i raggi del sole .
Quella figura curva sul bastone che lo sostiene lungo il marciapiede della sua quotidiana passeggiata è il simbolo del cammino dell'esistenza, del sapere attraversare il sentiero che ci condurrà altrove senza mai disperare, accogliendo il bene e sapendo contrastare il male che ogni uomo incontra nel viaggio della vita.
Quando ti fermi a salutarlo lui alza il suo viso segnato dalle rughe che ricordano il tempo passato e ti guarda con i suoi occhi cerulei ancora pieni di vita, amore e tenerezza, che infondono tranquillità, sicurezza, pace, ti sorride e con vivo entusiasmo esclama il tuo nome.
C'è una frase che ogni tanto ripete , ogni qualvolta gli si fanno i complimenti per la sua veneranda età e per la sua ottima salute, una domanda alla quale sa di non potere ricevere una risposta: ma lu Signuri, si scurdau di mia?
I nonni sono i soli in grado di ricostruire tutte le storie sepolte da anni, grazie a loro si tramandano i ricordi, essi sono care persone che da piccoli ci fanno sognare e sorridere con le loro storie fantastiche e i loro racconti a volte lacunosi, e da grandi scopriamo che il loro esempio sarà modello esemplare per il nostro futuro.
Nel cuore dei numerosi suoi nipoti e pronipoti c'è ancora molto amore per un “nonno” così speciale, consapevoli della ricchezza che custodiscono e porteranno sempre accanto nel cammino che vorrebbero non finisse mai.
“La sua saggezza e la sua esperienza sono un tesoro...grazie per essere custode del ricordo della nostra famiglia, solida, forse rigorosa, ma semplice come oggi poche ormai.”
Grazie “nonno Totò”
con affetto Rita ed Enzo