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"...Nascere da ignorante e morire con la passione per l'Astronomia (o comunque per la Scienza), è una cosa che mi ha sempre affascinato e spinto, nel corso della mia vita, alla continua ricerca del sapere. "cogito ergo sum", diceva Cartesio, "Penso e quindi esisto".
Certo, penso e per questo mi sento vivo e di conseguenza provo la dignità di essere Uomo; ma nello stesso tempo, ho sete di conoscenza, di sapere, di conoscere il perché dell'esistenza di tutto quanto mi circonda: la vita, la natura, la fauna, l'Universo. Da dove veniamo e...dove stiamo andando?
E' questo il fascino della continua ricerca verso il sapere.
Voglia di conoscere le cause di tutto questo: l'origine di tutto. Ecco perché l'Uomo cerca la verità, anche attraverso la Scienza. Ed è per questo che se l'Uomo cerca la Verità e io sono un uomo, allora cerco la verità e continuerò a farlo fino alla fine dei miei giorni, studiando e scrutando l'immenso buio dell'Universo, lì dove sicuramente, c'è l'origine di tutto..."

(nunzio balice)

Astronomia

Scienza che si occupa dello studio del moto, della struttura, dell'origine, dello sviluppo dei corpi celesti e quindi dei loro sistemi. Gli studi avvengono sulla base della registrazione e valutazione della radiazione cosmica, che è senza dubbio la fonte principale di tutte le informazioni astronomiche.
A seconda dell'utilizzo delle informazioni registrate e utilizzate, avremo una suddivisione dell'astronomia in tre branche principali: l'astrometria, la meccanica celeste e l'astrofisica.
L'Astrometria - Si occupa dello studio della posizione dei corpi celesti e della rotazione della Terra, facendo uso dei calcoli che hanno a che vedere con gli angoli nel cielo.
La Meccanica celeste - Studia il moto degli astri sotto l'azione gravitazionale, valuta i modi per la determinazione delle loro traiettorie sulla base della loro posizione osservata nel cielo; determina le tabelle delle loro coordinate nel futuro (Effemeridi) e studia l'influenza reciproca dei corpi sul loro moto.
L' Astrofisica - Studia tutti quei problemi connessi all'origine (cosmogonia), alla struttura, alla composizione chimica, alle proprietà fisiche e all'evoluzione dei corpi celesti considerati singolarmente o nell'insieme dell'Universo (Cosmologia).
Lo studio dell'astrofisica è assai complesso e articolato e, cosa più importante, è uno studio deduttivo che parte dai dati forniti dall'astrometria e dalla meccanica celeste determinandone una stretta connessione tra le tre più importanti branche dell'Astronomia. L'astrofisica stessa, comunque, è una scienza che si ramifica in tante altre sottobranche che rendono affascinante lo studio dell'Universo tutto.

Le tappe

L'astronomia è una delle scienze più antiche. Daltronde sin da circa tremila anni a.C. i sacerdoti egizi studiavano e osservavano la stella Sirio in quanto avevano constatato che, le grandi piene del Nilo, che influivano tanto sulla situazione economica del paese, avvenivano proprio poco dopo che la stella appariva ad est prima dell'alba.
Attraverso queste osservazioni erano riusciti a fare una determinazione molto attendibile della durata dell'anno tropico.

Anche gli astronomi cinesi 2000 anni a.C. avevano studiato i moti apparenti di Sole e Luna, ed erano riusciti a predire con grande precisione le ecclissi solari e lunari.

Ma come molte altre scienze, l'astronomia deve il suo sviluppo ad un fatto pratico: l'Uomo aveva bisogno di conoscere l'orientamento durante il suo spostamento; inoltre era importante conoscere la misura del tempo e la calcolazione per la determinazione delle stagioni, percui si studiavano i moti degli astri, in particolare del Sole, della Luna e delle stelle.

In seguito lo studio dell'astronomia ebbe un'importanza sempre più grande anche per la navigazione marittima. Si avvertiva così la necessità di giungere sempre di più a calcoli più precisi, utilizzando strumenti sempre più perfezionati e nacquero, così, i primi strumenti di osservazione e con essi si svilupparono metodi matematici per il trattamento delle osservazioni.

Nell'antica Grecia l'Astronomia era una delle scienze più sviluppate e ben presto, grazie a eminenti studiosi come Ipparco (fine del II sec. a.C.) e Tolomeo (II sec. d.C. - universo geocentrico) si era giunti a elaborazioni varie con calcolazioni molto precise: la teoria geometrica degli epicicli, alla base delle teorie geocentriche tolemaiche.
Con gli studi tolemaici possiamo affermare che si chiudeva il periodo dell'astronomia antica.

Per parecchi secoli gli studi rallentarono, specie in Europa, dove feudalesimo e cristianesimo avevano seriamente fermato lo sviluppo dell'astronomia e quindi non ci fu nessun progresso. Durante il Medio Evo, periodo nero, le osservazioni si limitavano ai moti apparenti dei pianeti e le teorie che ne seguivano non erano altro che dei modesti tentativi di accordarsi con le teorie geocentriche di Tolomeo.

In quel periodo l'Astronomia progrediva solo attraverso gli studi degli Arabi e dei popoli dell'Asia centrale e del Caucaso. Grandi saggi come Al Battani (850-929), Biruni (973-1048) e Ulùg Bek (1394-1449) contribuirono ad accrescere la conoscenza nel campo astronomico.

Dopo il feudalesimo, nel pieno delle scoperte geografiche la necessità di perfezionare i sistemi di orientamento e di navigazione, nonché della misura del tempo, spinse matematici e studiosi ad intraprendere studi di perfezionamento delle conoscenze astronomiche e in particolare del moto dei pianeti.
Tutto ciò a vantaggio non solo della conoscenza astronomica, ma di conseguenza, dello sviluppo della navigazione marittima e quindi del commercio verso altre terre e altri popoli.

Nicola Copernico (1473-1543) rivoluzionò l'astronomia con la sua teoria eliocentrica del mondo. Nel 1609-1618 Keplero ha enunciato le leggi del moto dei pianeti e successivamente, Newton nel 1687 ha pubblicato la legge sulla gravitazione universale.
Grazie a loro si è potuto approfondire e perfezionare lo studio dei moti apparenti degli astri. Nel 1850, a coronamento di tutti gli studi compiuti nel campo dell'astronomia, la scoperta di Nettuno.

In seguito con l'analisi spettrale e la fotografia si è poi passati allo studio della natura degli astri: nasce così l'astrofisica.
Nel 1940 nasce la radioastronomia, mentre nel 1957 si è pasati ad nuovo metodo qualitativo di indagine che ha portato a nuove branche dell'astrofisica: astronomia roentgen, gamma e neutrino.

Lo sviluppo dello studio dell'astronomia è così cresciuto di pari passo con quello dell'astronautica che, grazie alla progettazione di missili e navicelle sempre più sofisticate, hanno permesso all'Uomo di scendere sulla Luna (1969, Stati Uniti) e di lanciare sonde sempre più perfezionate verso pianeti come Venere e Marte per lo studio dell'atmosfera e del suolo.

Gli astronomi e gli strofisici, nonché tutti gli scienziati impegnati negli studi interplanetari e dello Spazio stanno già facendo il conto alla rovescia per la prossima grande tappa che vedrà l'Uomo su... Marte!

I Grandi dell'Astronomia:

Ipparco
Il più grande osservatore dell'Antichità (fine del II sec. a.C.)
Tolomeo
Successore di Ipparco (II sec. d.C.)

- Astronomia moderna

Copernico
Nel 1543 propose il sistema eliocentrico.
Keplero
Tra il 1609 e il 1619, enunciò le leggi che regolano il moto planetario, dopo aver studiato le osservazioni compiute da Tycho Brahe.
Galileo Galilei
Nel periodo contemporaneo a quello di Keplero, impiegò per primo un cannocchiale durante le osservazioni, facendo anche delle scoperte.
Isaac Newton
Nel 1687, dedusse dalle leggi di Keplero e dagli studi di Galileo, il principio della gravitazione universale.
Albert Einstein
Nei primi decenni del XX secolo ha rivoluzionato la fisica con le sue teorie che, conseguentemente, hanno modificato in modo profondo le concezioni sulla natura intrinseca della gravitazione. L'effetto delle teorie di Einstein finirà con l'apportare delle lievi correzioni numeriche alla legge di Newton.

 

 

 

 

 

 

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