Le Ville

 

Palese, come del resto la confinante Santo Spirito, in quanto località marina e alquanto amena presenta un consistente numero di ville, villini e palazzi signorili fatti edificare da famiglie nobiliari o anche borghesi di Modugno (Palese era la Marina di questo paese), ma anche di Bitonto e Bari, per trascorrere il periodo estivo. La maggior parte di tali costruzioni, salvo qualche eccezione, sorse tra fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, trovando collocazione nella zona prossima al lido e soprattutto lungo la S. S. 16 (già via Nazionale) opera viaria portata a termine nel 1813. Si tratta spesso di edifici dalla linea semplice e sobria con vaghe reminiscenze neoclassiche, quasi sempre dotate di un giardino con flora tipica mediterranea: pini marittimi, eucalipti, palme, arbusti e siepi. Il fatto che tali costruzioni risalgano alla seconda metà del XIX secolo è da collegarsi al carattere estremamente paludoso della zona litoranea, ove a causa della scarsa pendenza del suolo (al contrario della zona interna) si formavano acquitrini stagnanti e malarici e ciò impediva anche la crescita di vegetazione abbondante. Questa è la causa principale che ha determinato lo sviluppo verso l'entroterra di Palese (ove la pendenza superiore al 3% consentiva il deflusso delle acque e lo svolgimento di attività agricola) al contrario di Santo Spirito totalmente articolata sul lido di mare. C'è da dire che nel corso degli anni Novanta diverse ville (Villa Volpe, Villa Aurelia, Palazzina Maiorano-Lovergine, La Castelluccia) sono state abbattute per lasciare spazio a moderni complessi residenziali causando un perdita notevole per Palese-Macchie, non tanto dal punto di vista artistico, quanto soprattutto dal punto di vista della testimonianza storica. Un'attenzione particolare, anche per un certo pregio artistico, meritano Palazzo Capitaneo e Villa Zanchi, probabilmente le principali ville delle nostra zona appartenenti entrambe alla famiglia Capitaneo.

Le ville sono disposte lungo quattro direttrici che formano i lati di un rettangolo: tra la S. S. 16 Adriatica e il litorale, lungo corso Vittorio Emanuele II (assi ovest-est), lungo la parallela all'antica via della Marina (via Gino Priolo e Via Vittorio Veneto), e lungo via Modugno (nei secoli scorsi via della Marina) e via Duca d'Aosta (assi nord-sud).

 

Nella fascia compresa tra il mare e la S. S. 16 Adriatica si trovano le seguenti costruzioni:

 

Palazzo Mastrolonardo-Maione

 

Villa Cirillo

 

Villa Longo

La Murgetta e L'Ermellina

Villa Troccoli

Villa Antonelli

Villa Pilolla

Villa Costantino Interesse

Villa Longo

Palazzo Loconte

Villa Messeni-Nemagna

 

Si trova nella contrada di Pizzillo, con una cancellata degna di San Pietroburgo e appartiene alla famiglia Messeni-Nemagna proprietaria del Teatro Petruzzelli a Bari e della Villa Gentile nell'ex feudo Torricella sulla strada provinciale Bitonto-Santo Spirito.

Villino Castellucci-Trotta-Chieppa

 

 

Lungo corso Vittorio Emanuele II, cominciando da piazza Capitaneo, troviamo:

 

Villino de Benedictis

Palazzo Capitaneo

Villa Amari Cusa

Palazzina Maiorano-Lovergine

Si trovava nei pressi di via Lovergine e fu edificata tra gli ultimi anni del '800 e i primi del '900 da don Leonardo Lovergine. Comprendeva anche un frantoio per le olive. Ultimo proprietario è stato Marco Lovergine figlio di Leonardo. La palazzina è stata abbattuta e al suo posto sorgono diversi appartamenti.

Palazzina Maiorano