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Il Pensiero medico cinese

Il pensiero medico tradizionale cinese è molto semplice e per questa sua semplicità è stato spesso dichiarato non scientifico.
L'uomo è un essere vivente nato dalla, nella e per mezzo della Natura e per questa sua nascita è soggetto a tutte quelle variabili che contraddistinguono la Natura stessa.
Se una pianta o un animale sono in equilibrio, sopravvivono e conducono a termine una naturale parabola vitale, altrimenti se le loro condizioni sono non equilibrate, si verifica la malattia al termine della quale, se non vi sono trattamenti riequilibranti, sopraggiunge la morte.
Così come l'uomo equilibrato, nelle sue energie e nelle sue funzioni globali, conduce una vita lunga e armoniosa, l'uomo non equilibrato nelle energie e nelle funzioni, termina la sua esistenza in anticipo, per il sopraggiungere di malattie e disfunzioni invalidanti.

L'equilibrio consiste dei corretti rapporti tra corpo e mente, tra funzioni e strutture, tra pensieri ed azioni, tra riposo ed attività, tra organi e visceri, tra gioia e dolore, tra i vari meridiani, ecc.
Quando prevale un aspetto rispetto al suo contrario o quando un aspetto soccombe, rispetto al suo contrario, si verifica la malattia.
Questa non è intesa come una condizione dichiarata con tanto di nome. Malattia è già la condizione per la quale l'individuo non è in grado di difendersi dall'attacco degli agenti esterni, condizione che non è possibile definire con un termine preciso come invece avviene per la Tubercolosi, ad esempio.
Se l'individuo si ammala ripetutamente di influenza, o di gastrite, o di colite o di cervicalgia od altro, significa che il suo corpo non è in grado di difendere se stesso, questa è malattia, non l'influenza o la gastrite o altro, che invece rappresentano il manifestarsi dell'inadeguata difesa.
Parleremo ora del fondamento teorico principale di tutta la Medicina Tradizionale Cinese ovvero di YIN e di YANG.

Lo YIN e lo YANG

Nonostante le interpretazioni, a volte erronee, date a queste due polarità, il concetto-binomio di YIN/YANG si può comprendere considerando gli opposti di un tutto. Questi sono proprio YIN e YANG che possono essere visti come "le due facce della stessa medaglia". Proprio raffigurandosi una medaglia si può comprendere facilmente il binomio YIN/YANG.
La medaglia in se stessa, presa come oggetto singolare, è TAO o tutto o singolo fenomeno-oggetto. Però la medaglia non può essere considerata tale senza prendere in analisi le sue due facce. Una è YIN e l'altra YANG. Le due facce insieme formano la medaglia.
L'indivisibilità delle due facce è un concetto fondamentale! Non si può fare una medaglia con una faccia sola altrimenti non si starebbe parlando di una medaglia. Occorre però non confondere il disegno sulle due facce con le facce stesse. Anche se stiamo parlando di un disco di metallo dalle superfici perfettamente lisce, esso è tale perchè ha due facce , non importa se una è magnificamente disegnata e l'altra è orrendamente deturpata.
Ne consegue che analizzando qualsiasi cosa dell'Universo, persino l'Universo stesso, avremo analizzato la parte YIN e la parte YANG e se di questa cosa ci appare solo una parte di essa, dovremo cercare di considerare l'altra parte che, per il fatto di essere l'altra faccia, è opposta e contraria.
L'atteggiamento ed il pensiero della filosofia taoista, depositaria dei concetti esposti , potranno apparire rigidi ed immutabili ma, al contrario, sono estremamente dinamici ed in costante evoluzione.

La dinamicità e l'evolutività sono altri due concetti fondamentali del binomio-concetto YIN/YANG.
La rappresentazione del TAO Se anzichè la medaglia descritta in precedenza consideriamo il simbolo classico del TAO, il Tai Ji mostrato a fianco, in movimento rotatorio avremo che in un momento sarà visibile la faccia bianca YANG e il momento successivo la faccia nera YIN. Noteremo che in nessuno momento ci sarà solo lo YANG o solo lo YIN, ma in ogni momento alla prevalenza di una polarità, corrisponderà un seppur piccola presenza della polarità opposta. Questo alternarsi è costante e presuppone che se stiamo osservando la faccia YIN, dovremo prepararci a osservare quella YANG.
Se a questa figura primaria sostituiamo l'Universo o la Terra o l'Uomo, dovremo accettare e vedere, di essi, la dinamicità che li contraddistingue. Quindi l'Universo, nel suo enorme ciclo dinamico mostrerà la sua faccia YIN e dopo quella YANG, non importa quanto tempo impiegherà a farlo, ma lo farà.
Anche la Terra e l'uomo sono asserviti a questo ciclo dinamico poichè fanno parte dell'Universo. Possiamo avere prova del dinamismo YIN/YANG, osservando il ritmico alternarsi delle stagioni per cui all'Autunno-Inverno, fa seguito la Primavera-Estate che, a loro volta, saranno nuovamente seguite dall'Autunno-Inverno.
Nell'Uomo, alla fase della gioventù, segue quella della vecchiaia giungendo alla fine con la dissoluzione e la Morte che, nei concetti taoisti, rappresenta la separazione dello YIN dallo YANG.

I Cinque Movimenti WU XING

L'analisi di YIN e YANG, le leggi che li avvolgono e li regolano, sono si leggi fondamentali, ma sono di tale rigore e semplicità che si distolgono totalmente dalla praticità universale. In questo modo la filosofia taoista avrebbe esaurito i suoi argomenti al paragrafo precedente.
Ben più ricco è il ragionamento, articolato attorno a YIN e YANG e alla loro infinita ciclicità. YIN e YANG nel girare attorno ad un asse espongono, di loro stessi, varie fasi e su questa affermazione si fonda tutta la teoria dei WU XING.
Supponiamo di avere la figura del TaiJi vista in precedenza e di girarla come esposto partendo dalla faccia YIN ( nera ). Mentre gira comincerà ad apparire la faccia YANG ( bianca ) per cui potremo dire che lo YANG inizia nello YIN , quindi avremo lo YANG di YIN.
Continuando nella sua rotazione, la figura mostrerà completamente la faccia YANG (YANG di YANG) e, nel prosieguo della rotazione, apparirà nuovamente la faccia YIN per cui avremo lo YIN di YANG fino a che, completata la rotazione, tornerà alla pienezza la faccia YIN.
Può apparire semplice affermare che quando la faccia YIN è piena, lo YANG scompaia, tuttavia occorre tenere presente il piccolo puntino dello YANG presente all'interno dello YIN. Questo indica che il pieno YIN conserva in se il seme dello YANG e, allo stesso modo, nel pieno YANG è annidato il seme dello YIN. Il ciclo di YIN e YANG, come abbiamo visto, si compone di quattro fasi:
YIN → YANG di YIN → YANG → YIN di YANG
Perchè avvenga una rotazione, però, occorre che vi sia un centro sul quale gravitino le fasi in argomento. Questo centro è fondamentale perchè, oltre ad essere in contatto con le quattro fasi, permette a queste di essere in contatto tra loro.
Dal punto di vista metaforico, metafore che i cinesi inserivano ovunque, allo YANG corrisponde il Fuoco, allo YIN di YANG corrisponde il Metallo, allo YIN corrisponde l'Acqua ed allo YANG di YIN corrisponde il Legno. Al centro venne abbinata la Terra. Il motivo per il quale proprio al Centro venisse data la corrispondenza con la Terra , si comprende facendo caso al fatto che la Terra è la struttura alla quale si rifanno tutte le altre configurazioni. Infatti :
- il Fuoco giunge alla Terra (fulmine) ed erutta da essa ( lava );
- il Metallo cade in Terra e nasce in essa;
- l'Acqua giunge in Terra (Pioggia ) e sgorga da essa;
- il Legno si approfondisce in Terra ( Radici ) e sboccia da essa.
Ogni fase viene chiamata Movimento perchè all'interno di ognuno di essi si contemplano raffigurazioni e cose pratiche che possono spiegare gran parte dei fenomeni universali.

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