Questa è la sezione più intricata e discussa del genere
Paphiopedilum. Cribb unisce tutto (una trentina di specie, quasi metà dei Paphiopedilum)
alla voce <<Subgenere Paphiopedilum, sezione Barbata>>.
Certo, hanno tutte un buon numero di caratteristiche comuni, ma si può vedere a occhio
come si distinguano diversi gruppi di piante affini tra loro, pur senza giungere alla
frammentazione "tassonomica" seguita da Braem che divide questo subgenere in una
moltitudine di sezioni e sottosezioni.
Le sezioni fondamentali sono la sez. Barbata (con le affini sez. Sigmatopetalum,
Planipetalum e Punctatum) e la sez. Spathopetalum (con la affine sez. Blepharopetalum). I
due gruppi si distinguono principalmente per il labello (più appuntito i primi, più
tondeggiante e panciuto i secondi). Per entrambi i gruppi, lo staminodio assume una forma
di mezzaluna con gli apici rivolti verso il basso, spesso con un 'dente' centrale. Del
primo gruppo sono distintivi i P. callosum, P. sukakhulii e P.
venustum, del secondo i P. appletonianum, P. hookerae e P.
violascens.
Le foglie sono normalmente tessellate/marmorizzate e le piante vogliono generalmente luce
tenue e temperature medio/calde. Molte specie sono assai vigorose, resistenti e fiorifere,
tali da renderle un'ottima alternativa ai pur bellissimi ibridi, anche in coltura
'casalinga'.
A proposito di ibridi, è doveroso segnalare che si stanno delineando due opposte linee di
incroci. Da una parte quelli bianco/verdi (tipo P. Maudie per intenderci) ottenuti usando
genitori albini, dall'altra i cosiddetti 'vinicolor' dalle scurissime tonalità amaranto,
ottenuti usando come genitori i cloni più scuri possibile delle varie specie. Dalle
nostre parti, gli ibridi tipo Maudie stanno avendo da alcuni anni un grandissimo successo
commerciale, al punto che si possono trovare in quasi ogni garden center o fioraio ben
fornito, al pari delle Phalaenopsis. I 'vinicolor' invece sono una tendenza recente che
per adesso stà prendendo piede soprattutto in america.
Essendo questo subgenere così ampio ho preferito dividerlo in quattro
pagine con le differenti sezioni, in maniera da risultare più 'leggibile' e leggero.
Sezioni:
Barbata | Punctata,
Planipetalum, Sigmatopetalum | Spathopetalum | Blepharopetalum |