Chamber of Horrors. Chamber of Horrors: Immaginatevi un cage match con alcuni dei più importanti nomi della scena del wrestling americano nel 1991: Scott Hall, Cactus Jack, the Steiners, Big Van Vader, Adbullah the Butcher e ad essi aggiungete l'elemento comico di El Gigante. Ma visto che tale contesa doveva disputarsi ad Halloween Havoc, la WCW decise di modificare il cage match. Fece dunque una gabbia più grande. In essa ci mise degli arnesi da tortura da usare sui nemici, compresa una sedia elettrica. Scopo del match: mettere qualcuno sulla sedia e usare il meccanismo ad essa collegato per far prendere la scarica al malcapitato. E arriviamo al ppv. Il palcoscenico sembra quello di un film horror di serie C. Senza dimenticare che i fans a casa che hanno pagato possono vedere l'azione con la favolosa "refere-eye cam", la telecamera dell'arbitro posizionata sopra la testa di quest'ultimo. Dopo uno dei più noiosi cage matches che si ricordino, finalmente Rick Steiner mise Abdullah sulla sedia e Cactus Jack - partner di Abdullah - tirò la fatidica leva. Il povero Butcher fece finta di essere morto mentre un Eric Bischoff vestito da Count Fagula e alcuni "Ghouls" proseguivano lo "spettacolo" come se niente fosse.
Dynamic Dudes: Ripercorrendo all'indietro la carriera di Shane Douglas, eccolo nella WCW di fine anni '80 come parte dei Dynamic Dudes. L'altro membro della coppia era Johnny Ace e i due nei piani dovevano essere dei faces. Arrivavano sul ring con i loro vestiti colorati e portavano con sè degli skateboard. Che però non sapevano usare! E non essendo malvagi non potevano nemmeno sbatterli in testa ai nemici. Il pubblico prese in antipatia i due che furono aggregati al manager Jim Cornette. Questi li guidò contro i Midnight Express in una rivalità tra due coppie che avevano entrambe i servigi di Cornette. Durante il match, il manager tradì i Dudes e si schierò con i Midnight. Questo avrebbe dovuto rendere il trio così formato degli heels... E invece il pubblico applaudì il loro modo di agire! I Dudes sparirono poco dopo... Dynamic Dudes.
El Gigante. El Gigante: Avete mai notato come i wrestler siano spesso dei giocatori che in qualche modo hanno dovuto chiudere la carriera che avevano iniziato in altri sports? Beh, Jorge Gonzales è uno di costoro. Gli Atlanta Hawks ne avevano fatto un loro prospetto ma le sue ginocchia traballanti non gli permisero di trovare la gloria nella NBA. Così Ted Turner lo dirottò sul ring. La sua abilità era moderata e conosceva solo un paio di mosse ma la sua statura bastò a fargli avere una serie di sfide con Ric Flair che riuscì a renderle quasi piacevoli. Alla fine la federazione si accorse di non riuscire a ricavare nulla di interessante dal ragazzo e lo lasciò libero. Gonzales finì alla WWF dove durò però davvero per poco tempo, giusto una rivalità con The Undertaker.
Evad Sullivan: Hulk Hogan sta combattendo nella metà degli anni '90 contro il nemico Kevin Sullivan in una rivalità molto forte. Il secondo si fa accompagnare saltuarimante da uno strano lottatore chiamato The Equalizer. La storyline fa scoprire che questi è in realtà il fratello di Kevin e che i due non sono legatissimi a causa dei problemi di David. Il quale da un po' ritardato diventa dislessico. Il buon David tradisce Kevin e si allea con Hogan cambiando il suo nome in Evad. Inoltre si trasforma nel fan numero uno dell'Hulkster dopo che questi gli regala un paio dei suoi magici stivali, gli stessi con i quali Hogan affrontò Andre the Giant. Evad arrivava sul quadrato vestito come il suo idolo e regalava magliette dello stesso ai bambini. A volte portava con sè anche un coniglio. Dopo qualche veloce rivalità, però, il suo personaggio sparì. Durò in tutto pochi mesi. Evad Sullivan.
Gary Spivey. Gary Spivey: Paul Orndorff è stata una delle stelle più splendenti degli anni '80. Nel 1986 tradì Hulk Hogan in uno degli angoli più interessanti di quel periodo. Negli anni '90 le cose non andavano così bene. Dopo un match discreto con Randy Savage (perso), Paul se ne andò sconsolato in camerino. Qui iniziò a parlare ad alta voce mettendo in discussione le sue abilità e chiedendosi se il suo soprannome, "Mr.Wonderful", ormai non rappresentasse più ciò di cui era capace. Mentre tutto ciò accadeva ecco entrare il Mago Otelma americano nel camerino del nostro amico: si trattava di Gary Spivey dello Psychic Companion's Network. L'uomo dai grandi poteri psichici analizzò Paul con la potenza della sua mente (e forse gli diede anche un terno secco...) e regalò ad esso un mantra magico che gli ridonò l'antica forza e le motivazioni che lo spingevano a lottare al massimo. Paul si innamorò così della sua immagine riflessa allo specchio tanto da baciarla... Da quel momento Paul ottiene qualche vittoria in più rispetto al passato ma dopo poco decise di ritirarsi. Gary Spivey era già sparito dalla federazione... Chissà se quel terno secco...
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