Home ] Rubriche ] GdR&Co. ] Pc & internet ] Libri & fumetti ] Cinema & musica ]

Diablo II: il Signore del Caos è ancora fra noi 

Praetorians
Age of Mythology
Dracula: la risurrezione
Syberia
Stronghold
The Secret of Monkey Island
Genma Onimusha
Baldur's Gate
Baldur's Gate II
Warcraft III
Dungeon Siege
Evil Island
Black & White
Nox
Diablo II
Abandonware
Diablo possiede tutte le caratteristiche che un gioco deve avere per essere bello: non deve essere  troppo complicato, deve essere giocabile nel tempo, rispondendo alle esigenze dei giocatori, deve essere giocabile in rete supportato da una buona comunità di appassionati  e soprattutto deve essere divertente.  Ma pensando a Diablo come a un gioco di puro svago lo si metterebbe sullo stesso livello di uno sparatutto o di un picchiaduro. E invece Diablo è qualcosa di più. Cerchiamo di trovare cosa sia quel "di più" attraverso la descrizione delle sue caratteristiche.

La storia.

Dopo aver cercato nel corso dei secoli di corrompere la pietra dell’anima, Diablo e il suo esercito infernale sferrarono un possente attacco alla cittadina di Tristram insediandovisi. Estesero gradualmente la loro influenza sui territori circostanti cercando di soggiogare i potenti delle terre limitrofe. Tutti cedettero meno uno, Re Leoric che oppose una strenua resistenza finché Diablo rapì il figlio Albrecht e con il suo aiuto costruì per sé e per il suo orrendo esercito un sistema di cripte e catacombe al si sotto della città di Tristram che finì in fiamme in seguito agli scontri violenti che portarono morte e distruzione. Da questo momento, però, eroici cavalieri giunsero per cercare di sradicare il terribile male che qui si era insediato. Molti perirono nell’impresa ma uno, uno solo alla fine riuscì a sconfiggerlo.

Ma uno sconvolgente destino aspettava colui che avrebbe sconfitto Diablo: il maligno si sarebbe impossessato di lui e del suo corpo e, nonostante una furibonda battaglia interiore, l’eroe era destinato a soccombere e a prendere, a sua volta, le veci del Signore del Terrore.

Ma la Cittadella del male con i suoi seguaci era per sempre distrutta: bisognava trovare aiuto. Diablo allora si mise in cammino verso est per andare a liberare i suoi fratelli e cercare di portare nuovamente il potere del Caos sulla Terra. L’obiettivo era quindi quello di trovare Mephisto, il signore dell’odio e Baal, il signore della distruzione. Solo grazie al loro aiuto il Male avrebbe finalmente vinto. 

A questo punto della storia  iniziano le gesta del nostro personaggio.

Il gioco

Diablo II è un gioco della Blizzard, casa produttrice famosa anche per altri titoli che hanno riscosso parecchio successo presso i giocatori di tutto mondo, tra i quali è necessario citare Warcraft (di cui è stato pubblicato da circa un mese il terzo episodio). Il gioco è uscito nell'estate del 2000, a diversi anni di distanza dal predecessore Diablo, che comunque aveva appassionato eserciti di videogiocatori, con i suoi due milioni e mezzo di copie vendute: l'attesa era alle stelle,  diversi siti internet  scandivano i secondi che mancavano all'uscita del gioco del quale si avevano notizie di corridoio, ma l'uscita ufficiale nei negozi veniva sempre posticipata. Questa lunga attesa è stata premiata con grande successo per la Blizzard, che ha venduto oltre 4 milioni di copie e in seguito ancora con l'espansione di gioco, Lord of Destruction (LoD),  che a sua volta ha venduto un milione di più copie, record storico per un'espansione di gioco.

Nel primo Diablo, mai tradotto in italiano, ma distribuito  a suo tempo in Italia (1996), il giocatore poteva interpretare la parte di un mago/stregone, o di un guerriero o di un ladro, progredire nella conoscenza di incantesimi, per arrivare allo scopo ultimo del gioco, cioè uccidere Diablo.  La realizzazione grafica  prevedeva la creazione di dungeons generati casualmente, con la presenza di mostri sempre più difficili da battere fino allo scontro finale con il famigerato mostro colpito da maledizione.

Diablo II rispetta in generale la struttura del gioco, in una versione graficamente più accattivante (anche se non perfetta) e con una differenziazione tra i personaggi più ampia. Anche se Diablo veniva chiamato "gioco di ruolo", mancava  di due caratteristiche irrinunciabili per questo genere di gioco, e cioè la personalizzazione del proprio personaggio, ma anche la presenza  di una storia, anche minima, entro la quale muoversi. Diablo II, seppur con un ritardo mostruoso (è il caso di dirlo), rispetto alle attese di tutti i giocatori del mondo, arriva a colmare questa vistosa lacuna, grazie alla caratterizzazione di personaggi, oggetti, ambienti. Per quanto riguarda questi ultimi, la storia si svolge in 4 lunghi episodi (che salgono a 5 in LoD), nel corso dei quali il personaggio da noi scelto deve portare a termine delle missioni secondarie ma necessarie al raggiungimento dello scopo principale: cacciare i signori del Caos. Ogni ambiente è caratterizzato da paesaggi, abitanti e mostri diversi: dal deserto di Luth Golein ai ghiacci di Arrogath, dai prati del campo delle ranger alle paludi di Kurast. 

La storia, che viene dipinta attraverso dei filmati che hanno marginalmente a che vedere con i nostri momenti di gioco ricostruendo il corso dei fatti e dando loro senso, è ben costruita, molto meglio di quanto ci si possa aspettare da un gioco dove l'obiettivo principale è quello di attaccare nemici. 

Anche se alcuni aspetti possono ricordare quelli di un gioco di ruolo per PC,  Diablo II non può essere racchiuso in questa denominazione, in quanto non sono previste caratterizzazioni specifiche dei personaggi e il gioco mantiene una rigidità che non permette scelte alternative: le missioni affidate al nostro personaggio sono fisse per tutti. Lo scopo del gioco non è tanto quello di ampliare conoscenze e fare esperienza, come un gioco di ruolo  dovrebbe prevedere, ma sostanzialmente picchiare.

I personaggi

E' possibile utilizzare diversi personaggi: il barbaro, il paladino, la amazzone, la maga, il negromante. A questi se ne  aggiungono due nuovi, il druido e l'assassino, presenti nell'espansione Lord of Destruction. Tutti questi PG hanno caratteristiche differenziate, che possono essere migliorate mano a mano che crescono di livello. In generale il barbaro preferisce i colpi con armi a due mani, il paladino utilizza aure di protezione, l'amazzone attacca con arco e frecce incantati, la maga utilizza gli elementi per difendersi, il negromante ricorre al regno dei morti per attaccare. Per quanto riguarda i personaggi di LoD, il druido si affida alle trasformazioni animali e l'assassino alle arti marziali. Accanto al nostro personaggio, potremo utilizzare  altri combattenti contro le oscure armate di Diablo e dei suoi fratelli, che muovono contro di noi e contro i brandelli di umanità nel mondo dove ci troviamo. 

Gli oggetti

In ogni caso però, rispetto al primo Diablo, esiste una maggiore differenziazione non solo tra le classi di PG, ma anche tra PG della stessa classe, attraverso l'utilizzo di abilità e l'uso delle armi. La preferenza dell'assassino per gli artigli, o il desiderio di bacchette magiche per l'incantatrice rendono più bella la ricerca di armi, armature, scudi e amuleti.   E c'è di che divertirsi: gli oggetti magici sono tantissimi, da quelli comuni a quelli più rari (evidenziati dal nome scritto a lettere gialle), o unici (a scritte in oro), ai potentissimi oggetti da Kit, elmi, armi o armature appartenuti ad eroi che, indossati insieme, forniscono abilità aggiuntive. E ancora  gemme, teschi e, in LoD, anche rune magiche per adornare oggetti con incavi appositi (da uno a 4) conferendogli ulteriori capacità magiche. La personalizzazione dei PG avviene anche graficamente:  l'aspetto del nostro personaggio si modificherà a seconda  dell'oggetto che avrà indossato. Gli oggetti che è possibile trovare durante le singole sessioni di gioco  (non solo armi e gemme,  ma anche pozioni per curarsi o aumentare il mana) possono essere indossati e inseriti nel proprio inventario ed eventualmente venduti. I guadagni o eventuali oggetti collezionati potranno essere conservati nel proprio nascondiglio, una cassa che il nostro eroe porta sempre con sé.  Una delle critiche che vengono fatte a Diablo II riguarda la ristrettezza dell'inventario all'interno del quale possono essere riposti oggetti; anche se lo spazio non è mai sufficiente, visto che gli oggetti appetibili possono essere tanti,  il cubo Horadrim, un oggetto magico che viene trovato nel corso delle avventure, risolve parzialmente il problema: in primo ruolo tale cubo, occupando solo 4 slot dell'inventario, può contenere 12 slot di oggetti; inoltre, il cubo Horadrim ha la capacità magica di trasformare tre oggetti meno potenti in un oggetto più potente, con vantaggi sia sulle caratteristiche dell'oggetto in questione, sia sullo spazio occupato: per assurdo tre gemme piccole dello stesso tipo occupano più spazio di una gemma più grande. A ridurre il problema interviene LoD, nel quale il nascondiglio viene ampliato ulteriormente.

 

La grafica

Nonostante il molto tempo speso per la progettazione di questo gioco, la parte grafica non e’ stata curata come ci si sarebbe aspettati. Vi erano e vi sono tuttora critiche e perplessità soprattutto per il fatto che Diablo II fa uso nelle fasi di gioco di una risoluzione a 640x480, mentre se si è in possesso di una copia dell'espansione Lord of Destruction è possibile utilizzare una più moderna 800x600 (presente nello stress test anche per il gioco vero e proprio ma in seguito eliminata). Tuttavia la resa grafica è più che buona e gli effetti dei vari incantesimi sono molto suggestivi. A questo proposito è bene chiarire che Diablo II pur potendo teoricamente girare sia sotto Direct 3D che sotto Glide, da il meglio di sé con quest'ultima modalità: infatti con D3D può capitare che vi siano frequenti rallentamenti anche con schede dell'ultima generazione (leggi GeForce). Questo è uno dei difetti che affliggono Diablo II anche se certamente non il più grave.

In conclusione...

Nonostante qualche indubbio difetto il punto di forza di Diablo II è senz’altro la giocabilità: un coinvolgimento praticamente infinito grazie alle diverse classi di personaggi di cui abbiamo parlato e a tre diversi livelli di difficoltà, normale, incubo, inferno, che rendono sempre più difficile il raggiungimento degli obiettivi ma premiano i personaggi con oggetti sempre più potenti e specifici.

Sicuramente consigliabile infine è l'utilizzo, insieme alla versione di Diablo II, dell'espansione Lord Of Destruction: oltre all'aggiunta di personaggi e di un intero episodio, riguardante Baal, il Signore della distruzione, vengono risolte alcune lacune della versione precedente: errori di programmazione e una visualizzazione più definita in primis, ma anche problemi di natura pratica come il maggiore spazio nel nascondiglio e la possibilità di trovare oggetti più interessanti e sempre nuovi.

Il successo di Diablo II  non si ferma soltanto nelle piacevoli ore di gioco passate tra una missione e l'altra, e neppure davanti alle serate in collegamento con Battle.net per giocare con altri appassionati, che sono veramente moltissimi:  il divertimento continua dopo mesi, anche anni. Basti pensare che il gioco, nella sua ultima versione LoD, è uscito più di un anno fa e ancora non ha annoiato milioni di persone; anzi, adesso che ci penso, ho proprio da finire una missione. Sarà il caso che termini questo articolo.

Il voto di Merraigan.it:

07/08/2002

La copertina del gioco Diablo II

 

 

 

Il sito ufficiale del gioco:

 

 

 

Il sito italiano:

 

Ecco il signore del terrore

 

 

 

 

I personaggi di Diablo II

 

 

 

 

La copertina dell'espansione Lord Of Destruction

 

Il sito ufficiale dell'espansione:

 

 

 

La temibile Andariel