Le casse meno di 10 pezzi

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-=Le casse meno di 10 pezzi =-

 

Capitolo 2

Parte 4

 

LE CASSE MENO DI 10 PEZZI

 

Questa cassa è segnalata da un cartello rosso con scritto “MENO DI 10 PEZZI”.

La faccenda è semplice: hai meno di 10 pezzi?

Sì? Bene.

No? Vattene e non aprir bocca.

Questa è una delle casse più fastidiose, secondo me.

La gente che fa spese piccole, di solito, è imbranata e, soprattutto, ha solo pezzi di grosso taglio.

“Quant'è?” “Hai 1 euro del pane, e 70 cent della birra.” “Ecco qua.” 50 euro.

Sempre.

Ma questo è il meno.

La rottura sono le persone che non si accorgono che, stranamente, tutti sono senza carrello e hanno 2 prodotti. Loro, per qualche motivo, hanno un carrello strabordante di roba…

E poi ci sono gli stranieri….con loro ci rinuncio. Che poi, un po' di inglese lo so…ma è tutto inutile. Mi meraviglia il fatto che non riescano ad associare a quel grande “10” che c'è davanti alla cassa, il concetto di spesa di al massimo 10 pezzi.

I più grandiosi, infine, sono quelli che con un sorriso a 89 denti, con in mano un prodotto, ti chiedono sornioni: “Si può?”

Tu li guardi: “Certo”.

“Mariooooo!! Vieniiiii!!! “ E arriva il marito con la spesa di 12 carelli. “Ehm, no signora…”

Oppure, ma per questi ci vuole il tasto botola, quelli che ti dicono: “Allora ogni 10 prodotti mi fai uno scontrino.”

Ma secondo te, allora, perché si chiama cassa meno di 10 pezzi? Questa cassa serve a smaltire le code: chi ha spese piccole viene qui, paga ed esce velocemente. Semplice. Se viene gente con spese voluminose, rallenti ancora di più. E' come andare col trattore in autostrada.

Inspiegabilmente, poi, in questa cassa la gente è particolarmente imbranata: non dovrebbe richiedere molto tempo, eppure, imbustare un pacchetto di patatine, una birra e del pane richiede uno sforzo tremendo.

E ancora: il significato di 10 pezzi.

Ci sono molte teorie e scuole di pensiero in merito.

Secondo la leggenda, la guerra di Troia è stata combattuta per mettere fine a tutte le controversie.

Ognuno la pensa come vuole e, eh beh!, ognuno ha ragione. Io, che sto là a lavorare, ovviamente, non ho mai ragione. Anzi, chi è alla cassa meno di dieci pezzi, per alcuni, è perché vuol lavorare di meno.

Eh, certo! A parte che di solito sono casse frenetiche ma poi, il cartello non l'appendo mica io!

Il concetto, controverso e torbido, è questo, già a suo tempo sostenuto da Platone: ogni cosa, ogni singolo articolo, è un pezzo.

Tutto qua.

E invece…20 bottiglie di olio, sono 1 pezzo, secondo molti. Ovvio!

Ovvio sto ca…!!!

La domanda esistenziale da porsi è: ma io, io cliente intelligente e dannatamente sapiente e umile, quante bottiglie pago? UNA???? O VENTI??? VENTI! E allora non ho 1 pezzo!!! E allora sono sulla cassa sbagliata!!! Ma porca pu****a!!! Ho perso dieci minuti della mia vita nella cassa sbagliata!!!

Che io capisco chi, per sbaglio, non si è accorto del cartello: capita.

Capisco chi ha una spesa di anche quindici pezzi: vabbè, non mi cambia niente.

Capisco chi ha tre casse d'acqua e qualche altro prodotto: non c'è problema, anche se ogni cassa d'acqua sono 6 bottiglie.

Però mi piacerebbe sapere perché dovrei fare lo scontrino a chi, con arroganza, decide di aver ragione. Perché non mi chiedi prima come vengono conteggiati i pezzi? Perché il vincolo dei 10 pezzi per te non dovrebbe valere e dovrei servirti lo stesso? Perché se hai sbagliato tu ti arrabbi con me?

Ma tutti i discorsi sul comportamento umano li rinvio a dopo.

 

 

Leonardo Colombi

 

 

 

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