Subgenere con poche specie ma dalla confusa,
complessa, discussa e controversa tassonomia. Le piante si presentano con foglie verdi
uniformi o con maculature malapena visibili nella pagina superiore, molti fiori che si
aprono in lenta successione.
Le piante ed i fiori sono molto simili l'uno all'altro e le differenze che
contraddistinguono le varie specie sono molto lievi, difficili da individuare da un
botanico esperto del genere figuriamoci da noi poveri "amatori" ;-).
Il gruppo dei Cochlopetalum è sicuramente difficile da gestire come tassonomia delle
specie ed è facile imbattersi in piante dalle "targhettature" sbagliate o più
volte riscritte. Uno stesso ibrido da me trovato aveva come genitore "P.
chamberlainianum var. moquettianum BM/SIO", mentre il moquettianum viene considerato
come specie distinta o come varietà del glaucophyllum. Ma come si vedrà la cosa non
stupisce affatto.
- Koopowitz riconosce come specie valide: glaucophyllum, liemianum, moquettianum,
primulinum (e la varietà purpurascens), victoria-mariae e victoria reginae (con varietà
kalinae)
- Cribb da una classificazione simile, però mettendo il moquettianum come varietà del
glaucophyllum.
- Braem invece da: chamberlainianum (con le varietà primulinum e liemianum),
glaucophyllum (e la varietà moquettianum), victoria-reginae (intesa come victoria-mariae)
e il kalinae
- Per finire, Karasawa & Saito considerano il primulinum varietà del liemianum
Comunque, secondo Cribb si avrebbe una situazione cromosomica di questo
tipo:
il Paphiopedilum glaucophyllum ha 36 o 37 cromosomi (2n), victoria-reginae
(chamberlainianum) e moquettianum 34, liemianum e primulinum 32, victoria-mariae 30
Personalmente non so cosa pensare. I fiori (ad esclusione forse del victoria-mariae) e le
piante sono così simili l'uno all'altro (colori a parte) che nella mia ignoranza potrei
tranquillamente inquadrarli come facenti parte di un'unica specie molto variabile (forse
in attiva evoluzione).
Come coltivazione non pongono molti problemi. Vogliono temperature medio-calde per tutto
l'anno con solo pochi gradi di differenza tra estive ed invernali, luce non troppo alta,
annaffiature costanti senza essere mai lasciate troppo asciutte, fertilizzazioni a basse
concentrazioni ma regolari per tutto l'anno, un composto aperto e ben drenante meglio se
con gusci d'uovo tritati o rocce calcaree spezzettate sulla sommità.Tutte le specie
infatti sono da considerarsi "calciofile". Insomma, calcare a parte, vengono
benissimo se tenute insieme alle Phalaenopsis e trattate come queste.
Paphiopedilum chamberlainianum / victoria reginae
Il P. chamberlainianum è la specie "tipo" del genere, per alcuni autori specie
valida dalle molte varietà, per qualcuno sinonimo di P. victoria-reginae, per altri di P.
victoria-mariae.
Le
descrizioni di P. chamberlainianum e di P. victoria-reginae sono state fatte
contemporaneamente da Frederick Sander in "The Gardeners Chronicle" nel
1862 (come cypripedium) anche se il victoria-reginae viene descritto dettagliatamente e
approfonditamente mentre il chamb. viene discusso solo sommariamente. La descrizione del
victoria-reginae sembra valida per quello normalmente chiamato chamberlainianum. Spesso
come P. chamberlainianum sono stati considerati a turno, dai vari botanici, quasi tutte le
altre "specie", come sinonimi, sottospecie o varietà. Commercialmente parlando
è uno dei più comuni :-)
Braem considera P. chamberlainianum specie buona (e da il nome victoria-reginae alla
specie solitamente intesa come victoria-mariae), Cribb e Koopowitz invece fanno prevalere
il nome P. victoria-reginae e relegano il nome chamberlainianum a sinonimo orticolturale.
Forse in questo caso sarebbe più giusto mantenere una nomenclatura acquisita e diffusa da
oltre un secolo.
Lo stelo porta un gran numero di fiori (anche oltre i 30) che si aprono in successione.Il
fiore è quello tipico dei cochlopetalum. Evidenti striature scure sul sepalo dorsale dal
fondo verde tenue e macchioline porpora sul labello rosa/viola. I petali, arricciati e dai
margini "pelosi" hanno un fondo verde tenue con maculature bruno/porpora. Le
grandi foglie (30-50 cm) possono essere verdi uniforme (con sfumature porpora alla base
della pagina inferiore) o presentare una leggera tassellatura, sono ciliate alla base e
presentano l'apice bilobato.
Nativa di Sumatra, in natura la specie ha inverni di 15/22°(min/max) con piogge leggere
anche se frequenti ed estati di 18/29° con abbondanti piogge monsoniche.
Paphiopedilum glaucophyllum J. J.
Smith
Ha le foglie verdi uniformi anche nella pagina inferiore, ciliate alla base. Lo stelo
porta un gran numero di fiori (oltre 20) sugli 8 cm che si aprono in successione. Il
labello è rosa/porpora puntinato e sfumato in giallo. Sepalo dorsale verde sfumato sul
bianco e striature appena evidenti.
La pianta è abbastanza compatta, con foglie sui 20/25 cm. La specie proviene dall'isola
di Java, dove cresce ad altezza tra i 200 e i 700 metri. Al conteggio cromosomico è la
specie con il numero più alto, con 2n=36,37.
Paphiopedilum kalinae Braem
Basionym. Paphiopedilum kalinae Braem, Orchis (Italy) 93:18-23 (1995)
Considerato specie da Braem, varietà del victoria-reginae da Koopowitz, mentre Cribb lo
inserisce come forma estrema della variabilità tipica del P. victoria-reginae. Pianta
abbastanza piccola, fiori dai toni scuri, presenta una infiorescenza più compatta del
v.-reginae, il sepalo dorsale presenta striature e venature scure che coprono quasi tutta
la superficie del sepalo. Le macchioline sul labello (molto scure) arrivano ad essere
preponderanti sul colore di fondo che rimane comunque più scuro della maggior parte degli
altri membri del gruppo.
Paphiopedilum liemianum (Fowlie)
Karasawa & Saito
Specie descritta da Fowlie nel 1971come varietà del P. chamberlainianum e poi ascritta al
rango di specie nel 1982 da Karasawa e Saito.
Il fiore di questa specie è molto simile al glaucopyllum e difficile da distinguere da
quest'ultimo. Fortunatamente ci viene in aiuto il fogliame, che è tra i più distintivi
tra i Paphiopedilum. Infatti le foglie, verdi uniformi nella pagina superiore e maculate
di porpora sulla pagina inferiore, sono ciliate lungo tutti i bordi per l'intera lunghezza
delle foglie (non molto lunghe, tra i 15 e i 25 cm).
Solitamente ha un deciso margine bianco sul sepalo dorsale cha ha un fondo verde con
nervature scure. Proviene da una ristretta area dell'isola di Sumatra, dove cresce tra i
600 e i 1000 metri.
Paphiopedilum moquettianum (J.J. Smith) Fowlie
Syn. Paphiopedilum glaucophyllum var. moquettianum J.J. Smith
Fiore abbastanza grande con il sepalo dorsale dallo sfondo decisamente tendente al giallo,
con striature scure. Sia Cribb che Braem considerano questa pianta come varietà del
glaucophyllum. Tuttavia, in questo gruppo di piante così simili tra loro, visto che
vengono differenziate le specie per differenze minime, si potrebbe anche considerare il
moquettianum come specie "buona". Dal glaucophyllum si riconosce per le macchie sul sepalo dorsale e per le
foglie che arrivano alla lunghezza di oltre 60 cm. Inoltre lo stelo porta un minor numero
di fiori, leggermente più grandi (circa 9-10 cm).
Paphiopedilum primulinum M. Wood & Taylor
Specie naturalmente e principalmente albina proveniente dal nord dell'isola di Sumatra,
descritta nel 1973. La scoperta di questa specie pare che sia stata una vera avventura,
perlomeno da come è riportata da "Orchid Review", con tanto di lotta con pitoni
giganti e serpenti velenosi. Le foglie, corte (sui 15/20 cm), verdi con nervature chiare,
sono ciliate sia alla base che all'apice. I fiori
si presentano color giallo-crema con sfumature verdi e leggere venature, sempre verdi, sul
sepalo dorsale.
Paphiopedilum primulinum var. purpurascens (M. Wood) Cribb
La forma "colorata" del primulinum. Il labello è rosa tenue, il sepalo dorsale
verde anche questo privo di striature scure e presenta solo leggere venature. Le foglie
sono maculate di porpora sulla pagina inferiore.
Paphiopedilum victoria-mariae (Sander ex Masters) Rolfe
Specie molto confusa con il P. victoria-regina per via del nome, e ci si sono messi anche
grandi nomi botanici a far confusione. Da notare infatti, che Braem considera con il nome
victoria-reginae questa specie e non il "chamberlainianum".
E' una delle specie più grandi dei Cochlopetalum. Le foglie sono lunghe dai 30 ai 60 cm,
lo stelo supera il metro, con fiori che si aprono in succesione ma con due o tre aperti in
contemporanea.Sul sepalo dorsale dal fondo verde tenue si notano striature scure non molto
evidenti, mentre alla base c'è spesso una sfumatura bruno/porpora, i petali si presentano
solitamente privi di macchie ma con bordi scuri ed il labello (molto "stretto"
in confronto agli altri Cochlo.) è di un colore rosa/marrone solitamente privo di
macchioline. Le foglie sono inequivocabilmente tassellate. Anche questa specie è nativa
di Sumatra.
Al di là della differenziazione
tra le varie specie, c'è da dire che l'intero gruppo è diventato, soprattutto in questi
ultimi anni, fondamentale negli odierni programmi di ibridazione, particolarmente per
quanto riguarda incroci con parvisepalum e mastigopetalum. Un gran numero di ibridi vecchi
e nuovi è arrivato e arriverà sul mercato, per diversi motivi:
- gli ibridi di questi gruppo portano fiori belli e colorati anche se non di grandi
dimensioni;
- la moltitudine di fiori prodotti da queste specie viene passata come caratteristica
anche ai discendenti (sia pure in non così gran numero);
- gli incroci di queste specie sono veloci a crescere e facili da far fiorire.
Le specie più usate, e che hanno prodotto i migliori risultati, sono
P. glaucophyllum e soprattutto P. primulinum. Ecco quindi che P. Pinocchio (primulinum x
glaucophyllum), P. Deperle (delenatii x primulinum), P. Delophyllum (delenatii x
glaucophyllum), P. Golddollar (armeniacum x primulinum), P. Transvaal (chamberlainianum x
rothschildianum), P. Honey (primulinum x philippinense), P. Prime Child (primulinum x
rothschildianum) e tanti altri sono ibridi estremamente comuni od in procinto di
diventarlo. Molto interessanti sono i risultati tra cochlopetalum e mastigopetalum,
qualunque siano le specie coinvolte. |