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IL PORTO 

Conserva questa denominazione, nella parlata locale, tutto il quartiere medioevale che fu già circondato ,da mura, e che forma il nucleo primitivo della città. La parte più elevata conserva il nome di Pardxu, dal Palatium del Governatore genovese che vi risiedette per vari secoli. La topografia, a strade concentriche che si restringono ad anello verso l'alto, è determinata dal rilievo naturale del colle, sulla cui sommità sorgeva la torre (scomparsa modernamente), forse di origine romana o bizantina, che vigilava sulla terra e sul mare circostante. Vicino ad essa erano la vecchia chiesa di S. Maurizio e i principali edifici pubblici e privati. si può salire (a piedi) verso il Pardxu dalla piazza S. Maurizio, percorrendo la via Domenico Acquarone, e si giunge prima in una piazzetta adorna di due bei portali in pietra nera, sulla quale sorge l'antico PALAZZO PAGLIARI, del sec. XV, in corso di restauro. Si sbocca a destra nella bella via S. Leonardo, fiancheggiata da case e palazzi di schietto carattere ligure, in cui medioevali nascosti sotto ] to carattere ligure, in cui traspaiono gli elementi medioevali nascosti sotto l'intonaco delle facciate sei e settecentesche. Domina lo sfondo il Palazzo Gastaldi (ora Lavagna), grandiosa costruzione del secolo XVII ancora integra, ma da restaurare.

Si sale di qui alla Piazza Chiesavecchia, ove si vedono i resti della CHIESA DI S. MAURIZIO, sconsacrata e distrutta dopo la costruzione del Duomo attuale. La piazza occupa in parte l'area della chiesa) di cui restano soltanto una parte del fianco est, con l'inizio di" un'arcata e murature del secolo XIV in pietra a vista, nonché il basamento del fianco ovest. Verso ponente l'ampia « via Parrasio » occupa il sito dell'antico Palatium e forma un ambiente pieno di schietto colore locale.

Si scende) seguendo il fianco della vecchia chiesa e passando davanti ai resti della facciata (sec. XV), nella sottostante via Achille Vianelli e si prosegue ancora verso ponente imboccando la parallela (più bassa) via S. Caterina, caratteristico ambiente che è reso celebre dalla CHIESA DI S. LEONARDO DA PORTO MAURIZIO, umilmente conglobata fra case medioevali e seicentesche.

S. Leonardo da Porto Maurizio è una delle più eminenti figure della Chiesa Cattolica nel Settecento, che con la sua oratoria e col suo spirito organizzativo contribuì grandemente in tutta Italia alla rinascita religiosa, nello spirito della Controriforma. Nato a Porto Maurizio il 20 dicembre 1676, esercitò la sua influenza missionaria soprattutto nell'Italia centrale e meridionale e in Roma stessa, dove morì e fu sepolto il 26 settembre 1751. Iniziò il suo apostolato nel paese natio, a cui rimase sempre profondamente legato. La tradizione di S. Leonardo ha esercitato un grande fascino sulla vita religiosa e spirituale della città dal Settecento ad oggi, e non accenna ad attenuarsi; ad essa, e al vaticinio del Santo, è dovuta fra l'altro la costruzione del colossale Duomo di S. Maurizio. L 'interno della chiesetta seicentesca è adorno di un magnifico altare barocco in marmo del 1667; vi si conservano una tela con l' Addolorata e le Anime Purganti di GREGORIO DE FERRARI, una con La morte di S. Giuseppe attribuita a SEBASTIANO CONCA, e una con Tobia che seppellisce gli appestati di FRANCESCO BRUNO. Dalla chiesa stessa si entra nella cappella e nella casa attigua, che fu la casa natale del Santo e conserva vari ricordi della sua vita.

Proseguendo sempre verso ponente si giunge al CONVENTO DI S. CHIARA, celebre fondazione delle Clarisse la cui origine risale al 1365. Esso è costruito sulle antiche mura della città, mediante un terrapieno e un loggiato (1741) che, formano un incantevole scorcio panoramico. La struttura attuale del convento, con la chiesa e il campaniletto triangolare, risale al 1712. Il torrione semicircolare e le mura appartengono alla seconda metà del sec. XVI. Poco oltre ancora è la CHIESA DI S. PIETRO, una delle più antiche della città, trasformata con architettura barocca nel 1595, pure sui resti delle antiche mura (visibili sul fianco sinistro e alla base del campanile). Il loggiato esterno è stato aggiunto nel 1714. La chiesa conserva numerosi ricordi ed è sede di una confraternita secolare e tuttora fiorente, che trae origine dalla Compagnia dei Mercanti, nerbo economico della città medioevale. Ritornando verso Piazza S. Maurizio, dopo aver osservato il superbo panorama dalla piazza Lunghetta merita ancora una sosta l'archivolto ( « sotto la Tina " ), con colonne e archi medioevali, ove si conserva una delle porte della cinta trecentesca.

Anche la parte moderna di Porto Maurizio ha gradevole architettura, con scorci di strade e palazzi che mostrano il graduale sviluppo della città dal 1860 ad oggi. In via Felice Cascione (già via Carlo Alberto) è particolarmente notevole la facciata del TEATRO CAVOUR (1870), tipico  teatro ottocentesco; nell'antico ridotto è sistemata una Pinacoteca Comunale in via di formazione. Altro notevole nucleo di sviluppo urbanistico del primo Novecento si può osservare in Piazza Roma, ove sorgono il Convento dell'Annunziata (di origine medioevale, ma completamente ricostruito), la vecchia Prefettura e il grande Palazzo Scolastico. Verso levante si estendono infine gli edifici più moderni, fra cui sono notevoli la PREFETTURA, in mezzo a lussureggianti giardini, il PALAZZO DELLE POSTE e il PALAZZO COMUNALE: questi ultimi sono fra i migliori esempi di architettura del periodo fascista, posteriori alla creazione della nuova .Imperia.

A ponente di Porto Maurizio, appena passati il Borgo Foce e la foce del torrente Caramagna, un'erta e romantica salita, ove sono riprodotte le tappe della Via Crucis, conduce al colle che fu ribattezzato nel 1698 MONTE CALVARIO.

 

 

 

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