CIÒ CHE DIVERRETE DOPO
LA MORTE
Questo brano è tratto dall' ultimo libro
"Vers l' Unite", Sorlot - Lanore, Paris" scritto
dalla sig.ra Jeanne Morrannier, e contiene le ultime
comunicazioni ricevute per "scrittura automatica" dal
figlio Georges, deceduto nel 1973.
M. me Morrannier ha raccolto le comunicazioni
medianiche
di Georges in sette libri.
La transizione tra il mondo terrestre e il mondo spirituale
non avviene sempre dolcemente. Per tutti quelli che sanno che
la vita continua dopo la morte, la prova sarà di corta durata.
Per quelli che sono pronti, avendo perfettamente compreso che
la morte conduce alla vera vita, non vi sarà prova. Arrivando,
accetteranno molto naturalmente di andare verso ciò che li
attende.
L' espressione "lasciare la terra" non è
propriamente esatta. Voi non abbandonerete l' Universo che
conoscete, per raggiungerne un altro molto lontano o situato
chissà dove. Farete ancora parte del vostro, di quello dei
parenti e degli amici dai quali avreste dovuto separarvi.
Il termine "separare" è anch'esso errato, poiché voi li
vedrete, poiché voi potrete continuare a vivere con essi. Ma
per essi, voi sarete invisibili, voi li avrete "lasciati";
lasciati nella sofferenza di non vedervi più (nel senso che
loro crederanno di avervi perduto per sempre ndr).
Se la morte vi avrà toccato in una via,
per la strada o in un ospedale, la vostra prima idea sarà di
ritornare al vostro domicilio. E sarà sufficiente pensarlo
per esservi.
Sul momento non comprenderete come l' avrete raggiunto.
E' un po' più tardi che constaterete la potenza dello
spirito. Se al posto di pensare al vostro domicilio,
penserete ad una persona amata o amica, la raggiungerete
subito. Parlo di tutti quelli che sono preparati alla
sopravvivenza. Voi riconoscerete il vostro ambiente
abituale, ma avrete avuto un cambio di dimensione. Avrete
raggiunto la nostra. Il mondo con le tre dimensioni spaziali
che voi conoscete sarà sempre là, ma sfumerà
progressivamente nel vostro "mentale", per fare spazio -
mentalmente, insisto - al mondo spirituale che si colloca
essenzialmente su una quarta dimensione che noi chiamiamo
pensiero o spirito. Voi coabiterete con le persone terrestri
di vostra scelta, potrete rendere visita a chi vorrete, ma
vivrete ormai su un altro piano vibratorio, su una frequenza
inaccessibile agli esseri terrestri, perlomeno allo stato di
veglia. Se sarete pronti a venire da noi, tutto avverrà
meravigliosamente.
Quelli che hanno fenomeni di sdoppiamento
durante i coma, gli svenimenti, le operazioni chirurgiche,
gli incidenti e li ricordano, non temono più la morte. Tutti
si sdoppiano in tali circostanze, ma pochi lo ricordano.
Tali persone hanno avuto un' apertura sul nostro mondo,
hanno preso coscienza del campo divino nel quale noi
viviamo. Sanno ciò che li attende, hanno compreso il senso
della vita terrestre, sono cambiati di comportamento, vedono
la loro vita sotto un' altra luce. Qualcosa d' altro è
intervenuto, qualcosa che gli permetterà d' esistere ancora.
Io so che quelli che li ascoltano non sono sistematicamente
convinti (dai loro racconti ndr), ma anche per queste ultime
persone il passaggio sarà facilitato. E' sufficiente infatti
che nella vostra vita attuale, abbiate inteso parlare della
sopravvivenza dell' anima, anche senza credervi, che vi
ritorni alla mente tutto a un tratto, nel momento di
passaggio, della persona che ve ne ha parlato, o del libro
che avete letto a tale proposito ...
Quando i vostri genitori o parenti anziani
muoiono e ci raggiungono, riprendono
l' aspetto che avevano quando voi eravate dei fanciulli.
Infatti dentro voi stessi, nella vostra memoria avete anche
senza averne la percezione, il ricordo dell' aspetto dei
vostri genitori da giovani e li riconoscerete senza
dubitarne. Di converso, la sostanza del corpo spirituale è
totalmente diversa dalla carne. Tutti gli organi fisici sono
scomparsi. Il corpo dello spirito non dipende più dalla
biologia o dalla chimica, ma solo dalle leggi della fisica.
Non possiede ne' muscoli ne' sistema nervoso. Le cellule
organiche appartengono al corpo di carne ... E' infatti più
preciso parlare di facoltà che di organi, parlando di corpo
spirituale ... E' il vostro cervello spirituale che vi
condurrà nell' Invisibile e che guiderà totalmente il vostro
corpo. Dipenderete da lui come, sulla terra, dipendeste dal
vostro cervello fisico. ...
L' attività' del pensiero nell' Aldilà e' stupefacente. Esso
regge tutto: comanda il corpo e vi permetterà di vivere
normalmente sul piano spirituale ...
Troverete sempre qualcuno che si prenderà
cura di voi, si tratta della vostra guida. Fa parte del suo
compito l' attendervi e l' aiutarvi nel difficile momento in
cui abbandonerete il vostro involucro terrestre.
L' ho sempre detto, la maggior parte di noi ha bisogno di
conforto in quel preciso istante. Troppe poche persone sanno
che la vita continua dopo la morte. Lo constato tutti i
giorni del vostro tempo. Parlo del "vostro" tempo, in quanto
non ha nulla a che vedere con il nostro ... Sarete quindi
accolti al vostro arrivo, sia dalla vostra guida che dai
vostri cari scomparsi ... La separazione è meno dolorosa per
noi che per voi, in quanto noi siamo in grado di vedervi e
sentirvi. Ma l' assenza di comunicazione è talvolta molto
difficile da sopportare, da una parte come dall' altra. Vi
sarà sempre qualcuno per confortarvi e capace di spiegarvi
perché siete ancora vivi, perché la vostra famiglia
terrestre non vi può vedere, e perché non potete più
reintegrare il vostro corpo fisico ...
Poi, molto rapidamente, farete il bilancio
della vostra vita. Che sarà una sorta di confessione sotto
il controllo della vostra guida, la quale conosce tutto di
voi. Come in un film tutte le azioni ritorneranno alla
memoria, le buone e le meno buone. Ma a differenza di quanto
asserivano le religioni dell'antico Egitto, non vi saranno
bilanci o giudizi neri e bianchi.
Molto presto, se il passaggio non e' stato
particolarmente doloroso, vi immergerete in una sorta di
sonno sempre necessario per meglio vivere la transizione tra
i due mondi. E' il riposo dell' anima. Non e' che un
periodo, differente tra individuo ed individuo. I bambini e
le persone anziane si risveglieranno molto velocemente,
avendo fretta di condividere la vita degli altri. E ciò
avverrà nei luoghi a voi conosciuti, non certamente sulle
nuvole o "nel cielo" ... Per l' anima ci sarà una profonda
impressione di benessere, di calore morale e d' amore.
Sarete molto sensibili alla potenza misteriosa del campo
divino che ci avvolge, che penetra l' anima rendendola più
serena, più adatta al soccorso, all' assistenza, ad amare.
Risentirete di questa profonda impressione di calma
interiore, di pace con voi stessi e con gli altri dispensata
dalle "onde" spirituali ... Non appena avrete appreso a
muovervi col pensiero, sarete inviati ad accogliere i
morenti della terra, con la priorità verso i vostri
familiari, ma anche verso degli sconosciuti. Nello stesso
modo in cui voi siete stati accolti al vostro arrivo nell'
Invisibile, così voi dovrete accogliere i nuovi venuti.
Sarete inviati sulle vie, nelle strade, negli ospedali o al
domicilio dei morenti. La solidarietà e l' aiuto reciproco
non sono delle parole vuote nel nostro mondo. Aiutare nel
passaggio, sarà il vostro primo dovere e voi saprete
adempiervi. Inoltre potrete proteggere la vostra famiglia
rimasta sulla terra. Vi eserciterete così con grande
contentezza al vostro futuro compito di guida ... Voi sarete
interamente degli esseri spirituali. Passerete nell'
Invisibile con la stessa personalità, le stesse qualità e
gli stessi difetti della vita terrestre che starete per
abbandonare. E' questo che spiega la presenza, nell' Aldilà
di disincarnati così diversi gli uni dagli altri. Voi
continuerete ad agire e a pensare, ma con un altro scopo,
quello di evolvervi ...
Non dovete più temere la morte. Essa non è
che una transizione tra i nostri due mondi. E' un passaggio
su un' altra dimensione, è il ritorno verso un' esistenza
che avevate dimenticato, e che è decisamente più gradevole,
esente da preoccupazioni e problemi di sorta. Essa comporta
una separazione inevitabile nelle famiglie, ma una
separazione provvisoria che per noi non esiste, in quanto
noi non vi lasciamo mai veramente. Imparate a vivere con i
vostri scomparsi invisibili. Voi non li vedete, ma
nonostante ciò essi sono vicini a voi, realmente viventi e
perfettamente coscienti. Diventano molto felici quando voi
avrete capito che essi continuano a vivere e ad amarvi.
Accettate per loro questa nuova esistenza. Sarà la vostra,
un giorno.
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LA STORIA DELLA
N. D. E.
esperienza vicino alla morte
di Mellen - Thomas Benedict
VIAGGIO ATTRAVERSO LA LUCE E RITORNO
Nel 1982 morii per un cancro in fase terminale; si trattava
di un tumore inoperabile. Mi fu detto che avrei potuto
vivere ancora dai sei agli otto mesi, ma ogni tipo di
chemioterapia a cui potevo essere sottoposto avrebbe fatto
di me poco più che un vegetale.
Negli anni '70 ero stato un contestatore, sempre più
demoralizzato a causa della continua minaccia d'una guerra
nucleare, dal disastro ecologico, etc.
Dato che non avevo alcun credo spirituale, cominciai a
pensare che la natura aveva commesso un errore, e che gli
uomini erano simili ad un cancro per il nostro pianeta. Non
vedevo alcuna soluzione per tutti i problemi che avevamo
creato a noi stessi ed alla Terra, vedevo gli esseri umani
come un tumore, e fu proprio questo mio modo di pensare che
mi uccise.
State attenti alla vostra visione del mondo: essa può
ritorcersi contro di voi, soprattutto se è una visione
negativa e la mia era davvero tale, sicchè mi condusse alla
morte.
Provai ogni genere di medicina, inclusa quella alternativa,
ma senza nessun successo finché venni alla conclusione che
questa era davvero un affare privato fra me e Dio. Prima di
allora non mi ero mai trovato veramente al cospetto di Dio,
né avevo avuto a che fare con Lui, nè ero incline ad alcun
genere di spiritualità, ma cominciai un viaggio di
approfondimento nella spiritualità e nelle tecniche di
guarigione alternative. Lessi qualsiasi cosa trovassi sulle
varie religioni e filosofie, e mi misi a studiare
intensamente, perché non volevo trovarmi impreparato
dell'Altra Parte. Trovai queste letture molto interessanti,
perchè mi portarono a sperare che ci fosse qualcosa
nell'Aldilà.
A quell'epoca ero un artista che lavorava per conto proprio
nel settore delle vetrate colorate, e perciò non avevo
alcuna assicurazione medica, sicchè i miei risparmi di una
vita sparirono in un attimo solo per gli esami. Mi trovai ad
aver bisogno di cure mediche senza alcuna assicurazione, nè
volevo che la mia famiglia subisse un tracollo finanziario,
e per questo decisi di vedermela da solo. Sebbene non avessi
dolori continui, c'erano dei momenti in cui subìvo repentine
perdita di coscienza che mi causarono l'impossibilità di
guidare. Alla fine mi fu assegnata l'assistenza a domicilio.
Avevo un'assistente personale che veniva a prendersi cura di
me, e fu una vera benedizione essere assistito da un angelo
che mi stette vicino durante tutta la parte terminale della
malattia. Andò avanti così per circa un anno e mezzo. Non
volevo prendere troppi antidolorifici, perché preferivo
restare cosciente il più possibile, ma alla fine il dolore
crebbe tanto che nella mia coscienza non c'era posto per
altro, anche se ogni crisi, per fortuna, durava solo qualche
giorno.
Ricordo di essermi svegliato, in casa, una mattina verso le
4 e mezzo, sapendo che la mia ora era vicina: quello era il
giorno in cui sarei morto! Così chiamai gli amici e dissi
loro addio. Svegliai la mia assistente privata e lo dissi
anche a lei. Ci eravamo messi d'accordo in precedenza che
lei avrebbe lasciato in pace il mio corpo morto, senza
chiamare nessuno, per circa sei ore, dato che avevo letto di
tutte quelle cose interessanti che accadono quando si muore.
Tornai a dormire e poi ricordo l'inizio di
una tipica N. D. E.
Di colpo divenni completamente cosciente e mi ritrovai in
piedi, mentre il mio corpo era sul letto circondato da una
profonda oscurità. Essere fuori dal corpo era un'esperienza
ancora più vivida di quella ordinaria, così vivida che
potevo vedere ogni camera della casa. Potevo vedere al di
sopra, tutt'intorno e al di sotto della mia casa. C'era una
Luce splendente. Mi girai verso la Luce, che era simile a
quella che molte altre persone hanno descritto nelle loro
esperienze: era magnifica, così tangibile che la si poteva
percepire. Era incantevole: si desidera andare verso di essa
come nelle braccia del padre o della madre ideali.
Quando cominciai a muovermi verso la Luce, sapevo
intuitivamente che se entravo in essa sarei morto, così,
mentre mi muovevo, dissi: "Per favore aspetta un minuto,
fermati qui ancora un secondo. Voglio riflettere su tutto
questo. Vorrei parlare con te prima di andar via".
Con mia sorpresa, l'intera esperienza si fermò a quel punto!
Si possono veramente controllare le proprie NDE: non è come
una corsa sulle montagne russe e così la mia richiesta venne
esaudita ed ebbi una conversazione con la Luce che si
trasformava in figure differenti, come Gesù, Buddha,
Krishna, forme di mandala, immagini e simboli archetipi.
Chiesi alla Luce: "Cosa sta accadendo qui? Per favore, Luce,
ascoltami, voglio davvero conoscere la verità su ciò che mi
accade".
Non sono in grado di ricordare le parole esatte, perché
comunicavo con una forma di telepatia e la Luce mi rispose.
Ricevetti l'informazione che le cose in cui crediamo danno
forma a ciò che percepiamo in presenza della Luce, con un
processo di azione-reazione (feedback). Se si è Buddhisti,
Cattolici o Fondamentalisti, si ottiene un feedback in
accordo con ciò in cui si crede. Mentre la Luce si rivelava
a me, divenni consapevole che ciò che stavo realmente
guardando era la matrice del nostro Sé Superiore. La sola
cosa che posso dire è che si trasformò in una matrice, un
mandala di anime umane, e che io vidi che quella cosa che
noi chiamiamo il nostro Sé Superiore in ciascuno di noi vi è
una matrice che é anche una strada verso la sorgente: ognuno
di noi proviene direttamente da quella sorgente. Tutti noi
abbiamo un SÉ SUPERIORE, una parte spirituale del nostro
essere, che mi si rivelò nella sua vera forma energetica.
L'unico modo in cui posso descriverlo è che l'essere del sé
superiore è più simile ad una connessione diretta con la
sorgente che ciascuno di noi ha e tutti noi siamo connessi
direttamente con la sorgente. Così la Luce mi stava
mostrando la matrice del sé superiore, ed io compresi
chiaramente che tutti i sé superiori sono inter-connessi
come un solo essere, tutti gli uomini sono connessi come un
solo essere, noi siamo veramente lo stesso essere,
differenti aspetti dello stesso essere. Non c'era alcun
legame con una particolare religione. Questo è ciò che
percepii come mio feedback, vedendo questo mandala fatto di
anime umane: era la cosa più bella che avessi mai visto.
Entrai al suo interno, e ne fui sopraffatto, era come
ricevere tutto l'amore che abbiamo sempre desiderato, ed era
quel genere di amore che cura, che guarisce, che rigenera.
Quando chiesi alla Luce di continuare la sua spiegazione,
compresi cos'è la matrice del sé superiore: c'è una sorta di
griglia intorno al nostro pianeta nella quale tutti i sé
superiori sono connessi: è come una grande società, un
sottile livello di energia adiacente, posto tutt'intorno al
nostro, si potrebbe dire il livello dello spirito. Poi
chiesi altre spiegazioni: volevo conoscere il vero
significato dell'universo, ed a quel punto ero pronto a
partire: "Sono pronto, portami via", dissi.
Allora la Luce si trasformò nella cosa più bella che io
abbia mai visto: un mandala composto da tutte le anime di
questo pianeta e mi resi conto che ero giunto a questo pur
partendo dalla mia visione negativa di ciò che era accaduto
sulla Terra. Così chiesi alla Luce di continuare a spiegarmi
anche questo, dato che avevo visto in quel magnifico mandala
come tutti noi siamo belli nella nostra essenza, nel nostro
nucleo. Noi siano le più belle creature; l'anima umana, la
matrice umana che tutti noi formiamo, è assolutamente
fantastica, elegante, esotica ... non trovo parole
sufficienti per dire quanto cambiò la mia opinione sul
genere umano in quel momento. Dissi: "Oh, Dio, non
apprezzavo quanto siamo belli". Ad ogni livello, alto o
basso, in qualsiasi forma voi siate, voi siete davvero la
più bella delle creazioni! Fui meravigliato di scoprire che
non c'era alcun male in nessuna anima. Dissi "Com'è
possibile?" La risposta fu che nessuna anima può essere
malvagia di per sè, sebbene le cose orribili che accadono
alle persone durante le loro vite terrene, possano indurle a
compiere azioni altrettanto malvagie, ma le loro anime non
sono cattive. Ciò che tutte le persone cercano, ciò che le
sostiene, è l'Amore, ciò che nuoce loro è la mancanza di
Amore - mi disse la Luce. Le rivelazioni che provenivano
dalla Luce diventavano sempre più profonde ed io chiesi:
"Ciò significa che l'umanità verrà salvata?" Allora, come
uno squillo di tromba tra una cascata di luci, la grande
Luce rispose: "Ricorda questo e non dimenticarlo mai: sei tu
che salvi, redimi e guarisci te stesso. Questo è ciò che
avete sempre fatto e che sempre farete. Siete stati creati
col potere di farlo fin dalla creazione del mondo".
In quel momento capii ancor di più: compresi che siamo già
stati salvati, e che se ci siamo salvati é perché siamo
stati creati per auto-correggerci, così come tutto il resto
dell'universo.
Ringraziai con tutto il cuore la Luce divina. La cosa
migliore che riuscii a dire furono queste semplici parole di
gratitudine totale : "Oh mio caro Dio, caro universo, caro
sé superiore, io amo la mia vita". Sembrò che la Luce mi
incorporasse ancor più nel profondo. Era come se mi
assorbisse completamente. La Luce dell'amore è per noi
indescrivibile. Entrai in un'altra dimensione, molto più
profonda della precedente, e divenni consapevole di altre,
di molte altre cose. Era una gigantesca corrente luminosa,
vasta ed intensa, che si riversava proprio nel cuore della
vita. Domandai di cosa si trattasse e la Luce rispose:
"Questo è il fiume della vita. Bevi pure a sazietà l'acqua
della sua corrente benefica ".
Così feci, bevvi un grande sorso, e poi un altro. Era come
bere la vita stessa! Ero in estasi.
Allora la Luce disse: "Tu hai un desiderio". La Luce sapeva
tutto di me, ogni cosa del mio passato, presente e futuro.
"Sì" sussurrai e chiesi di visitare l'universo al di là del
sistema solare. La Luce mi disse allora che avrei potuto
seguire la corrente, lo feci, e fui trasportato attraverso
la Luce fino alla fine del tunnel. Sentii ed udii una serie
di esplosioni molto smorzate. Che velocità! Improvvisamente
mi sembrò di essere lanciato via dal pianeta su questo
flusso di vita. Vidi la Terra che volava via, lontano. Il
sistema solare scivolò via in tutto il suo splendore e
sparì. Più veloce della Luce, volai attraverso il centro
della galassia, ottenendo sempre più maggiore conoscenza. Mi
fu detto che questa galassia, come tutte le altre
dell'universo, è piena di molte varietà di vita, anche
diverse. Vidi molti mondi: la buona notizia è che noi non
siamo soli nell'universo!
Mentre cavalcavo questa corrente cosciente attraverso il
centro della galassia, il flusso si espandeva in fantastiche
onde di energia simili a frattali. I grandi ammassi di
galassie, con tutta la loro antica saggezza si
allontanarono. Dapprima pensai che stavo andando da qualche
parte, come se continuassi il viaggio, ma poi mi accorsi che
la mia coscienza si espandeva come la corrente fino a
contenere in sé tutto l'universo! Tutta la creazione passava
attraverso di me, era un' incredibile meraviglia! Ero
davvero una creatura fantastica, un bimbo nel Paese delle
meraviglie! Sembrava che tutte le creazioni dell'universo mi
fossero mostrate e che poi svanissero in una scintilla di
Luce. Una seconda Luce comparve, proveniva da ogni parte, e
sembrava molto diversa, era una Luce composta da tutte le
frequenze dell'universo, o forse di più.
Sentii ed udii di nuovo altre esplosioni forti ma vellutate.
La mia coscienza ed il mio essere si stavano espandendo fino
a congiungersi con l' universo olografico, ed oltre. Mentre
passavo nella seconda Luce capii di aver appena trasceso la
verità. Queste sono le parole più adatte con cui riesco a
dirlo, ma cercherò di spiegarmi meglio. Quando passai nella
seconda Luce mi dilatai oltre la prima e mi ritrovai in una
quiete profonda, al di là di qualsiasi silenzio,
semplicemente ero capace di vedere e di percepire
l'eternità, oltre l'infinito.
Ero nel vuoto, prima di ogni creazione, prima del big bang.
Mi ero inoltrato al di là dell'inizio del tempo, al di là
della prima "parola", della prima vibrazione, nell'occhio
della creazione. Mi sentivo come se stessi toccando il viso
di Dio. Non era un sentimento religioso, ero semplicemente
una cosa sola con la vita e con la coscienza assoluta.
Quando dico che potevo vedere e percepire l'eternità voglio
dire che potevo sperimentare tutta la creazione che generava
se stessa, in un processo senza inizio e senza fine. È il
pensiero della mente che si espande, non è così? Gli
scienziati vedono il Big-Bang come un singolo evento che
creò l'universo, mentre io vidi che esso è solo uno di
infiniti Big-bang che creano simultaneamente infiniti
universi. Le sole immagini che possono dare un'idea di
questo processo, in termini umani, sono quelle create dai
super-computers usando certe equazioni che generano delle
geometrie frattali.
Gli antichi intuivano tutto questo, dicevano che Dio
periodicamente crea nuovi universi espirando, ed annulla
altri universi inspirando. Questi periodi che la scienza
moderna definisce big bang venivano chiamati "Yuga". Mi
trovavo nella pura, assoluta coscienza, e potevo vedere o
percepire tutti i big bang o le yuga mentre creavano ed
annullavano se stessi. In un istante entrai all'interno di
tutti quegli universi simultaneamente e vidi che ognuno e
ciascun piccolo elemento della creazione ha il potere di
creare. Cercare di spiegare tutto questo è molto difficile,
e non riesco a trovare le parole adatte, mi ci vollero anni
dopo il mio ritorno per poter trovare le parole adatte da
associare all'esperienza nel vuoto. Ora posso dirvi che il
vuoto è meno che il nulla, e nello stesso tempo è più di
tutto ciò che esiste, é lo zero assoluto, è il caos da cui
si originano tutte le possibilità, la coscienza assoluta
molto di più che la stessa intelligenza universale.
Dov'è il vuoto? Io lo so: è dentro e fuori ogni cosa. Ognuno
di noi, anche mentre vive, si trova sempre simultaneamente
dentro e fuori del vuoto. Non bisogna andare in nessun posto
e nemmeno morire per essere nel vuoto. Il vuoto è il nulla
cosmico che si trova tra tutte le manifestazioni fisiche, lo
spazio all'interno degli atomi, tra i loro componenti. La
scienza moderna ha iniziato a studiare questo spazio vuoto e
l'ha chiamato "punto zero". Ogni volta che si cerca di
misurarlo, i nostri strumenti vanno fuori scala, o – per
così dire – verso l'infinito, così che non esiste alcun
mezzo per misurare accuratamente l'infinito. Nel nostro
corpo e nell'universo, lo spazio vuoto è più grande di
qualsiasi altra cosa!
Quello che i mistici chiamano il vuoto non è il vuoto: è
così pieno di energia, un'energia diversa che ha creato ogni
cosa, compreso ciò che siamo e tutto ciò che esiste a
partire dal big bang è vibrazione, a partire dalla prima
"parola", che è la prima vibrazione. L'affermazione biblica
"Io sono" dovrebbe in realtà essere seguita da un punto
interrogativo: "Io sono? Cosa sono io?". Infatti la
creazione è Dio che esplora il sé divino attraverso
qualsiasi possibilità immaginabile, in una continua,
infinita esplorazione che coinvolge ognuno di noi.
Attraverso ogni singolo capello della vostra testa,
attraverso ogni singola foglia di ogni singolo albero,
attraverso ogni singolo atomo, Dio esplora il proprio sé, il
grande "Io sono". Io cominciai a vedere che tutto ciò che
esiste è il sé, letteralmente, il vostro sé, il mio sé, me
stesso. Ogni cosa è il grande sé. Questo è il motivo per cui
Dio conosce la caduta anche di una singola foglia. Questo è
possibile perché, in qualsiasi punto vi troviate, quello è
il centro dell'universo, perchè ovunque si trovi un atomo,
quello è il centro dell'universo: Dio é in quell'atomo, Dio
è nel vuoto.
Mentre esploravo il vuoto e le yuga del creato mi trovavo
totalmente al di fuori del tempo e dello spazio per come noi
li conosciamo. In questo stato di espansione della coscienza
scoprii che la creazione è qualcosa che riguarda la pura
coscienza assoluta, cioè Dio, che discende nell'esperienza
della vita come noi la conosciamo. Il vuoto in se stesso è
privo di esperienza, viene prima della vita, prima della
vibrazione iniziale. La natura divina va ben oltre la vita e
la morte, per questo nell'universo c'è da sperimentare molto
più della vita e della morte! Io mi trovavo nel vuoto ed ero
consapevole di ogni cosa creata. Era come se io stessi
guardando con gli occhi di Dio, ero diventato Dio ed
improvvisamente non ero più me stesso e di colpo compresi il
perché dell'esistenza di ogni atomo, e fui in grado di
vedere ogni cosa. Il punto interessante è che io andai nel
vuoto per scoprire che Dio non è là. Dio è qua. Così mi
apparve inutile questa costante ricerca di Dio da parte
dell'umanità … Dio ci ha dato ogni cosa, ogni cosa è qua,
questo è il luogo dove si trova. E ciò in cui siamo ora
coinvolti è l'esplorazione di Dio da parte di Dio per nostro
tramite. La gente è così occupata a cercare di diventare
Dio: dovrebbero invece comprendere che noi siamo già Dio e
che Dio sta diventando noi, questo è ciò che conta davvero e
quando lo compresi, ne ebbi abbastanza del vuoto, e
desiderai tornare alla creazione, a questa yuga. Mi sembrava
la cosa più naturale da farsi.
Così tornai indietro di colpo dal big bang attraverso la
seconda Luce, udendo di nuovo diversi colpi sonori
vellutati. Percorsi all'indietro la corrente della coscienza
attraverso tutta la creazione, e fu un viaggio
entusiasmante! I super-ammassi di galassie passavano
attraverso me, dandomi una comprensione ancora maggiore.
Passai attraverso il centro della galassia, dove si trova un
buco nero. I buchi neri sono i grandi processori e
rigeneratori dell'universo.Sapete cosa c'è dall'altra parte
di un buco nero? Ci siamo noi, la nostra galassia, che è
stata riciclata da un altro universo. Nella sua
configurazione di energia totale, la galassia sembrava una
fantastica città di Luce, tutta l'energia da questa parte
del big bang è Luce. Ogni particella subatomica, ogni atomo,
ogni stella o pianeta, e perfino la coscienza stessa è fatta
di Luce ed ha una frequenza vibratoria, perchè la Luce è
materia vivente.
Ogni cosa è fatta di Luce, anche i sassi, e pertanto ogni
cosa è viva perchè composta di Luce divina; ogni cosa è
molto intelligente. Mentre viaggiavo sempre più avanti nella
corrente della vita, vidi avvicinarsi una gigantesca Luce .
Seppi che si trattava della prima Luce, la Luce del sé
superiore che è la matrice del nostro sistema solare che mi
apparve nella Luce, accompagnato da una di quelle esplosioni
vellutate. Vidi che il sistema solare nel quale viviamo è
come il nostro corpo locale più grande. Io ne sono parte, la
Terra è questo grande essere creato, e noi siamo la parte di
essa che sa della sua esistenza. Ma noi ne siamo solo una
parte. Noi non siamo ogni cosa, ma solo quella parte della
Terra che è cosciente della sua esistenza.
Fui in grado di vedere tutta l'energia generata da questo
sistema solare, e si tratta di un incredibile spettacolo di
Luce! Potei udire la musica delle sfere. Il nostro sistema
solare, al pari di tutti i corpi celesti genera un'unica
matrice di luci, di suoni e di energie vibratorie. Le più
avanzate civiltà provenienti da altri sistemi solari possono
identificare la vita nell'universo, come noi la conosciamo,
dall'impronta vibratoria della matrice energetica: é un
gioco da ragazzi. I meravigliosi figli della Terra (gli
esseri umani) emettono in continuazione, proprio ora, una
quantità di suoni, come bambini che giocano nel cortile
dell'universo.
Percorsi la corrente direttamente fino al centro della Luce
e mi sentii abbracciato da Essa mentre mi prendeva di nuovo
nel suo respiro, seguita da un altro colpo di morbido suono.
Ero in questa grande Luce d'amore mentre la corrente della
vita fluiva attraverso il mio essere. Devo ripetere che si
tratta della più amorevole Luce, del tutto priva di
qualsiasi elemento giudicante. È il genitore ideale per
questo fanciullo meraviglioso. "E ora?" mi domandai. La Luce
mi spiegò che la morte non esiste: noi siamo esseri
immortali. Noi siamo già vivi dall'eternità! Compresi che
noi facciamo parte di un sistema vivente naturale che
rigenera se stesso in un processo senza fine.
Non mi fu mai detto che dovevo ritornare. Semplicemente,
sapevo che lo avrei fatto, perchè era una cosa naturale,
dopo quel che avevo visto. Non so dire quanto tempo rimasi
nella Luce, in termini umani, ma venne un momento nel quale
capii che tutte le mie domande avevano avuto una risposta e
che il mio ritorno era vicino.
Quando dico che a tutte le mie domande era stato risposto
nell'altra parte voglio dire proprio questo.
A tutte le mie domande è stata data una risposta! Ogni
essere umano ha una vita diversa ed un diverso numero di
questioni da esplorare. Alcune delle nostre domande hanno un
valore universale, ma ognuno di noi esplora questa cosa che
chiamiamo vita in modo unico e personale e questo vale anche
per ogni altra forma di vita, dalle montagne alle singole
foglie d'ogni albero. Questo è molto importante per tutti
noi nell'universo, perché tutto contribuisce al grande
quadro, la pienezza della vita, perchè siamo letteralmente
Dio che esplora il sé divino in un'infinita danza di vita e
la nostra unicità esalta la vita tutta.
Quando iniziai il mio ritorno al ciclo della vita non mi
passò nemmeno per la mente, né mi fu detto da nessuno, che
sarei ritornato nel medesimo corpo che avevo in precedenza.
Non aveva nessuna importanza, poichè avevo una completa
fiducia nella Luce e nel processo della vita. Mentre la
corrente si fondeva con la grande Luce, chiesi di non
dimenticare mai le rivelazioni ed i sentimenti di ciò che
avevo appreso dall'altra parte.
Ci fu un "Sì" che io sentii come un bacio alla mia anima.
Poi fu riportato indietro, attraverso la Luce, nel regno
delle vibrazioni. L'intero processo si svolse in senso
contrario, mentre io ricevevo altre informazioni ancora.
Tornai a casa, e mi furono dati insegnamenti sulla meccanica
della reincarnazione e fu risposto a tutte le piccole
domande che ancora avevo:
"Come funziona questo? Come funziona quello?" Sapevo che
stavo per reincarnarmi.
La Terra è un grande processore di energia, e la coscienza
individuale proviene da lei e si evolve in ciascuno di noi.
Per la prima volta pensai a me stesso come ad una creatura
umana, e fui felice di esserlo. Da ciò che ho visto, sarei
felice di essere anche soltanto un atomo in quest'universo,
sì, un atomo, perchè essere la parte umana di Dio … è la più
fantastica delle benedizioni! È una fortuna che va al di là
della nostra più sfrenata immaginazione di cosa sia una
fortuna. Per ciascuno di noi essere la parte umana di
quest'esperienza è fantastico e magnifico. Ognuno di noi,
non importa dove siamo, nei guai oppure no, è una
benedizione per il pianeta, proprio qui ed ora. Così io
passai attraverso il processo della reincarnazione
aspettandomi di nascere come un bambino da qualche parte del
mondo, ma mi fu data una lezione su come l'identità
individuale si evolve con la coscienza, e così mi reincarnai
di nuovo in questo corpo.
Fui così sorpreso quando riaprii gli occhi!
Non so perché, dato che capivo, ma fu comunque una grossa
sorpresa ritrovarmi in questo corpo, di nuovo nella mia
stanza con qualcuno che guardava verso di me piangendo a
calde lacrime. Era la mia assistente: si era rassegnata
un'ora e mezzo dopo avermi trovato morto, perchè era certa
che io fossi morto: tutti i segni tipici erano evidenti ed
il mio cadavere stava diventando rigido.
Non sappiamo da quanto tempo fossi morto, ma sappiamo che
era trascorsa un'ora e mezzo da quando lei mi aveva trovato
senza vita. Aveva esaudito, per quanto possibile, il mio
desiderio di lasciare per alcune ore, il mio corpo, in pace.
Avevamo uno stetoscopio amplificato e molti sistemi per
testare le funzioni vitali del corpo per vedere cosa
accadeva. Ella può testimoniare che io ero morto davvero. La
mia non fu una N. D. E. , dato che sperimentai realmente la
morte, per almeno un'ora e mezzo. L'assistente mi aveva
trovato morto e mi aveva auscultato con lo stetoscopio,
aveva preso la pressione sanguigna ed il battito cardiaco
per un'ora e mezzo. Poi io mi ero svegliato ed avevo visto
la Luce là fuori. Avevo provato ad alzarmi per raggiungerla,
ma ero caduto dal letto. Lei aveva udito il tonfo, era
accorsa e mi aveva trovato steso sul pavimento. Quando
ripresi i sensi, fui molto sorpreso e meravigliato per
quanto mi era successo.
Dapprima non avevo un ricordo tanto chiaro di
quell'esperienza come quello che ho adesso. Continuavo a
scivolare fuori da questo mondo e mi chiedevo: "Sono vivo?"
Questo mondo era più simile ad una sogno, se paragonato con
l'altra dimensione.
Dopo tre giorni mi sentivo di nuovo normale, più lucido,
eppure diverso da come mi ero sentito nelle mia vita di
prima. Tutti i ricordi del viaggio mi tornarono in mente più
tardi. Non riuscivo a vedere nulla di sbagliato in nessun
essere umano che avessi incontrato, mentre prima di allora
io avevo sempre giudicato gli altri pensando che un sacco di
gente fosse veramente nevrotica, tutti nevrotici, tranne me,
ma di tutto questo non restava più alcuna traccia.
Tre mesi più tardi un amico mi consigliò di fare qualche
test, così andai in ospedale per le radiografie e tutto il
resto. Mi sentivo veramente bene, così avevo paura di
ricevere cattive notizie. Ricordo che il medico, dopo aver
confrontato le lastre precedenti con quelle attuali, disse:
"Bene, adesso qui non c'è più niente". Io replicai:
"Davvero? Allora può essere un miracolo?" E lui: "No, queste
cose accadono, vengono chiamate remissione spontanea". Non
sembrava per nulla impressionato, ma per me era un miracolo
e anche se non lo erano gli altri, io ero davvero
impressionato.
Considerazioni maturate da Benedict
sulla sua esperienza.
Il mistero della vita ha ben poco a che
fare con l'intelligenza, visto che l'universo non è per
niente un processo intellettuale. L'intelletto è utile: è
brillante, ma allo stato attuale noi esaminiamo tutto con
l'intelletto, invece di usare anche il cuore che è la parte
più saggia di noi stessi. Il centro della Terra è un grande
trasformatore di energia, proprio come si vede nelle
immagini che rappresentano il campo magnetico. Questo è il
nostro ciclo, che spinge le anime a reincarnarsi di nuovo
attraverso di esso. Il segno che si sta raggiungendo il
livello umano è rappresentato dall'inizio dell'evoluzione
della coscienza.
Gli animali invece hanno un'anima di gruppo, e si
reincarnano in anime di gruppo. Un cervo, con ogni
probabilità, resterà per sempre un cervo, ma il solo fatto
di nascere come essere umano, genio o stupido che sia,
indica che si è intrapreso il percorso dell'evoluzione della
coscienza individuale.
Questa, in se stessa, fa parte di quelle coscienza di gruppo
che chiamiamo umanità.
Vidi che le razze umane sono come degli ammassi di
personalità. Nazioni come la Francia, la Germania e la Cina
hanno la loro identità personale. Anche le città hanno una
loro personalità, il loro gruppo di anime locale che attrae
certe persone. Le famiglie hanno anime di gruppo. L'entità
individuale si evolve come i rami di un frattale: l'anima di
gruppo esplora la nostra individualità. Le differenti
domande che ciascuno di noi si pone sono molto importanti.
Questo è il modo in cui la divinità esplora il sé di Dio,
attraverso di voi. Così ponete le vostre domande, fate le
vostre ricerche. Troverete il vostro sé e troverete Dio nel
vostro sé, dato che esiste solo il sé.
Inoltre, cominciai a vedere che tutti gli esseri umani sono
anime compagne. Noi siamo parti di un unico processo di
differenziazione frattale dell'anima in molte direzioni
creative, e tuttavia siamo sempre la stessa cosa.
Adesso io guardo ad ogni essere umano che mi capita di
incontrare, e vi vedo un'anima compagna, la mia anima
gemella, quella che ho sempre cercato. Al di là di questo,
la più grande anima gemella che voi possiate mai avere è la
vostra. Ciascuno di voi è insieme maschio e femmina. Noi
facciamo esperienza di questa condizione sia nell'utero che
negli stati di reincarnazione. Se state cercando l'autentica
anima gemella fuori di voi, potreste non trovarla mai: non è
là. Proprio come anche Dio non è là. Dio è qua. Non cercate
Dio in un altro luogo. Cercatelo qua. Cercate attraverso il
vostro sé. Date inizio al più grande amore della vostra vita
… col vostro sé. In questo modo arriverete ad amare tutto.
Feci una discesa in ciò che qualcuno chiamerebbe "inferno",
e fu sorprendente. Non vidi né Satana né il male.
La mia discesa nell'inferno fu una discesa nell'adattamento
di ogni persona alla propria miseria, all'ignoranza ed
all'oscurità della non conoscenza. Sembrava una specie di
miserabile eternità. Ma ciascuna dei milioni di anime che mi
circondavano aveva una piccola stella di Luce a
disposizione. Nessuna di loro sembrava farci caso, perché
erano tutte assorte nei loro dolori, traumi e miserie. Ma
dopo quello che sembrò durare un'eternità cominciai a
chiamare quella Luce, come un bambino che chiama uno dei
genitori chiedendo aiuto. Allora la Luce si dilatò e formò
un tunnel che venne fino a me, isolandomi da quel dolore e
da quella paura. Questo è ciò che è realmente l'inferno.
Così quello che noi facciamo è imparare a tenerci per mano,
ad andare avanti insieme. Le porte per uscire dall'inferno
ora sono aperte. Noi dobbiamo ricongiungerci, tenerci per
mano, ed andare via dall'inferno. La Luce venne da me e si
tramutò in un grandioso angelo dorato, ed io chiesi: "Tu sei
l'angelo della morte?" Mi rese manifesto che lui era la mia
anima superiore, la matrice del mio sé più elevato, una
parte antichissima del nostro essere.
Allora fui portato nella Luce.
Presto la nostra scienza riuscirà a
quantificare lo spirito. Non sarà una cosa meravigliosa? Noi
riusciremo a mettere a punto strumenti sensibili all'energia
sottile o all'energia dello spirito. I fisici usano già
apparecchiature per far collidere le particelle subatomiche
e vedere di cosa sono fatte. Sono pervenuti a conoscere i
quark ed i charm, e cose del genere. Bene, un giorno
arriveranno a scoprire quella piccola cosa che tiene insieme
tutto quanto, ed allora decideranno di chiamarla … Dio. Con
i ciclotroni e gli acceleratori di particelle essi non solo
vedono quello che c'è, ma riescono anche a creare delle
particelle. Per fortuna la maggior parte di esse ha una vita
di pochi millisecondi o nanosecondi. Noi stiamo appena
cominciando a comprendere che riusciamo anche a creare, via
via che andiamo avanti.
Come ho già detto, pervenni ad un livello di realtà nel
quale c'è un punto in cui si trascende tutta la conoscenza e
si comincia a creare il frattale successivo, il nuovo
livello. Noi abbiamo questo potere di creare quello che
esploriamo, e questo corrisponde all'espansione di Dio
attraverso di noi.
Dopo il mio ritorno ho sperimentato la Luce
spontaneamente, ed ho imparato come raggiungere quel livello
quasi ogni volta mediante la meditazione.
Ognuno di voi può fare la stessa cosa. Non è necessario
morire per poterlo fare. Tutto è già disponibile nei vostri
strumenti. Voi siete già attrezzati per farlo. Il corpo è il
più straordinario strumento di Luce che esiste in questa
dimensione. Il corpo è un incredibile universo di Luce. Lo
spirito non ci sta spingendo a distruggere il corpo. Non è
questo che sta accadendo. Smettetela di provare a diventare
Dio: è Dio che sta diventando voi. Qui.
La mente è come un fanciullo che corre per l'universo,
avendo bisogno di farlo e pensando di creare il mondo. Ma io
chiedo alla mente: "Cosa ha a che fare con questo tua
madre?" Questo è il seguente livello di coscienza
spirituale. Oh! Mia madre! Improvvisamente bisogna
rinunciare all'ego, perché noi non siamo l'unica anima
dell'universo.
Una delle mie domande alla Luce fu: "Cos'è
il paradiso?" Mi venne fatto fare un giro di tutti i
paradisi che sono mai stati creati: il nirvana, i beati
territori di caccia, e vari altri. Passai attraverso di
essi: sono creazioni di forme di pensiero che noi abbiamo
ideato. In realtà noi non andiamo in paradiso: noi siamo
rigenerati, ma qualsiasi cosa abbiamo creato, noi vi
lasciamo una parte di noi stessi. È reale, ma è solo una
parte della nostra anima.
Vidi anche il paradiso cristiano. Ci aspettiamo che sia un
bel posto, nel quale ci si trova di fronte ad un trono, in
eterna adorazione. Io l'ho provato: è noioso! Questo è tutto
quel che andremo a fare? Ma è roba da bambini. Non intendo
offendere nessuno. Alcuni paradisi sono molto interessanti,
mentre altri sono noiosi. Mi sembra che quelli degli antichi
siano più interessanti, come i beati territori di caccia
degli indiani d'America. Quelli degli Egizi erano
fantastici. Ce ne sono tantissimi. In ognuno si trova un
frattale costituito dalla vostra particolare
interpretazione, a meno che non facciate parte del gruppo di
anime che crede solo nel Dio di una particolare religione.
Allora siete molto simili l'uno all'altro, tutti insieme
nello stesso stadio. Ma anche in un caso simile, ognuno è
leggermente diverso dall'altro. Quella è la parte di voi
stessi che voi vi lasciate. La morte riguarda questa vita,
non il paradiso. Domandai a Dio:"Qual è la migliore
religione del pianeta? Chi è più vicino alla verità?" E la
divinità rispose, con grande amore: "Non m' interessa".
In questa risposta c'era una grazia incredibile. Significava
che siamo noi gli esseri di cui prenderci cura.
L'infinita divinità del cosmo ci dice: "Non ha nessuna
importanza a quale religione apparteniate". Esse vanno e
vengono, esse cambiano. Il buddismo non è stato qui per
sempre, e nemmeno il cattolicesimo, e tutte le religioni
diverranno più illuminate. Adesso sta per arrivare più Luce
in tutti i sistemi. Sta per giungere una riforma spirituale
che sarà altrettanto drammatica quanto la riforma
protestante. Molta gente si batterà per la propria
religione, le religioni si combatteranno tra loro, ciascuna
credendo di essere nel giusto.
Ognuno pensa di possedere Dio, le religioni e le filosofie,
ma soprattutto le religioni, dato che formano grandi
organizzazioni intorno al loro nucleo filosofico. Quando la
divinità disse: "Non mi interessa" io compresi
immediatamente che siamo noi a curarcene. È importante,
perché noi siamo gli esseri di cui avere cura. Interessa
noi, e questo è il motivo per cui è importante. Quello che
si ottiene è una corrispondenza tra energia e spiritualità.
Alla divinità infinita non interessa se noi siamo
protestanti, buddisti o altro. Non sono altro che
accidentali sfaccettature del tutto. Vorrei che tutte le
religioni capissero questo fatto e si tollerassero
reciprocamente. Non è la fine della religione, dato che si
parla sempre dello stesso Dio. vivi e lascia vivere. Ognuno
ha una differente visione. E tutto questo aggiunge qualcosa
al grande quadro: tutto è importante.
Quando andai nell'altra parte avevo molte
paure sui rifiuti tossici, i missili nucleari, l'esplosione
demografica, la distruzione delle foreste equatoriali.
Tornai indietro pieno di amore per ogni singolo problema.
Amo i rifiuti tossici. Amo il fungo atomico: esso è il più
sacro mandala che abbiamo manifestato fino ad oggi, come un
archetipo. Esso, più di ogni religione o filosofia sulla
Terra, ci ha portato insieme di colpo ad un nuovo livello di
consapevolezza. Sapendo che magari possiamo far esplodere il
pianeta 50 o 500 volte, noi riusciremo forse a comprendere
che siamo qui tutti insieme. Per un certo periodo hanno
continuato ad accumulare sempre più bombe sulla nostra
testa, poi abbiamo cominciato a dire: "Non abbiamo più
bisogno di questa roba".
Adesso noi viviamo in un mondo più sicuro di quanto non sia
mai stato, e che diventerà ancora più sicuro. Così io sono
tornato indietro per amare anche i rifiuti tossici, perché
ci permettono di sentirci più uniti. Si tratta di cose molto
grandi. Come ebbe a dire Peter Russell, questi problemi sono
ora "a misura d'anima". Ma noi abbiamo risposte "a misura
d'anima?" Sì!
Il disboscamento della foresta pluviale comincerà a
rallentare, e tra 50 anni ci saranno più alberi sul nostro
pianeta di quanti ve ne siano mai stati. Se lavorate per
l'ecologia, datevi da fare: voi siete quella parte del
sistema che sta diventando consapevole. Datevi da fare con
tutte le vostre energie, ma senza essere depressi. È una
parte di qualcosa di più grande.
La Terra è in un processo di autoregolazione. Non tornerà
più ad essere quel luogo selvaggio che era una volta.
Ci saranno ancora grandi spazi liberi, riserve in cui la
natura può espandersi. In futuro giardini e riserve saranno
luoghi privilegiati. L'incremento della popolazione sta
raggiungendo il livello adatto per provocare un cambio di
coscienza, e mediante questo cambiamento muteranno la
politica, il denaro e l'energia.
Cosa accade quando sogniamo? Noi siamo esseri
multidimensionali. Possiamo accorgercene attraverso i sogni
lucidi. In effetti, quest'universo è il sogno di Dio. Una
delle cose che ho visto è che noi umani siamo una particella
di un pianeta che è una particella di una galassia che è una
particella di qualcos'altro. Là fuori ci sono sistemi
giganteschi, ed il nostro è una specie di sistema medio. Ma
gli esseri umani rappresentano già una leggenda nel cosmo
della coscienza. La piccola creatura umana del pianeta Gaia
è un essere leggendario. Una delle cose per cui siamo
diventati leggendari è il sognare. Noi siamo sognatori
leggendari. Infatti, il cosmo intero ha cercato il
significato della vita, il significato di ogni cosa. Ed è
stato questo piccolo sognatore a venirsene fuori con le
migliori risposte. Noi abbiamo sognato di tutto. Per questo
i sogni sono importanti.
Dopo esser morto ed esser tornato indietro, io rispetto
davvero la vita e la morte. Nei nostri esperimenti sul DNA
noi abbiamo aperto la porta su un grande segreto. Presto noi
riusciremo a vivere in questo corpo tanto a lungo quanto
vogliamo. Dopo aver vissuto 150 anni o giù di lì, ci sarà un
intuitivo sentimento dell'anima che ci farà desiderare di
cambiare canale. Vivere per sempre in un corpo non è
altrettanto creativo quanto il reincarnarsi, il trasferire
nuova energia in questo fantastico vortice di energia nel
quale ci troviamo. Noi siamo davvero in grado di vedere la
saggezza della vita e della morte, e di gioirne.
Come stanno adesso le cose, noi abbiamo già vissuto per
sempre. Il corpo nel quale voi siete è stato vivo da sempre.
Deriva da un infinita corrente di vita, che si origina dal
big bang ed ancora prima.
Questo corpo darà vita ad una prossima vita, in forma
energetica sia densa che sottile. Questo corpo ha già
vissuto per l'eternità.
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RAPPORTO DALLA
DIMENSIONE X
La vita, la morte, l'aldilà
Morte e Sopravvivenza :
1) Inesistenza della
morte 2) Una discussione sulle prove dell'esistenza dello
spirito 3) Reazioni post-mortem dell' anima.
La nostra impostazione (di spiriti) del
problema " vita-morte" è
una impostazione che esclude la morte.
Cioè, in realtà, per noi la morte veramente
non esiste. E non esiste inquantochè, nello stesso corpo
umano, ciò che veramente vive è sempre l'anima. Il corpo
soggiace a certe leggi biologiche e la vera vita è della
mente, dell'intelligenza. L'uomo è tale in virtù di questi
attributi. Il corpo non potrebbe avere null'altro che una
certa meccanicità, una certa funzionalità ma, in voi, quello
che veramente vi contraddistingue è la presenza dello
spirito. Certo, non è che lo spirito vi contraddistingua
nella banalità dei vari momenti della giornata. Esso non è
certo nelle mille operazioni che un uomo svolge durante la
giornata ...
Lo spirito e' nelle vostre maggiori attività di pensiero,
nell'assunzione di certe esperienze, di certe particolari
attività che riguardano tutto l'essere.
Quando operate una scelta tra il bene e il
male, quando scegliete la direzione della vostra esistenza
in un settore o l'altro del bene, dell'etica, della morale.
allora vi è lo spirito! ... Sotto questo profilo, dunque,
quando muore il corpo non muore niente! E' un'immagine, è
una figura che muore. Si dissolve, si trasforma.
Anche sotto il profilo strettamente biologico la morte non
esiste, non è che un fenomeno di " reversibilità". La
materia ritorna alla materia, alla grande Natura, e il corpo
si disintegra e ritorna ad essere quello che era prima di
nascere. Non era altro che una serie di realtà, di
consistenze bio-elettriche le quali raggrumate, per così
dire, consolidate entro una cellula hanno dato vita al corpo
e non avviene altro, alla morte, che l'operazione inversa.
Tutto si rescinde. la cellula torna in libertà e la materia,
che è passata attraverso una sua particolare trasformazione,
che era diventata un "corpo", torna energia come lo era
prima, un'energia che torna all'energia.
Da questo punto di vista la notazione o
l'ammonimento biblico. "Sei polvere e alla polvere
tornerai!" è fondamentalmente esatto, nel senso, appunto, di
quella che è la realtà della materia.
Ma quando ciò avviene, contemporaneamente si ha un altro
fenomeno. La vostra personalità, la parte vera autentica di
voi stessi, può seguire lo stesso fenomeno della morte?
A questo punto si prospettano le due tesi antitetiche:
quella spiritualista e quella materialista. Secondo la tesi
materialista, la cosiddetta anima - questa essenza - si
distruggerebbe col corpo.
Ma, in realtà, questa essenza che viene
riconosciuta anche dal materialismo, era veramente legata in
maniera indissolubile al corpo? Veramente il corpo esprimeva
lo spirito, o lo spirito era un secondo elemento posto
accanto al corpo?
La tesi materialista non tien conto del fatto
dell'interdipendenza fra corpo o soma e realtà intelligente
dell'uomo, e non tien conto del fatto che la personalità
spirituale si svolge durante la vita dell'uomo in maniera
opposta a quella del corpo, tanto è vero che sorgono
conflitti continui fra istinti corporali, istinti biologici,
e istinti, per così dire " mentali". In altri termini, fra
mente e corpo vi è, durante la vita, una lotta continua. E'
una lotta continua che non dipende soltanto dall'adeguarsi
all'etica o alle leggi sociali, quanto, effettivamente, da
una consistenza personale e da un valore personale, che è
diverso dal valore dell'istinto della materia. Insomma, se
voi doveste seguire esclusivamente l'istinto della materia
dovreste svolgervi al livello delle bestie, e dovreste poter
sopravvivere e conservarvi solo in conseguenza di una lotta
biologica.
La lotta biologica non esiste fra gli
uomini. Esiste una lotta mentale, una lotta per
l'affermazione di principi, una lotta di natura sociale o di
natura economica; non esiste una lotta biologica, salvo che
in casi delinquenziali, ben delimitati. E l'uomo si accorge
di questa lotta continua, che e', da una parte, la lotta o
l'istinto della materia che si muove entro e fuori certi
orizzonti, certe direzioni, e dall'altra quella che e'
invece della personalità profonda vera dell'individuo, che
si svolge lungo certi binari di un'etica non più di natura
sociale, ma di natura sostanziale, tutta "dentro". Voi, per
questa etica personale, per questo istinto, per questo
inconscio spirituale, sacrificate spesso il vostro corpo, e
lo sacrificate quando lo soffocate, quando controllate i
vostri istinti, quando vorreste far certe cose e non le fate
perché la vostra natura spirituale si rifiuta, si ribella,
perché se voi faceste certe cose, non ne avreste pace e il
rimorso vi distruggerebbe continuamente.
E perché tutto questo?
Perché secondo la tesi del materialismo tutto questo non
dovrebbe esserci, se lo spirito risultasse essere
semplicemente una estrinsecazione biologica, cioè un
prodotto della natura. E un prodotto della natura non può
essere contrario alla natura, ma funzionale ad essa, interno
allo schema della natura stessa. Questa lotta fra
l'inconscio spirituale e l'istinto biologico dimostra invece
che l'origine dell'inconscio spirituale non può derivare
dalla natura, perché non può creare principi opposti a sé e
cioè che le sono antitetici. Entro uno schema ed entro certe
leggi l'effetto " spirituale", in quanto materialisticamente
risultante dagli elementi biologici, non potrebbe
contrastare con la natura stessa.
Ora questa riflessione, che e' del tutto
obiettiva e che si presta ben poco ad una opposizione, e'
una delle principali armi in difesa della seconda versione
che si dà del fenomeno della morte e cioè di questo elemento
indipendente che segue leggi sue proprie. In base a queste
leggi sue proprie, che noi definiamo leggi dello spirito,
esso svolge dopo la morte un suo ruolo. Infatti, questo
spirito, questa presenza inconscia fortissima nell'uomo, se
non è di natura materiale come appare da questo brevissimo
esame della tesi del materialismo, evidentemente non segue
le leggi della natura.
E se non le ha seguite durante la vita,
perché dovrebbe seguirle al momento della morte?
Non le ha seguite durante la vita quando e' stato in
continua lotta con i principi biologici, quando ha lottato
costantemente con la natura, cioè col proprio corpo
materiale, quando ha soffocato certi istinti materiali per
una sua pace interiore, per un suo bisogno di integrità,
perché dovrebbe soggiacere proprio in ultimo ad una legge
che non gli appartiene, cioè a dire alla legge della natura?
Che è vita o morte o, per meglio dire,
trasformazione o evoluzione. Quindi seguirà sue leggi.
E quali possono essere le altre leggi se
non sono quelle materiali? Quelle spirituali, non c'e'
alcuna altra risposta! L'opposto della legge materiale e' la
legge spirituale. E possiamo chiamarla legge mentale, o
psichica, e possiamo darle tutti i nomi che vogliamo, non ha
importanza, la sostanza del discorso rimane sempre la
stessa: e' una serie di leggi che e' oltre la morte, che non
e' toccata dalla morte o dalla trasformazione della materia
e quindi se essa non soggiace a una legge finita, essa e' in
un'orbita in cui le leggi non sono più finite. Tralasciamo
il fatto se il "non essere finito" comporti necessariamente
l'infinito; quello che ci interessa e' che alla morte del
corpo quest'anima non muore.
Ora, evidentemente, al momento della morte
accadono molti e complessi fenomeni. Chi muore in realtà non
soffre. La sofferenza, come ben sapete in quanto noi lo
abbiamo già detto, e' semmai del corpo. Un corpo può
soffrire perché una certa morte può essere dolorosa in senso
biologico, certamente. Ma la morte, come dolore, non tocca
lo spirito in sé, cioè non e' il fenomeno della morte a dare
dolore. e' quello della malattia a dare dolore. La
distinzione e' importante, soprattutto tenendo conto di
tanta gente, a comprova di ciò, che muore tranquillamente o
muore, come voi dite, senza accorgersene, passando dal sonno
alla morte.
Si, certo, morire cosi e' comodo, e' bello, e' simpatico.
E' simpatico inquantochè non si ha quello choc violento del
dolore materiale, ma in ogni modo, questo comprova che la
morte, senza un fatto fisico doloroso, in sé non ha alcun
dolore. E non potrebbe averlo, un dolore, inquantochè la
morte, da un punto di vista strettamente spirituale, è
l'allontanamento dello spirito dal corpo, dell'anima dal
corpo. E noi facciamo una distinzione fra anima e spirito.
Ordunque l'anima, in cui e' compreso lo spirito, soggiace a
certi fenomeni, direi quasi a delle necessità tecniche. Nel
momento in cui il corpo muore, l'anima e' lucidamente
consapevole di quello che avviene.
L'anima vede il suo corpo che e' morto, se
ne rende conto, sente l'ambiente che le e' intorno, le
sofferenze dei cari. Avverte dolore di queste sofferenze e
questo fenomeno di attenzione, di veglia, dura uno o due
giorni, qualche volta un po' di più, qualche volta un po'
meno.
Poi cosa accade? L'anima cade in una specie
di sonno letargico, diciamo noi, cioè perde coscienza di sé,
e si risveglia dopo un periodo variabilissimo che dipende da
molte circostanze che sarebbe qui troppo lungo elencare.
Questo tempo di sonno e' proporzionato alla sua evoluzione
spirituale. E perché c'e' questo sonno? Questo sonno e'
necessario per diverse ragioni. Fra le principali vi e' che
l'anima ha bisogno di questo sonno per liberarsi da una
sorta di richiamo terreno, un richiamo che e' forte non
appena si muore. Essa ha bisogno di non essere turbata dal
dolore dei cari che sono rimasti in Terra, quindi, durante
questo sonno, si svolge un fenomeno singolarissimo.
Il trapassato "sogna" tutta la sua vita
cioe', in altri termini, si ripresenta in lui un po' tutta
la sequenza della sua esistenza e nella sua semincoscienza
tutta particolare, lo spirito - quando si risveglierà -
riavrà presenti davanti a sè le fondamentali azioni compiute
e potrà quindi, risvegliandosi, fare un bilancio esatto del
bene e del male, dell'utilità o inutilità della propria
vita, vagliare insomma le singole attività, i singoli
affetti, collegandoli col quadro generale della sua
evoluzione. Ora, questo sonno che tende appunto a isolarlo,
a lasciarlo solo, e' un sonno impenetrabile. Cioè a dire,
nel momento in cui effettivamente l'anima cade in questa
sonnolenza, in questo letargo, e' in una posizione di
privilegio. Non può comunicare con alcuno, né alcuno può
comunicare con essa, e' praticamente come un letargo
animale, proprio necessario. L'anima ha quindi questa
possibilità di riepilogo, di sintesi, di vaglio della sua
vita e, alla fine, potrà fare appunto questo bilancio.
E perché questo? Perché contrariamente a
quanto si crede in Terra, il giudizio sullo spirito non lo
fa Dio, non e' Dio il giudice! Giudice dell'anima e' l'anima
stessa. Cioè, ognuno di voi, quando ritornerà spirito,
vaglierà da solo la propria esistenza, e non c'e' tema che
possa sbagliare, ecco la necessità del letargo che e'
automatico. Non dipende dallo spirito, non e' lo spirito che
può richiamare quello che gli fa comodo, e quello che non
gli fa comodo lo mette da parte. E' un fenomeno spontaneo al
quale l'anima non può sottrarsi. E l'anima e' in condizioni
di giudicarsi con assoluta equità e severità, e può vagliare
effettivamente quello che di giusto o di non giusto ha
fatto, ciò che di utile ha fatto soprattutto rispetto al
programma che scelse quando venne in terra, perché l'anima
decide da sola l'esperienza da fare in terra.
Ora la fedeltà a questo programma, il
vaglio dell'utilità o meno di certe situazioni che affrontò
in terra, sono al suo diretto esame, e alla fine lo spirito
si accorgerà da solo degli errori compiuti e accorgendosene
ne soffrirà e naturalmente vorrà , cercare di sanarli, "
espiare", per cosi dire, certe infrazioni e questo sarà il
suo purgatorio. Il letargo dura un periodo che, all'incirca,
secondo il vostro tempo, e' di tre o quattro mesi. Dopo, lo
spirito si risveglia ed e' completamente libero, cioè è
completamente sveglio, per intenderci, e quindi può vagliare
esattamente le sue responsabilità, le azioni che egli mosse
nel corpo per suo volere. Di questo e' responsabile, e delle
azioni del corpo alle quali egli non poté fare opposizione,
non e' responsabile. Le responsabilità dello spirito sono
viste in una maniera completamente diversa da quella che voi
potete immaginare. Cioè, vi sono azioni del corpo (la
maggior parte) che non sono volute dallo spirito, e sulle
quali lo spirito non ha potuto svolgere nessuna censura,
alcuna azione, per cui, ad un certo punto, vi sono
effettivamente manifestazioni che sfuggono al controllo
dello spirito, oppure casi in cui veramente la mente
materiale prende il sopravvento, e quando lo spirito non può
veramente fare nulla egli non e' responsabile. Egli svolge
un giudizio sulle azioni che veramente hanno potuto dare
certe esperienze, certi significati. Di queste egli
risponde. Egli non risponde, naturalmente, delle banalità
della sua vita, della sua giornata terrena. Risponde
soltanto delle azioni veramente impegnate, veramente
importanti e, ciò soprattutto, perché lo spirito scelse per
grosse linee un suo programma, come quello ad esempio di
capire il significato della solidarietà umana, il
significato della carità, l'importanza del dolore
(scegliendosi una vita di sofferenza).
Ora, in fin dei conti allo spirito
interessano esperienze valide sul piano spirituale, e non
gli interessano tutte le beghe sociali e umane. Lo spirito
svolge un suo particolare ruolo. Egli dalle esperienze umane
trae soltanto quegli elementi che sono utilizzabili sul
piano spirituale. Non e' l'esperienza in sè che ha
importanza per lo spirito. Per esempio, se il corpo lavora
in terra questa esperienza non serve allo spirito e perché ?
Perché egli, nell'altro mondo, di questa esperienza di
lavoro materiale non sa che farsene, inquantochè non gli
serve. Egli, però, dal tipo di lavoro può trarre esperienza;
egli può capire l'importanza dell'attività, dell'evoluzione,
della forza, della volontà nel lavoro. Egli, insomma, può
trarre dall'esperienza di fare il falegname ad esempio
un'esperienza di tipo diverso e capire l'importanza
dell'attività, del moto, della necessità del lavoro in senso
astratto, in senso funzionale allo spirito. E questo valore
del lavoro gli serve anche dopo, perché egli e' in
evoluzione.
Lo spirito non e' fermo. Lo spirito che
intuisce veramente, che capisce l'importanza dell'attività,
l'importanza dell'applicazione, l'importanza della
meditazione e l'importanza di capire il prossimo, per
esempio, va avanti. Il prossimo esiste anche nel nostro
mondo, vi sono altri esseri viventi intorno a noi. Ma per
capire l'importanza della fraternità, bisogna acquisirne
l'esperienza, e dove la si può acquisire bene? In Terra!
Perché in Terra il concetto di fraternità e' fortemente
ostacolato e lo spirito che riesce ad afferrare, a capire
l'importanza della fraternità in Terra, la utilizzerà anche
dopo. E cosi via di seguito. Insomma lo spirito trae
attraverso il corpo i significati, le esperienze vere che
non sono quelle apparenti del mondo, ma quelle che stanno "
dentro" le varie attività. Quando riesce a cogliere la
maggior parte di queste esperienze la sua evoluzione
nell'ambito della Terra e' finita, non ha più ragione di
vivere in essa. Cosi, se uno spirito, per esempio, vuole
scendere in Terra per capire l'importanza della carità e se
riesce ad afferrarla, ad impadronirsi spiritualmente di
questo concetto ed a svolgere praticamente questa virtù, nel
momento in cui l'ha messa in pratica e l'ha veramente
digerita, in Terra non ci resta più. Può darsi che egli
raggiunga questa verità a trent'anni e a trent'anni il corpo
muore. Perché rimanere ancora in Terra per lo spirito
sarebbe inutile.
Ora tutto questo apparentemente voi non lo
vedete e non lo potete vedere perché tutto questo fenomeno "
occulto" della vostra vita si maschera nei rivoli delle
attività banali della società, del mondo. Ma in questi
rivoli apparentemente banali si celano queste potenti
necessità dei vostri spiriti che vengono in Terra per delle
ragioni ben precise. Insomma non e' possibile che voi
concepiate un Dio, il quale crei lo spirito, e lo crei per
il semplice gusto di farlo venire in Terra a perder tempo,
semplicemente per incarnarsi in quel ricco e passare la sua
vita tra i bagordi, ecc. ecc... Quando sarà morto il corpo,
lo spirito si troverà davanti a quel suo giudizio e capirà
tutta l'importanza della sua vita magari inutile, di una
vita che poteva essere sfruttata in un altro modo, di
esperienze che si potevano conquistare in un altro modo, e
via di seguito.
Fonte: Rapporto dalla
Dimensione X La vita, la morte, l'aldilà
Giorgio Di Simone - Entità A
Edizioni Mediterranee
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