Capitolo 4
Parte 4
GLI SCONTI
Gli sconti sono una grande trovata economica, non c'è che dire: incentivano la vendita e promuovono gli acquisti.
In pratica illudono i clienti di spendere meno.
E al contempo, sono una delle cause di litigi e discussioni quando è poco chiaro in cosa consiste l'offerta scontata.
Esistono numerose forme di sconti, di buoni acquisto e offerte lancio..
Ci sono le etichette da strappare, una semplice conquista da effettuare con un deciso gesto della mano e immediatamente si può procedere con la riduzione del costo del prodotto.
Ci sono poi i buoni pre-compilati, quelli usabili solo a fronte di una spesa superiore ad un certo importo…e allora si assistono a strampalati acquisti effettuati pur di raggiungere la fatidica soglia dei mille mila euri! Gente che compera quintali di roba inutile pur di raggiungere “la soglia”, il limite stabilito dagli dei in tempi ormai perduti e oltre il quale è possibile ottenere lo sconto di 5 preziosissimi centesimi!
Tra l'altro, non capisco alcuni clienti che pur di usare questa forma di promozione, di invito all'acquisto anzi, finiscono con lo spendere più di quello che sarebbe loro necessario…
Ci sono poi i buoni “ingegno”, quelli che devi staccare a morsi, usando il taglierino (quando c'è) o le unghie, stando attento a non rovinare né il prodotto né il buono. Dopodichè, con la stessa procedura, si passa al recupero del tagliando di controllo da applicarsi sul buono e che permette così di procedere alla riduzione del prezzo…
E nel far questo, i clienti in coda ingannano il tempo alla meno peggio.
Un tizio, una volta, mentre cercavo di staccare il tagliando di controllo da un falcone di detersivo, dove tra l'altro, se tagli troppo rischi di annegare nel detergente, un tizio dicevo ha fatto in tempo a leggersi metà di “Guerra e pace”…
E poi, esistono i prodotto scontati, quelli a metà prezzo, i tre x due (che fa 6), i sotto costo, gli “stesso costo anche se in corsia aveva letto diversamente”, quelli che ti paghiamo noi purché te lo porti via…
Tutto per vendere, per creare nella gente l'illusione che il mercato si muova, benevolo, per metterli in condizione di comprare ad un prezzo vantaggioso ciò che in altri periodi dell'anno magari costa di meno..
E per finire ci sono i buoni sconto offerti dalle (procaci) promoter per invogliare all'acquisto di questo o quell'altro prodotto: pannolini, vini, vodka, cioccolato, whiskey, grappa, tortellini, aperitivi, spumanti…
E quale gioia nel vedere i clienti mentre appoggiano sul rullo della cassa il prodotto appena preso e il buono sconto…aspetti…il buono, dov'è finito il buono?!?!
Nel rullo della cassa...
Ma porca…
Ma quel che mi fa riflettere è il fatto che, se per qualche motivo, perché magari stai parlando, sei soprapensiero o semplicemente perché hai il cliente successivo che ti sta già passando la sua spesa, se per qualche motivo ti dimentichi di inserire uno sconto, anche uno soltanto, da 40 cent o da 4 euro non fa differenza, praticamente firmi la tua condanna a morte.
Gente che fino ad un attimo prima sorrideva, soddisfatta e compiaciuta dei propri acquisti scontabili, all'improvviso estrae dalla borsa o dalla giacca un fucile a pompa oppure un ascia…insanguinata…”Ma allora sei recidivo! Adesso mi tocca staccarti anche l'altro braccio…”
Non se ne andranno fino a che non avranno avuto vendetta… tremenda vendetta…
Rimane comunque una riflessione da fare sul valore degli acquisti: se un prodotto costa 5 euro e, per comprarlo mi offri uno sconto di 1 euro, alla fine, quanto sto pagando realmente?
Non è un quesito aritmetico, sia chiaro, solo una riflessione.
Perché tra un prodotto da 4 euro e uno che costa 5 ma con lo sconto di 1 euro la gente sceglie quello da 5?
Non si potrebbe semplicemente semplificare le cose e fare in modo che le aziende si facciano concorrenza lealmente, battendosi per garantire qualità, innovazioni o migliorie in fase di produzione per ridurre i costi piuttosto che arrivare a biechi sotterfugi per vendere dando al cliente l'illusione di un' “inchiappetata” con vasellina?
Non sarebbe meglio far crollare ‘sto sistema economico che si basa sull'inganno e l'illusione?
Che poi, a pensarci bene, se quel prodotto costa 5 e mi offri un buono da 1 euro, e spendi soldi per stamparli ‘sti benedetti buoni, e paghi delle persone perché ti pubblicizzano, esattamente, quanto valeva quel prodotto…5?
O forse 2?
Non esiste più la percezione del valore delle cose.
Leonardo Colombi