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Alessandro Vanzini

STRUMENTI A PERCUSSIONE

PIATTI A COPPIA

(CYMBALS (PAIR), HAND CYMBALS, TWO CYMBALS, CLASHED / BECKEN, HAND BECKEN, BECKEN TELLER, ZWEI BECKEN GESTOSSEN / CYMBALES à MAIN, CYMBALES COQUEES, CYMBALES COSSER)

I piatti a coppia sono due dischi in lega di rame (78,55%), stagno (20,28%), piombo (0,54%) e ferro (0,18%) convessi, e con una cupola rilevata nel centro attraversata da un foro di circa 1 cm., tale da lasciar passare una doppia stringa di cuoio che serve a trattenere lo strumento nel momento della percussione. La loro origine risale al 1200 a.C. circa in Asia Minore, associati ai riti in onore delle divinità. Nel 1100 a.C. erano in uso presso gli Ebrei e nel VII secolo compaiono in Assiria. Questi cimbali hanno la forma di un imbuto con il collo che funge da manico, e possono essere tenuti in posizione orizzontale o verticale e percossi leggermente con movimento verticale nel primo caso e orizzontale nel secondo. I modelli simili per forma e dimensioni a quelli attuali apparvero tra il XIII e il XIV secolo; di 20-25 cm. di diametro, più sottili e percossi con movimento verticale.

Un primo impiego orchestrale dei piatti si può trovare nell’opera "Esther" di N. A. Strungk, rappresentata ad Amburgo nel 1680. Quest’uso orchestrale assunse un ruolo preciso solo nel corso del Settecento, con l’influsso della musica turchesca e militare dei giannizzeri. Nelle moderne orchestre sinfoniche si possono trovare numerose coppie di piatti per far fronte alle più svariate esigenze compositive, con misure di 32, 40, 52, 60 cm. di diametro. Per l’uso orchestrale normale bastano di solito piatti di 38-40 cm., che con dinamiche piano, mezzopiano, o mezzoforte emettono un lieve suono argentino. Con dinamiche più forti si usano piatti del diametro da 45 a 52 cm. Solo in casi rari si usano piatti di 60 cm., perché troppo grandi e pesanti.

Vengono impiegati molto spesso insieme alla grancassa, tanto che alcune ne portano uno montato sul guscio per permettere di suonare entrambe gli strumenti ad un solo esecutore, a discapito della efficacia e della corposità dei suoni ottenibili.

Talvolta l’uso viene alternato con i piatti sospesi, che sono composti da una lamina di bronzo, (fuso battuto a mano e lavorato al tornio), leggermente convessa. Al centro si trova una cupola con un foro di circa 7-10 mm. di diametro attraverso il quale viene fatto passare un perno di sostegno. Sono costruiti in lega di bronzo che varia dal 75% di rame, con un 25% di stagno fino a un 85% di rame con un 15% di stagno; le misure vanno da 8 a 24 pollici circa ma ne esistono anche altre. E' usato soprattutto quando si deve ottenere un effetto di crescendo, non ottenibile con i piatti a coppia, o quando l’esecutore sta suonando altri strumenti e ha a disposizione una sola mano.