I peperoncini del mio orto
UMBERTO SALERNO ... E LA TINTURA MADRE DI PEPERONCINO dalle mie parti
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Che cos'è

E' un ortaggio che appartiene alla famiglia delle solanacee.

Provenienza

è arrivato nel nostro continente a bordo delle caravelle di Cristoforo Colombo nel 1514 grazie al medico di bordo che ne rimase colpito per il gusto forte; oggi ormai è diffuso in tutto il mondo e ne esistono centinaia di specie, ma tutte hanno la capsicina e la capsaicina quest'ultima produce il forte bruciore.

Coltivazione

nelle nostre zone si coltiva da primavera fino a inzio autunno; si pianta a marzo e si raccolgono i primi frutti a fine agosto/settembre, non necessita di molte cure e va innaffiato normalmente senza esagerare.



Conservazione

dopo la raccolta è necessario conservarlo per tutto l'anno, personalmente utilizzo vari metodi:

- il più semplice è quello di raccoglierli ben rossi e asciutti riporli nei sacchetti per alimenti e congelarli;

- è possibile poi conservarli sott'olio: dopo averli lavati, asciugati e tagliati a pezzetti lasciarli un'intera notte con il sale e all'indomani riporli in un vaso di vetro aggiungendo l'olio fino a coprirli;

- il più laborioso è quello di polverizzarlo, a mio avviso è il metodo migliore; dopo aver raccolto il prodotto va messo ad essiccare in un posto ventilato e all'ombra, è sbagliato essicarlo al sole in quanto i raggi diretti danneggiano la vitamina C presente in gran parte; dopo alcune settimane, quando il prodotto è completamente secco è necessario lavarlo con acqua e bicarbonato velocemente in modo da far andar via ogni residuo di polvere che durante l'essiccazione si è depositata, (il prodotto in poche minuti quando viene lavato non è capace di assorbire acqua), quindi farlo asciugare e infilarlo nel forno ad una temperatura max di 50 gradi, in quanto una temperatura superiore danneggia il prodotto, e farlo rimanere una ventina di minuti, in questo modo i peperoncini diventano croccanti e pronti per essere polverizzati; ci sono due metodi: il primo quello antico con il mortaio, poi quello moderno con il frullatore, io utilizzo quest'ultimo, avendo cura di polverizzare anche i semi che custodiscono un vero tesoro ai fini degli effetti benefici sulla salute; la polvere di peperoncino ottenuta va infine messa in vasetti di vetro e utilizzata su ogni pietanza che si ritiene necessaria.

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