Capitolo 3
Parte 2
FASE 1: SCARICARE I PRODOTTI
Bene, siamo giunti in cassa, o almeno siamo in coda.
Passiamo quindi alla descrizione della prima fase: scaricare la merce sul rullo.
Normalmente, una persona sana di mente, scarica la merce come meglio può, in relazione allo spazio che ha e ai prodotti che ha scelto.
Spesso invece i clienti, per una qualche forma di ansia, iniziano a svuotare il carrello in modo assurdo, mettendo i prodotti uno sopra l'altro, senza cura e senza buon senso.
( Seconda legge della Termodinamica : Un cliente espanderà la sua spesa fino ad occupare tutto il rullo disponibile).
Capita che qualche prodotto si rompa, quindi.
Amen.
“Scusi, ha della carta che qui è sporco ?” Non è corretto: hai sporcato.
Qualcuno ha poi la malsana idea di spendere milioni in bottiglie di vetro e di depositarle sul rullo tutte in piedi o vicino al bordo.
E se il prodotto cade e si frantuma? Non c'è problema! Il cliente non si scompone: ne va a prendere un altro, rischia di scivolare a causa del liquido sul pavimento (perché non si può aspettare che qualcuno pulisca), e procede.
Ancora peggio quando ti spaccano la roba addosso.
Io ho profumato di aceto per giorni.
Mi è andata meglio quando mi hanno rotto l'ammorbidente alla pesca.
L'acido muriatico invece non posso più vederlo…
Alcuni clienti hanno poi la passione per l'Egitto e cercano, nel depositare la merce, di creare forme piramidali. Il problema è che la struttura non è molto solida e capita che qualcosa cada, o che il cassiere abbia problemi a prendere i prodotti che risultano incastrati tra di loro o, ancor peggio, perché la scelta sbagliata potrebbe causare il crollo della costruzione.
Altre cose assurde capitano con gli spostamenti delle merci pesanti.
Di solito, stai finendo un cliente e quello immediatamente successivo se ne sta lì con in mano un'anguria, una cassa d'acqua o un forno, o tutte e tre le cose assieme, e te lo da in mano non appena lo guardi.
Così te ne stai lì, con l'anguria in mano mentre cerchi di dare il resto al cliente che stavi seguendo prima…
Oppure c'è chi scarica un prodotto alla volta, lentamente, con calma…piano piano…guardando costantemente il mondo circostante con aria sospetta…riscoprendo, ogni volta che esamina uno dei prodotti presi, l'emozione della prima spesa.
E allora si sofferma, con calma, ad osservare la cosa che tiene tra le mani, ad esaminarla, scrupolosamente…leggendo bene tutte le etichette…aggiungendovi delle note personali…finché ad un tratto capisce: cazzo! Ho preso il carrello di un altro!!!
Infine, capita che qualcuno acquisti dei capi di abbigliamento e ci tenga a non sporcarli subito: per questo non li appoggia sul rullo ma te li consegna in mano.
E se è uno, vabbè…se son più di uno, ecco, iniziano le difficoltà ma in qualche modo ci riesco ad evitare che il tuo preziosissimo abito non tocchi il rullo, solo che:
a) non posso fare da attaccapanni umano quindi dammi una mano e prendi quello che ti passo una volta che l'ho messo in conto
b) se sapessi cosa hanno toccato le mie mani, se sapessi il risultato delle analisi condotte da esperti della NASA sulle mani dei cassieri… le sequenze surgelato, salame e pesce e pollo arrosto (caldo) ti segnano per tutta la vita, sai?
Comunque sia, per quanto riguarda lo scaricamento questo è quanto, anzi no rimane una cosa da dire.
Durante questa fase alcune persone si ritrovano per le mani cartacce, “robe” rotte o prodotti che non vogliono più. Alcuni, che io trovo davvero maleducati, depositano questi loro rimasugli dove meglio capita: è il discorso che facevo pochi capitoli fa sull'educazione.
Si parla tanto di salvaguardare l'ambiente, di educare bene i figli e poi caschiamo in comportamenti del genere?
Comunque sia, una volta depositati i prodotti sul rullo, magicamente, questo viene avanti e li avvicina alla cassiera che li passa in cassa e li deposita dall'altra parte.
Ma alcuni non lo sanno.
Quindi lo ripeto.
Il rullo si muove, da solo, e avvicina i vostri prodotti al cassiere. Vicino alla cassa vera e propria, potete notare degli aggeggi neri: sono fotocellule che interrompono il movimento del rullo non appena incontrano un ostacolo.
Quindi, è inutile che appoggi il prodotto sul rullo e lo tieni in mano facendo in modo che il rullo scorra e il prodotto invece non avanzi: la gente dopo di te che ha appoggiato la spesa se la vede partire e grazie a te, che cerchi disperatamente di contrastare l'avanzata dei prodotti altrui, si incasina tutto e le spese si mescolano.
Oppure ancora: è inutile che tu lasci venire avanti i tuoi prodotti per poi spostarli indietro non appena il rullo si ferma. Per quale motivo poi?
Adoro poi chi, per aiutarti o dimostrarti che puoi lavorare a ritmo più sostenuto (non l'ho mai capito), sposta i prodotti dal rullo al lettore ottico su cui stai lavorando. Oltre a scombinarti il ritmo di lavoro, ti causano problemi perché a volte posizionano i prodotti troppo vicino al lettore. Il risultato? Il prodotto finisce sul conto dell'altro cliente.
Di solito sono le vecchine, le care adorabili nonnine che hanno sempre fretta (dove caspita devono andare alle 10 di mattina??) a regalarti questi bei momenti.
Bene…è in momenti come questi che mi torna alla mente quel gran simpaticone di Schopenauer…
Ora, prima di affrontare il resto, per meglio comprendere quanto seguirà, passiamo al breve ma intenso Momento della Storia .
Nel MedioEvo, epoca di barbarie e di guerre, la maggior parte delle controversie e delle lotte tra i popoli avvenne a causa dell'inadeguatezza delle casse dei supermercati.
Poi, grazie al lavoro e alle idee di grandi pensatori, come Henry Le Cassier , vennero introdotti apprezzabili miglioramenti. Miglioramenti a volte banali, semplici, ma che aiutavano di molto la vita in cassa, soprattutto nel caso in cui su di un unico rullo giacevano i prodotti di più spese (Legge dell'Associatività del rullo trasportatore).
Ora, questo inutile preambolo serve ad introdurre un argomento controverso e tuttora molto discusso dai filosofi di tutto il mondo: l'uso dei segnalini “cliente successivo”.
Ogni volta succedono due “cose”.
Primo teorema del segnalino (oggi mi sento più matematico e scientifico del solito): Teorema del segnalino sempre presente.
Se il primo cliente della fila utilizza il segnalino, allora tutti i restanti partecipanti alla coda si procurano un segnalino (alle volte rubandolo dalle casse adiacenti, altre volte utilizzando mezzi di fortuna quali salami o baguette) e dividono in maniera ben marcata la loro spesa da quella degli altri. Altrimenti, se il primo non utilizza il segnalino, nessun altro lo fa.
Secondo teorema del segnalino: Teorema del segnalino assente e del silenzioso inganno. Le condizioni sufficienti e necessarie al verificarsi dell'evento sono:
- il cassiere sta seguendo un cliente;
- il cliente che sta usufruendo della cassa, è posizionato alla destra del cassiere, pronto a imbustare i prodotti che gli vengono passati;
- alla sinistra del cassiere si trova la coda con gli altri clienti, ognuno con la spesa appoggiata sul rullo;
- nessuno dei clienti utilizza il segnalino della spesa;
- si è prossimi alla fine della spesa del cliente che sta venendo seguito e, grazie al rullo, arrivano al cassiere dei prodotti di dubbia proprietà.
Se tutte e sole queste condizioni si sono verificate, allora accade che il cassiere prende uno dei prodotti che giacciono alla sua sinistra.
I clienti lo guardano in silenzio.
Il cassiere guarda i clienti alla sua sinistra e poi il cliente alla propria destra.
Con il capo il cliente alla destra fa cenno affermativo.
Il clienti alla sinistra del cassiere fanno cenno affermativo col capo in modo perfettamente sincronizzato.
Quindi il cassiere passa il prodotto in cassa e, per il secondo teorema del segnalino, contemporaneamente al “bip” della cassa : ”No quello non è mio!” “Ehi, quello è mio!”.
Infine non capisco alcuni comportamenti stravaganti che i clienti hanno.
Ad esempio: perché se arrivi in cassa col carrello lo svuoti, mentre i cestini rossi no? E se facessi il contrario svuotando il cestino e posizionando il carrello pieno sopra il rullo?
O ancora: te ne stai lì, fermo, dato che non hai clienti. Uno ti vede, di solito con una spesa di un paio di prodotti, viene in cassa e li posiziona il più lontano possibile da te: ma portali vicino, che risparmiamo tempo, no? Perché non puoi mettermi la merce a portata di braccio ma devi metterla in fondo, all'estremità del rullo?
E poi il tocco di classe: chi non appoggia carte di credito, soldi, o buoni sconto sul rullo della cassa? E se non arrivo a prenderlo in tempo e mi finisce sotto? E capita, fidati, mi è capitato più di una volta.
Bene, a questo punto abbiamo terminato e possiamo procedere con la fase 1 e mezzo (???).
Leonardo Colombi