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In memoria di Salvatore Balice
Quando ero piccolo,
all'età di 10 anni, mio padre mi raccontava spesso degli Egiziani.
Era anche un'appassionato di storia antica e, oltre ai Romani e Greci, ammirava
molto questo popolo africano che ha lasciato una traccia indelebile nella
storia dell'Uomo.
Quando penso agli Antichi Egizi, mi viene subito in mente il mio papà che mi spiega con tutti i particolari più affascinanti la tecnica che essi avrebbero usato per ereggere gli obelischi.
Mio padre era un grandissimo
tecnico, era geometra, ed era esperto agrimensore e rilevatore.
Mi spiegava come la geometria, l'ingegneria idraulica e il catasto ebbero
le origini presso gli Antichi Egizi.
La necessità di esigere tasse dai proprietari terrieri, aveva spinto
i tecnici del faraone a mettere a punto sofisticate tecniche di registrazione
dei terreni, nonché di misurazione delle superfici soggette a tassazione.
Fu così che nacque la stima dei terreni (Estimo) e la sua misurazione
(Agrimensura).
Successivamente fu creato un archivio che conservava tutte queste informazioni,
comprese il nome del proprietario e il valore del terreno a seconda della
sua destinazione d'uso. Nacque così, il catasto.
Mio padre mi spiegava
spesso tutte queste cose e mi parlava delle Grandi Piramidi di Cheope, Chefren
e Michelino.
Fu lui, quindi, ad infondermi sin da allora la passione e il fascino per
la storia degli Egiziani.
Ho sempre sognato di fare un viaggio con lui lì, in Egitto, nella
Valle dei Templi e ascoltare le sue spiegazioni sulle tecniche di rilevamento
topografico dei vari resti di quella antica civiltà.
Papà Salvatore,
esperto geometra rilevatore, aveva una grande passione per la topografia,
oltre ad essere anche un ottimo disegnatore.
Conservo ancora i testi di Topografia e Geodesia Terrestre su cui aveva
tanto studiato.
Per questo motivo vorrei dedicare questa pagina del mio sito a lui e alla sua memoria di grande geometra.
(02/06/2007)