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 VISUALIZZAZIONE MENTALE E TECNICHE IMMAGINATIVE

 

Pensiero ed immagine mentale

Come possiamo diventare consapevoli dei pensieri concepiti dalla mente? La nostra mente li formula tramite un'immagine mentale.

Parole, idee, valori, atteggiamenti e opinioni diventano consapevoli per il cervello e la mente attraverso la produzione di immagini mentali. Esse rivelano lo stile di vita che abbiamo scelto: dall'aspetto fisico al livello di salute, dallo stato finanziario alla qualità dei rapporti affettivi. Pensare alla nostra abitazione ci fa immediatamente "vedere" la casa davanti ai nostri occhi. Pensare ad un albero significa immaginare un albero. Ogni volta che stiamo pensando a qualcosa, stiamo immaginando. Le immagini mentali sono di diverso tipo. La capacità di formare immagini differisce da un individuo all'altro. Ci sono persone che "pensano" attraverso immagini visive, e sono la maggioranza, altri utilizzano immagini uditive, altri ancora sono maggiormente in relazione con l'odorato, il tatto o il gusto. Alcuni di noi riescono ad evocare immagini perfettamente distinte, chiare quanto l'evento reale, altri utilizzano sensazioni. Ci sono persone infatti che hanno più facilità ad avere sensazioni e percezioni corporee (definite immagini cinestesiche, cioè che fanno "sentire" di essere nell'immagine, piuttosto che "vederla").

L’importanza dell’immaginario e quindi dell’immagine mentale non è solo sostenuta da rilievi clinici ma attualmente è documentata da riscontri strumentali ottenuti grazie alle più moderne tecniche di imaging. Tra queste, la PET ha consentito di osservare che le aree cerebrali che si attivano quando facciamo un movimento reagiscono nello stesso modo anche quando ci limitiamo ad immaginare quell’azione.

 

Che cosa si intende per visualizzazione?

La visualizzazione è una raffigurazione mentale consapevole di qualcosa che non è realmente presente. Per esempio, attraverso la visualizzazione possiamo facilmente richiamare alla mente una stanza della nostra casa, oppure ripensare all'ultimo viaggio.

 

L’immaginazione è una caratteristica comune a tutti, ed è quindi una risorsa  che la persona possiede e che può essere efficacemente impiegata nel cambiamento terapeutico.

Le strutture cerebrali non differenziano una vivida esperienza immaginaria dal reale: per la mente vivere un’esperienza nella realtà o immaginarla (in modo dinamico ed emotivo con l’aiuto del linguaggio figurato) fa poca o nessuna differenza. Attraverso l’utilizzo di immagini si possono quindi ottenere delle modificazioni psicofisiologiche nell’organismo.

Naturalmente un evento reale differisce notevolmente da un evento semplicemente immaginato. Ma se visualizziamo noi stessi mentre ci comportiamo in un certo modo, si avrà una sovrapposizione con il nostro comportamento effettivo nella situazione reale. Quando le persone si immaginano nell'ottenere le cose a cui aspirano, e quando visualizzano queste immagini continuamente, una settimana dopo l'altra, un mese dopo l'altro, la probabilità che raggiungano gli obiettivi desiderati diventano sempre maggiori.

 

Sostituzione di immagini

Un metodo efficace per migliorarsi consiste quindi nel cambiare le immagini mentali che la mente produce di fronte ad uno stimolo. L'importante è che queste immagini visualizzate producano effetti reali: non è solo con la fantasia che si può cambiare! Un vero cambiamento si può ottenere solo quando queste visualizzazioni vengono percepite dal cervello come se fossero vere, solo quando si è convinti che una nostra possibilità si possa attuare, con sforzo e costanza, ma con quella fiducia che deve permeare ogni sensazione. In ogni problema psicologico affrontato in psicoterapia sia esso un disturbo ansioso o un disturbo dell’umore, una psicosi o un disturbo somatoforme, una preparazione al parto o un’applicazione nello sport, uno dei punti cardine del trattamento è rappresentato dal sostegno e dal potenziamento del Sé. In chiave psicologica, con il termine “Sé” si suole designare la personalità psichica propria e individuale di un soggetto e da quest’ultimo intesa nei suoi rapporti con il mondo esterno. Quando si tratta di rinforzare la struttura del sé nel senso, cioè, di far ritrovare alla persona la sicurezza e la fiducia in se stesso e nelle proprie capacità, l’intervento psicologico risulta sempre di decisiva importanza. Tale intervento psicologico può essere attuato mediante attività che coinvolgano prevalentemente l’emisfero cerebrale sinistro (logico, razionale, concettuale, analitico, controllato) o prevalentemente l’emisfero cerebrale destro (sintetico spaziale e sintetico temporale -hic et nunc-, visualizzante, intuitivo, facile all’empatia, alla simpatia, alla partecipazione, al coinvolgimento emotivo, al piacere dell’immediatezza e dell’apparenza) che nella comunicazione si avvale delle condensazioni, dei motti di spirito, delle allusioni, dei doppi sensi, della rima, della metafora, degli aforismi e soprattutto delle immagini.

 

L’uso delle immagini (ipnoterapia) in psicoterapia

Il cambiamento terapeutico nel processo di rafforzamento del sé si può avvalere anche di strategie cognitivo comportamentali supportate e mediate dall’ipnoterapia. Questa tecnica, attraverso l'impiego di immagini metaforiche, può fornire gli strumenti e soprattutto le motivazioni al cambiamento.

Nella psicologia contemporanea, col termine “metafora” o “immagine metaforica” si intende ogni tipo di comunicazione non prosaica, cioè tutto ciò che cade sotto l’accezione di analogia, allegoria, esempio, confronto, paragone, racconto, favola, mito ecc.

In particolare, l’impiego delle metafore simboliche consente di produrre una profonda trasformazione nella psiche: esse possono sciogliere i condizionamenti del passato e creare nuovi sbocchi all’energia psichica.

Con l’ipnoterapia si scoprono e si sviluppano caratteristiche e capacità autocurative che la persona già possiede. Il lavoro terapeutico è quindi rivolto ad aiutare la persona nel divenire quello che è.

L’ipnoterapia è anche utile nel controllo dello stress che riveste un ruolo importante nell’ostacolare il processo di recupero delle risorse e di utilizzo delle capacità autocurative. Questa tecnica è anche una potente regolatrice dell’equilibrio omeostatico, perché modifica il bilancio fra i sistemi orto e  parasimpatico a favore di quest’ultimo. Lo dimostrano le apparecchiature di biofeedback che misurano le variazioni della conduttanza elettrica, della temperatura corporea, come anche quelle nelll’analisi spettrale del segnale di variabilità cardiaca (Hearth Rate Variability, HRV).

Con l'ipnoterapia si può intervenire nel presente attraverso il vissuto del passato e la proiezione nel futuro. Si può “togliere” qualcosa dal passato (per es.: vedere l’evento traumatico del passato con una distanza che consenta al soggetto di cancellare una parte dell’emozione negativa e quindi rivivere quest’ultima con una differente connotazione emozionale), come anche si può “mettere” qualcosa nel passato, esperienze definibili come "innesti" di storia.

Un ulteriore impiego efficace della tecnica si ha nei casi di forte depressione legata ad una situazione di intensa solitudine e di abbandono nell’infanzia. In particolare, attraverso la regressione di età la persona può creare una importante figura di riferimento affettivo, totalmente inventata, consentendo in questo modo l' attivazione di nuove risorse e addirittura di una nuova identità. Allo stesso modo si può agire nel futuro per interferire nel presente e rafforzare la personalità mediante opportune immagini mentali.

 

- Esempi di immagini metaforiche

Una delle immagini proprie delle metafore utilizzata in terapia ipnotica è quella dell’albero, della grande quercia, in quanto, per il suo contenuto latente e altamente suggestivo, mette in moto meccanismi di identificazione. Si può ad esempio condurre la persona ad identificarsi con un albero maestoso, forte, diritto, con i rami che si allungano in cerca di energia e portandola attraverso un lento godimento sensoriale a innescare una varietà di processi legati al potenziale mentale, alle immagini potenti, positive e terapeutiche. Non è difficile adattare questi concetti di forza, di vita, di sano funzionamento a particolari problemi anche di tipo sessuale oltre che esistenziale.

 

Una traccia di verbalizzazione per l’immagine dell’albero da inserire in un più ampio contesto terapeutico potrebbe essere la seguente:

... quand’ecco che, guardando verso la tua destra, scopri un enorme albero, robusto, mastodontico... con le radici robustamente addentrate nel terreno... ti fa piacere guardare quest’albero... quest’albero forte... reso così forte dalle intemperie... con le radici robustamente addentrate nel terreno e con i rami protesi orizzontalmente e verso il cielo... ricchi e verdeggianti di foglie... senti che ti comunica qualcosa ... tu non sai che cosa...vuoi capire che cosa ... lo guardi molto attentamente con gli occhi quasi socchiusi... quasi a bere con gli occhi le sensazioni che quest’albero riesce a comunicarti... è proprio vero che la natura ci comunica sempre qualche cosa... così come siamo più sereni quando fuori c’è il sole e più tristi e impacciati quando fuori piove... la natura ci comunica sempre qualche cosa e quest’albero col suo essere così enorme, robusto, mastodontico... man mano che ti avvicini ad esso... senti che ti comunica sicurezza... sicurezza che si incide nella parte più profonda della tua mente... tu ti avvicini sempre più a questo albero... finché lo raggiungi... non appena lo hai raggiunto... poni la tua mano destra a contatto con la corteccia di quest’albero... e non appena lo hai fatto... cominci a sentire delle vibrazioni potenti che dalla corteccia di quest’albero si trasfondono attraverso la tua mano... al tuo braccio... al tuo corpo... cellula dopo cellula... e capisci molto bene quanto quest’albero rappresenti la proiezione simbolica del tuo Io... con le radici che il tuo Io vorrebbe avere e avrà... senti queste vibrazioni potenti all’interno del tuo albero... e... all’interno del tuo Io una potente energia vitale e personale a cui ti abbocchi stabilmente... ti senti sazio... distacchi la mano dalla corteccia dell’albero e ti senti all’improvviso più forte... più alto... più sicuro... come poche volte in vita tua... .

 

L’immagine del sole, può anch’essa  come simbolo: un simbolo di luce, di rigenerazione, di calore... “immagini di trovarsi sulla spiaggia all’alba, il mare quasi non si muove, e le stelle più luminose svaniscono una dopo l’altra ... sente la freschezza e la purezza dell’aria ... osserva l’acqua, le stelle, il cielo ancora scuro... ora ascolta il silenzio prima del levar del sole: è una quiete pregna di infinite possibilità... lentamente, l’oscurità scompare e i colori cambiano... il cielo sopra l’orizzonte diventa rosso, poi d’oro... sorge il sole... i suoi primi raggi la raggiungono ... può vederlo mentre si alza lentamente ... quando metà dei disco solare è visibile e l’altra metà è ancora sotto l’orizzonte, vede che i suoi riflessi sull’acqua creano un sentiero di luce dorato e scintillante, che porta da dove è lei fino al cuore del sole... la temperatura dell’acqua è piacevole... e lei decide di entrare... lentamente incomincia a nuotare in quella radiosità... sente questa acqua di luce che tocca il suo corpo... si percepisce a galleggiare senza sforzo e muoversi piacevolmente nel mare... più nuota verso il sole... e più si accresce la luce attorno a lei... si sente avviluppata da questa luce benefica... che la permea completamente... sente vivamente che il suo corpo è a bagno nella vitalità luminosa del sole... che la sua natura emotiva è pervasa dal suo calore... che la sua mente è illuminata dalla sua luce.     

             

In secondo luogo, i simboli hanno anche una funzione conoscitiva: indicano qualcosa di poco conosciuto o di completamente sconosciuto. I simboli insomma ci mettono in contatto con parti di noi stessi completamente inaccessibili alla mente analitico razionale e ci portano così, visualizzando anziché pensando, a capire in maniera diretta, saltando lo stadio intermedio del pensiero razionale che a volte è più di ostacolo che di aiuto alla vera comprensione.

 

- Ipnoterapia che usa temi fantastici

L’ipnoterapia “fantasmatica” è una tecnica di psicoterapia che, impiegando alcune caratteristiche peculiari dello stato ipnotico - quali la riduzione del campo della coscienza, l’aumento della suggestionabilità e l’ampliamento dei vissuti emotivi - utilizza, come mezzo di comunicazione fra operatore e paziente, un linguaggio articolato in immagini simboliche. Si svolge in forma onirica, diretta o dialettica, al fine di modificare i vissuti inconsapevoli e/o i “fantasmi” personali. Altre immagini e visualizzazioni quanto mai utili per stimolare la parte inconsapevole creativa del soggetto in ipnoterapia sono quelle della salita alla vetta del monte, della discesa sul fondo del mare (con recupero del forziere), dell’incontro e lotta con il drago, della radura, dell’oasi, del guscio, del cielo stellato, della giungla.

  

 

 

Tali tematiche, alcune delle quali sono utilizzate in funzione diagnostica nei “Sogni da svegli guidati” di Desoille (nei quali l’affettività si esprime condensata nelle immagini del vissuto fantastico) e successivamente restituite al paziente ristrutturate in funzione terapeutica, possono essere validamente accompagnate da appropriate musiche sincro-emozionali.

 

 

 

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