Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia esperienza, clicca QUI
Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama CAFFE'
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QUI Leggi quanto riporta il sito PAGINE MEDICHE "area medica" della CAFFEINA Clicca QUI inoltre è un INSETTICIDA Clicca QUI e lo ZUCCHERO: dannoso e tossico come il CAFFE', l'ALCOOL ed il TABACCO Clicca QUI

Prima ancora di lasciarti leggere LE VERITA' sulla SOIA scritte da persone COMPETENTI, è mio dovere darti una informazione che sono certo TI LASCERA' AMMUTOLITO.
Sai cosa sono gli "AROMI" o "AROMI NATURALI"?
NOOOO!?!?!?!?!?
Sono quei PRODOTTI CHIMICI "CANCEROGENI" che mettono nei cibi le industrie alimentari sia in quelli umani che in quelli dei suoi amici cani e gatti per dargli il GUSTO.
NON UCCIDONO SUBITO, MA NEL TEMPO  e sono la causa che un domani nessuno mai potrà dimostrare come già lo è ora.
Ora allora è meglio che ti riporti un articolo che ti dimostrerà la verità su questi prodotti:
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate, implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore, eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati contiene:
amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato, benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-isobutirato, cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, díacetíle, dipropil-chetone, etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato, etil-eptanoato, etil-eptilato, etil-Iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato, etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifreniP2-butanone (soluzione al dieci percento in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato, isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4metilacetofenone, metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina, metil-naftil_chetone, metilsalicìlato, olio essenziale di menta, olio essenziale dì neroli, nerolina, neril-isobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico, etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
Tutto questo elenco di ingredienti dietro la piccola scritta “Aromi”
Fra questi ingredienti troviamo un estere (anisil-formato) dell'acido formico, nonché esteri
(metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato) dell'alcole metilico: nel corpo gli esteri in genere vengono "smontati" (non al 100%), ossia nel caso specifico si liberano appunto, a seconda della sostanza, alcole metilico ed acido formico che sono entrambi assai velenosi!
Senza gli aromi il cibo industriale risulterebbe pessimo e quindi invendibile.
Gli aromi sono un inganno colossale che ogni giorno ci portiamo a casa sulle nostre tavole. Esistono migliaia di aromi e nessuno sa che tipo di interazioni possono verificarsi all'interno del corpo umano:non esistono studi in tal senso, questo per due motivi:
1. Sarebbero davvero molto lunghi e costosi.
2. Le multinazionali alimentari non ne vogliono sapere di uno studio di questo tipo, un'eventuale bocciatura senza appello degli aromi farebbe crollare l'intera industria.
Buona parte del cibo che ti porti a casa ogni giorno contiene un inganno e mina la tua salute in modo che nemmeno immagini."
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Contrariamente a ciò che si divulga sul web.la soia invece di contrastare il cancro lo aiuta nel suo sviluppo!E’ stato dimostrato da ricercatori.Ecco perchè
Relazioni precedenti redatte da diversi scienziati e pubblicate su riviste affidabili hanno sottolineato l’importanza della soia nella riduzione del rischio di sviluppare il cancro al seno.
Nel frattempo, però, numerose ricerche hanno contraddetto queste affermazioni. I ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York che studiano il cancro al seno stanno infatti ammonendo le donne: l’integrazione della soia alla dieta potrebbe accelerare la velocità con cui le cellule cancerogene al seno si sviluppano.
I cinesi non mangiano soia non fermentata come invece capita con altri legumi come le lenticchie, perché la soia contiene grandi quantità di tossine naturali o antinutrienti. Primo tra questi un potente enzima inibitore che blocca l’azione della tripsina e di altri enzimi necessari per la digestione delle proteine.
Questi inibitori hanno grandi dimensioni e sono proteine fortemente ripiegate, che non si disattivano completamente durante la cottura normale. Essi possono produrre gravi disturbi gastrici, ridurre la digestionedelle proteine e causare delle carenze nell’assimilazione degli aminoacidi. Nei test condotti sugli animali, le diete ad alto contenuto di inibitori della tripsina causano ingrossamento e condizioni patologiche del pancreas, compreso il cancro.
Accelerato Sviluppo del Cancro al Seno I ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center hanno messo a confronto i tessuti tumorali prima e dopo un regime di 30 giorni di consumo di un integratore a base di soia, mentre un gruppo di controllo assumeva un placebo. Grazie a questo, sono stati rilevati dei cambiamenti nell’espressione di alcuni geni, noti per promuovere la crescita delle cellule, nelle donne che assumevano il supplemento a base di soia.
I risultati hanno portato a concludere che le proteine della soia potrebbero accelerare la progressione della malattia. Lo studio afferma: “Questi dati sollevano la preoccupazione che la soia possa esercitare un effetto stimolante sul cancro al seno in un sottoinsieme di donne”.
Migliaia di donne oggi consumano la soia convinte che questo le protegga dal cancro. Eppure, nel 1996 i ricercatori hanno scoperto che le donne che consumano proteine della soia isolate hanno avuto un aumento dell’incidenza di iperplasia epiteliale, una condizione che presagisce una neoplasia.
Un anno dopo, è stato scoperto che la genisteina stimola le cellule del seno ad entrare nel ciclo cellulare. Una scoperta che ha portato gli autori dello studio a concludere che le donne non dovrebbero consumare prodotti derivati dalla soia se vogliono prevenire il cancro al seno. “Che la soia prevenga il cancro al seno è un mito – spiega la dottoressa Kaayla T. Daniel, autrice del libro The Whole Soy Story: The Dark Side of America’s Favorte Health Food – Numerosi studi dimostrano che la soia può contribuire e addirittura accelerare la crescita del cancro”.
Vegani e Vegetariani a rischio Tra le donne con alti livelli di genisteina, alcune di essere aveva mostrato cambiamento in un set specifico di geni, conosciuti per la loro influenza sulla crescita delle cellule cancerogene al seno. I cambiamenti sono stati osservati in particolare nelle donne che consumavano abitualmente 51,6 grammi di soia, l’equivalente di circa 4 tazze di latte di soia al giorno. Per questo, i ricercatori hanno concluso che chi mangia soia regolarmente potrebbe ragionevolmente assumerne tale quantità nel corso della giornata, specialmente i vegetariani e coloro che non mangiano latticini. Infatti non si sta parlando di una quantità immensa, ma di qualcosa che effettivamente una persona può arrivare a consumare.
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Ancora una volta si parla di soia l'alimento MODERNO ma dentro i prodotti cui hanno prodotto con questa, per DARE IL GUSTO hanno messo gli "AROMI" o "AROMI NATURALI" che si possono rilevare tra gli INGREDIENTI..
Un alimento spinto dalle industrie alimentari con la quale hanno inventato di tutto; dalla carne, al latte e chi più ne ha più ne metta.
Come il solito, ad informazione di tutti che sulla terra siamo in troppi, quindi bisogna diminuire la popolazione.
Per questo fine ogni mezzo è buono, non cito il detto "il fine giustifica i mezzi" altrimenti sarei proselito.
A voi le vostre conclusioni visto che questa soia è inoltre collegata ai vegetariani.

Dobbiamo partire da quello che è stata la storia e che quindi ci porta indietro nel tempo, ma che ci deve far capire molte cose.
Sappiamo per certo che un veneziano di nome Marco Polo, è stato per noi in grande commerciante.
Sappiamo che ad ogni suo viaggio in oriente ci portava spezie, tappeti e sete, di cui le donne si vestivano spendendo a volte vere fortune.
Quindi questo ottimo commerciante, ma altri come lui, sono certo che si è imbattuto e non solo ma ha anche ingoiato, ciò che in quei luoghi lontani hanno prodotto ricavandolo dalla soia.
Penso che questo gli sia capitato più e più volte, e mi chiedo:
"Possibile che un così bravo commerciante non abbia mai pensato di portare anche questa soia facendola conoscere anche in occidente?"
Se non lo ha fatto, un motivo deve pur averlo avuto, vero?
Certo, informandosi nei luoghi ha scoperto che per produrne dei cibi questo fagiolo doveva essere lasciato a fermentare, ed il cibo che se ne poteva ricavare è ben poca cosa.
Questo perchè a quei tempi non vi erano ancora le conoscenze di oggi sulla CHIMICA, ma ecco che arriva questa CHIMICA che insieme ai cervelloni profittatori hanno trovato il modo cambiare completamente la naturale lavorazione di questa soia.
Difatti, da un fagiolo, con la CHIMICA, sia per la estrazione che per dare il sapore, si fà di tutto.
Latte, yogurth, carne e chi più ne ha più ne metta che per dare il gusto devono metterci gli "AROMI" CANCEROGENI.
Certo, i guadagni sono allettanti. La produzione ha un costo irrisorio e viene fatta naturalmente nell'acqua, quindi niente spese, ma SOLO RESE.
Inoltre ha un enorme vantaggio, serve allo scopo cui molti, cosi detti scienziati hanno progettano nel medio termine:
"DIMINUIRE LA POPOLAZIONE MONDIALE UMANA"
Per dimostrare che non viaggio di fantasia, riporto ciò che dell'articolo sotto mi preme riportare a conferma, un dato di fatto che ormai non mi stupisce minimamente,

"4. La SOIA contiene emoaglutinine che possono causare l'aggregazione dei globuli rossi favorendo la formazione di trombi.
5. La Daidzeina e Genisteina della SOIA interferiscono contro la fertilità della donna e dell'uomo."

e di cui 
il giornalista Maurizio Blondet ci ha dato una precisa informazione e scrive:
"
ELIMINARE 4 MILIARDI DI UOMINI
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/soiaalimvelenoso.htm

Emanuela Rossi scrive:
"Come sempre ci vuole moderazione. La soia è molto importante per prevenire alcuni disturbi della menopausa proprio perché va a sostituire gli ormoni naturalmente prodotti con simil ormoni vegetali, quindi aiuta ad eliminare o controllare il climaterio. È molto utile anche per le ossa e le cartilagini. Se però una donna ha sviluppato un cancro al seno che si nutre di ormoni deve naturalmente evitarla come la peste. Già il cancro in assenza di ormoni se li autoproduce se poi noi glieli serviamo in una coppa di cristallo direi che non va bene.
Proprio per questi motivi gli oncologi dovrebbero essere affiancati da naturopati che possano aiutare i pazienti a chiarirsi le idee" ...e la mia risposta:
Ciao Emanuela Rossi, ti chiedo scusa se mi permetto, ma non sono d'accordo con te, poichè probabilmente avrai già letto le mie idee che sono improntate sul fatto che NESSUN ANIMALE SI RIVOLGE AL SUO SIMILE PER LA SALUTE, in quanto il CORPO di ogni essere vivente conosce bene 2 parole:
EVOLUZIONE ed AUTOGUARIGIONE quindi espletando queste VIVE IN SALUTE senza il bisogno del suo simile. Vorrei vedere un melo come potrebbe farlo.
Per fare questo però ogni CORPO ha bisogno del necessario per poter coniugare queste parole.
Ma cosa se non ciò che INGOIA? Ed è proprio su questo che mi sono concentrato per ottenere la mia personale SALUTE facendomene una ESPERIENZA di 23 anni di cui racconto tappa per tappa. Una di queste tappe è proprio l'EVITARE di INGOIARE ciò che ho il dubbio che possa causarmi dei danni FUTURI e che sono le INVENZIONI UMANE.
UNA DI QUESTE: ATTENZIONE GENTE, LE SCELTE SBAGLIATE DI SOLITO SI PAGANO CON LA SOFFERENZA FUTURA.

Il latte di soia: la verità
"Anche in questo caso in letteratura sono presenti studi con risultati contrastanti. Tra i tanti, senza creare inutili allarmismi ma solo per dare un'idea di quanto delicata sia la questione, ve ne sono alcuni che sottolineano la capacità degli isoflavoni di favorire la crescita e la proliferazione delle cellule tumorali mammarie. In base ai risultati di questi studi, la soia ed i suoi derivati sarebbero controindicati alle donne con storia presente o passata di cancro al seno." clicca QUI

La soia: la verità
Il progresso tecnologico rende possibile la produzione di proteine di soia isolate da ciò che in passato era considerato un sottoprodotto — l’elevata proteina della soia priva di grassi — e di trasformare qualcosa che sembra orribile e puzza terribilmente in prodotti che possono essere consumati da esseri umani. Gli aromi, i conservanti, i dolcificanti, gli emulsionanti e le sostanze nutritive sintetiche hanno trasformato quello che era il brutto anatroccolo dei cibi lavorati, la proteina della soia, in uno dei cibi miracolosi della New Age. clicca QUI

In questo articolo approfondiamo il tema della soia.
Cercheremo di rispondere alle domande più comuni poste sull’argomento. Domande del tipo: la soia fa male?; la soia fa venire il cancro o lo cura?; la soia presenta delle controindicazioni?; la soia fa bene? E perchè?, etc.
Il tutto con tanto di riferimenti bibliografici a studi di meta-analisi e ricerche scientifiche.
Per cercare di fare una migliore chiarezza, inoltre, abbiamo preso uno di quei articoli che demonizzano il legume soia e risponderemo punto su punto per evidenziare eventuali incongruenze e mistificazioni.
Prima di iniziare, tuttavia, vorremo anche tirare un pochino le orecchie a quanti cerchino di dare alla soia una dimensione eterea che non le appartiene. Alcuni soggetti lo fanno senza malizia; altri invece lo fanno per riempirsi il portafogli. Lo diciamo fin da ora: la soia non ha super-poteri e chi ve la vende come eventuale rimedio o agente preventivo al cancro è un mascalzone.
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Sabato 28 Dicembre 2013 13:21 Soia: meglio della carne?
Uno studio del 2008 effettuato dalla clinica per l’infertilità del Massachusetts General Hospital in cui agli uomini veniva chiesto di consumare vari prodotti a base di soia, inclusi il tofu, gli hamburger vegetali, il latte di soia e le bevande di proteine, scoprì che “la maggiore assunzione di cibi a base di soia è associata ad una minore concentrazione dello sperma”.
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Nel 2011 il comitato scientifico della European Food Safety Authority ha respinto le affermazioni fatte dall’industria della soia secondo le quali gli isoflavoni favoriscono la crescita dei capelli, attenuano i sintomi della menopausa, mantengono in salute il cuore e proteggono le cellule dai danni dell’ossidazione. Si è giunti così alla conclusione che “non è dimostrata” la relazione causa-effetto fra il consumo di prodotti di soia e i benefici per la salute.
Nel frattempo sono state avanzate ipotesi secondo le quali, lungi dall’essere protettivo, il consumo di troppe proteine della soia può essere dannoso a causa del suo effetto ormonale.
Nel 2003 la commissione del governo inglese per la tossicità ha identificato tre gruppi per i quali varie evidenze suggeriscono l’esistenza di un potenziale rischio derivante dal consumo di grandi quantità di soia: neonati nutriti con latte di soia, persone con tiroide poco funzionante (ipotiroidismo) e donne con diagnosi di cancro al seno.
Un altro rischio potenziale è dato dall’esano, un solvente chimico - componente della colla e del cemento — che è usato per estrarre l’olio dai semi di soia. È conosciuto come veleno del sistema nervoso umano. A seguito di ripetute esposizioni, le persone possono sviluppare problemi neurologici simili a quelli che insorgono in chi abusa dei solventi. L’industria della soia afferma che solo tracce residue di esano passano nel prodotto finito.
La lavorazione libera dalla soia anche acido glutammico, una sostanza che può scatenare reazioni allergiche. La soia è uno degli otto più comuni allergeni del cibo secondo la U.S. Food and Drug Administration. Un ulteriore problema di molti prodotti a base di soia non è la soia in sé, quanto ciò che viene aggiunto ad essa. Dato che le proteine della soia sono di colore chiaro, prive di odore e quasi senza gusto, molti fabbricanti si affidano a dolcificanti, aromi artificiali, sale e coloranti per rendere i loro prodotti più attraenti.
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Noi sappiamo con certezza che Marco Polo (Venezia, 15 settembre 1254 – Venezia, 8 gennaio 1324) è stato un ambasciatore, scrittore, VIAGGIATORE E MERCANTE ITALIANO, appartenente al patriziato veneziano.
Sappiamo anche che ai sui tempi ha quindi trasportato in Europa molti prodotti, ma è conosciuto sopratutto per aver importato le SPEZIE.
Sicuramente ha visto ed ingoiato anche la SOIA, ma in forma fermentata come il miso in cui è ridotto il livello di fitati e di inibitori della tripsina che interferiscono con enzimi e amminoacidi del corpo umano.
Le popolazioni asiatiche consumano questo tipo di prodotti come condimento quasi quotidianamente e senza problemi, proprio perché la fermentazione riduce parte dell’acido fitico, molto pericoloso.
A causa di tanti problemi, pur essendo una buona fonte di proteine vegetali, la soia (sia i legumi, sia il tofu) non è un prodotto equilibrato, per questo non può essere consumata più di 1-2 volte a settimana, che nel luogo di origine, questo è loro noto.
Ora mi chiedo perchè Marco Polo, scaltro commerciante in quel tempo, non abbia importato anche questa soia?
Strano, vero? oppure vi è stato un motivo molto valido per cui egli non l'ha fatto? mentre ai tempi nostri questa soia è consigliata addirittura dai più conosciuti dottori di grido.
Sono certo di aver capito il vero perchè e mi permetto di comunicarvelo appoggiandomi all'articolo che riporto sotto..
Ai tempi di Marco Polo la chimica era una pratica sconosciuta che fino al secolo scorso non ha affondato le sue conoscenze nel campo alimentare; ed è grazie a questa che con l'uso di prodotti chimici si possono ottenere quei prodotti che ora conosciamo.
Il primo motivo per cui la soia è usata nell'alimentazione è il suo BASSO COSTO di produzione, quindi la coltivazione è stata sparsa per tutto il mondo, anche da noi.
Con la necessità di REALIZZARE delle industrie alimentari, però questa importante "FERMENTAZIONE" non viene rispettata, quindi NON è ridotto il livello di fitati e di inibitori della tripsina che interferiscono con enzimi e amminoacidi causando danni nel tempo e NON CONTROLLABILI a chi ingoia i prodotti ricavati.
Essa cresce nell'acqua come il riso, quindi è comprensibile che il risparmio dei fitofarmaci che si usano per le altre coltivazioni non hanno bisogno di essere usati, quindi vi è un grosso risparmio.
Incide molto poco sul costo il trattamento CHIMICO per rendere appetibile questo prodotto. Come per togliere la CAFFEINA al CAFFE rendendolo povero di questa, o per togliere la acidità alla SANSA (spremitura meccanica di quanto rimane delle olive, noccioli, pelle ecc.), delle olive per poi mischiarla con OLIO EXTRAVERGINE per ottenere il COMUNE OLIO DI OLIVA che non ingoierei neppure da morto, e NON BUTTARE NULLA DI QUESTA, si usano i SOLVENTI CHIMICI, quelli delle vernici e la trielina.
La pagina recita:
"""I SOLVENTI USATI:
L' ACETATO DI ETILE
"L' ACETATO DI ETILE (detto anche etere acetico) è l'estere dell'etanolo e dell'acido acetico. A temperatura ambiente si presenta come un liquido volatile, incolore e dal gradevole odore fruttato; è un composto molto infiammabile, irritante. Trova largo uso come solvente per vernici, resine e colle essendo relativamente meno tossico di altri solventi clorurati. Viene preparato mediante riscaldamento a riflusso e successiva distillazione di una miscela di acido acetico glaciale ed etanolo, in presenza di acido solforico concentrato come catalizzatore."
http://digilander.libero.it/genfranco1/Immagini/caffeacetatodietile.htm

Il DICLOROMETANO
"Il DICLOROMETANO (o cloruro di metilene, abbreviato anche in DCM) è un composto chimico appartenente alla categoria degli alogenuri alchilici e largamente utilizzato come solvente per la chimica organica. La sua struttura è analoga a quella del metano, ma con due atomi di idrogeno sostituiti da altrettanti atomi di cloro. A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore e volatile dall'odore dolciastro. Sebbene il diclorometano sia considerato nocivo e potenzialmente cancerogeno, esso è comunque meno pericoloso del cloroformio, un altro solvente clorurato strettamente correlato al diclorometano, e pertanto ha rimpiazzato quest'ultimo come solvente in molti ambiti."
http://digilander.libero.it/genfranco1/Immagini/caffediclorometano.htm

dalla pagina
http://digilander.libero.it/genfranco1/Immagini/caffeacrilammide.htm

Molta altro ancora di CHIMICO viene usato nelle lavorazioni industriali per raggiungere lo scopo di rendere appetibile questa SOIA a seconda dell'articolo da ottenere.
Questo è facilmente comprensibile dato la partenza da un fagiolo di soia, e come potrebbe essere diverso?
Come si potrebbe altrimenti ottenere un latte senza una MAMMELLA ANIMALE?
Con la necessità poi di REALIZZARE delle industrie alimentari, però la sopradetta importante "FERMENTAZIONE" non viene rispettata, quindi NON è ridotto il livello di fitati e di inibitori della tripsina che interferiscono con enzimi e amminoacidi causando danni nel tempo e NON CONTROLLABILI a chi ingoia i prodotti ricavati da questa soia.
Purtroppo però per dare il GUSTO a questi prodotti si sono dovuti immettere quegli "AROMI" che oramai conosciamo molto bene poichè scritti negli INGREDIENTI e di cui abbiamo certezza della pericolosità CANCEROGENA.
Ho scovato questo articolo che ho il piacere di farvi leggere onde sappiate come comportarvi per la vostra SALUTE.

Dall'articolo sotto devo far notare ed è IMPORTANTE:
"Gli scienziati sanno da anni che gli isoflavoni dei prodotti a base di soia possono inficiare le funzioni della tiroide, causando gozzo (ingrossamento della ghiandola tiroidea) e malattie autoimmuni della tiroide.
Alcuni ricercatori giapponesi hanno studiato gli effetti sulla tiroide dalla soia somministrandola a soggetti sani. Hanno riferito che il consumo di appena 30 grammi (due cucchiai) di soia al giorno per un mese ha determinato un aumento significativo dell’ormone che stimola la tiroide (TSH), che è prodotto dalla ghiandola pituitaria del cervello quando gli ormoni tiroidei sono troppo bassi. I loro risultati hanno suggerito che “l’ingestione eccessiva di soia per un certo periodo può sopprimere la funzione della tiroide e causare gozzo in persone sane, soprattutto in soggetti anziani.”
e
"I ricercatori della Cornell University Medical College hanno dimostrato che la “frequenza delle poppate con formule a base di latte di soia nei primi anni di vita era significativamente più alta nei bambini con malattie autoimmuni della tiroide.” In uno studio precedente avevano scoperto che un certo numero di bambini diabetici aveva assunto formule a base di soia durante l’infanzia."
e
"Livelli sfasati degli ormoni della tiroide possono avere un effetto devastante sullo sviluppo del cervello umano, in particolare durante le prime 12 settimane di gravidanza, quando il feto dipende dagli ormoni tiroidei della madre per lo sviluppo del cervello. Dopo di che, sia quelli materni che quelli fetali influenzano il sistema nervoso centrale."

Concludo quindi che se ai bambini vi è certezza che i prodotti della SOIA fanno male, perchè non dovrebbe fare male agli adulti? Come vengono considerati da che produce questi prodotti:
DEI ROBOT DI ACCIAIO TEMPERATO?

"La soia è un alimento davvero controverso!
Contiene moltissime proteine e sostanze nutritive, eppure farne un uso eccessivo e continuato può rivelarsi una scelta pericolosa.
Nello scorso articolo abbiamo dato un’occhiata ai principali usi della soia e alle sue proprietà e sostanze nutritive. Abbiamo visto che diversi studi e ricerche ne hanno dimostrato l’efficacia per ridurre il colesterolo cattivo e i rischi di cancro alla prostata. (Ma non si tratta di studi conclusivi!)
Tuttavia la soia ha dei lati oscuri che non possiamo ignorare. E in questo articolo vedremo quali sono.
Gli isoflavoni interferiscono con le regolari funzioni endocrine dell’organismo
La soia e i suoi derivati, come il tofu, contengono composti biologicamente attivi chiamati isoflavoni che funzionano come fitoestrogeni, ovvero composti di origine vegetale che possono attivare i recettori degli estrogeni nel corpo umano.
A causa dell’attività estrogenica, questi isoflavoni sono spesso usati come alternativa naturale ai farmaci per alleviare i sintomi della menopausa e ridurre il rischio di perdita ossea nelle donne anziane.
Tuttavia questo uso è controverso e molti esperti sostengono che i rischi superino qualsiasi potenziale beneficio.
Questi isoflavoni sono classificati come interferenti endocrini, sostanze chimiche che interferiscono con la normale funzione degli ormoni nel corpo. Inoltre possono interferire con gli ormoni coinvolti nella riproduzione e nella crescita e negli uomini con l’energia sessuale, tanto da provocare una leggera impotenza.
Gli isoflavoni della soia possono aumentare il rischio di cancro al seno
Alcuni studi fatti sull’uomo hanno evidenziato che gli isoflavoni della soia possono stimolare la proliferazione e l’attività delle cellule nel seno.
In uno studio 48 donne sono state divise in due gruppi. Un gruppo faceva una dieta normale, l’altro la integrava con 60 grammi di proteine ​​della soia.
Dopo soli 14 giorni il gruppo che assumeva proteine ​​della soia mostrava un aumento significativo nella proliferazione (aumento di numero) delle cellule epiteliali del seno, che sono le cellule che hanno più probabilità di trasformarsi in cellule cancerose. (Trovi qui lo studio)
In un altro studio 7 donne su 24 ( 29,2 %) mostravano un aumento del numero di cellule epiteliali mammarie se integravano la propria dieta con le proteine della soia.
Questi cambiamenti nel numero di cellule favoriscono un aumento dei rischi di cancro al seno, che è il cancro più comune nelle donne.
In altri studi, sempre condotti sull’uomo, è stato evidenziato che la soia causa squilibri del ciclo mestruale come mestruazioni in ritardo e prolungate (Trovi qui lo studio).
Testosterone e sterilità
Sebbene anche gli uomini abbiano una certa quantità di estrogeni, averne livelli troppo elevati è innaturale. Quindi un’elevata quantità di isoflavoni della soia può interferire con le normali funzioni ormonali maschili.
In uno studio condotto su 99 uomini che frequentavano una clinica per infertilità, è stato evidenziato che quelli che avevano consumato più soia nei 3 mesi precedenti lo studio avevano un numero di spermatozoi più basso. (Vedi qui lo studio)
In un altro studio, invece, si è visto che il consumo di 40mg al giorno di isoflavoni della soia per 4 mesi non produceva effetti sugli ormoni e sulla qualità del seme. (Vedi qui lo studio)
Fino ad ora gli studi condotti in questa direzione non hanno portato risultati definitivi ed è quindi errato affermare che la soia interferisca sulla qualità del seme e del testosterone. Tuttavia resta il fatto che gli isoflavoni della soia possono interferire con le funzioni ormonali negli uomini. E questo dovrebbe bastare a indurli a consumarla con attenzione!
Alimenti per lattanti a base di soia
Un altro dei gravi problemi della soia è il suo uso negli alimenti per lattanti. “La quantità di fitoestrogeni che un lattante assume in una giornata attraverso un preparato di latte equivale a 5 pillole anticoncezionali”, dice Mary G. Enig, presidente dell’Associazione Maryland Nutrizionisti. Lei ed altri esperti nutrizionisti ritengono che l’esposizione infantile a elevate quantità di fitoestrogeni sia associata a pubertà precoce nelle ragazze e ritardata maturazione fisica nei ragazzi.
Uno studio pubblicato sulla rivista medica britannica Lancet ha rilevato che “l’esposizione quotidiana dei bambini agli isoflavoni della soia ha nel neonato effetti ormonali 6-11 volte superiori rispetto a quelli che ha negli adulti che consumano alimenti a base di soia.” (Una dose di due bicchieri di latte di soia al giorno è sufficiente ad alterare il ciclo mestruale nelle donne). Nel sangue dei bambini esaminati le concentrazioni di isoflavoni sono state 13.000-22.000 volte più elevate della concentrazione di estrogeni naturali nei primi mesi del vita.
Tirosina, dopamina e morbo di Parkinson
Il cervello utilizza gli aminoacidi tirosina e fenilalanina per sintetizzare la dopamina e noradrenalina, i due neurotrasmettitori chiave del cervello che promuovono la vigilanza e l’attività. La dopamina è fondamentale per la coordinazione muscolare.
Le persone le cui mani tremano a causa morbo di Parkinson hanno una ridotta capacità di sintetizzare la dopamina. Depressione, disturbi dell’umore e deficit di attenzione sono anch’essi associati a bassi livelli di dopamina e noradrenalina.
La soia ha dimostrato di influenzare l’attività della tirosina idrossilasi negli animali, causando disturbi nell’utilizzo della dopamina.
I ricercatori del Karolinska Institute in Svezia presso il National Institutes of Health stanno cercando una connessione tra l’attività della tirosina idrossilasi, i recettori degli ormoni tiroidei e l’abbassamento dei livelli di dopamina nel cervello.
La soia danneggia il cervello tramite la tiroide
La tirosina è fondamentale per il cervello anche per un altro motivo. E’ necessaria per l’organismo perché produca ormoni tiroidei attivi, che sono un importante regolatore fisiologico dello sviluppo del cervello dei mammiferi. Gli ormoni tiroidei regolano la crescita e la migrazione dei neuroni, compreso lo sviluppo sinaptico e la formazione della mielina in regioni specifiche del cervello. Bassi livelli ematici di tirosina rendono la tiroide poco efficiente.
Gli scienziati sanno da anni che gli isoflavoni dei prodotti a base di soia possono inficiare le funzioni della tiroide, causando gozzo (ingrossamento della ghiandola tiroidea) e malattie autoimmuni della tiroide.
Alcuni ricercatori giapponesi hanno studiato gli effetti sulla tiroide dalla soia somministrandola a soggetti sani. Hanno riferito che il consumo di appena 30 grammi (due cucchiai) di soia al giorno per un mese ha determinato un aumento significativo dell’ormone che stimola la tiroide (TSH), che è prodotto dalla ghiandola pituitaria del cervello quando gli ormoni tiroidei sono troppo bassi. I loro risultati hanno suggerito che “l’ingestione eccessiva di soia per un certo periodo può sopprimere la funzione della tiroide e causare gozzo in persone sane, soprattutto in soggetti anziani.”
Formulazioni di soia per lattanti, ormoni tiroidei e sviluppo del cervello fetale
I ricercatori della Cornell University Medical College hanno dimostrato che la “frequenza delle poppate con formule a base di latte di soia nei primi anni di vita era significativamente più alta nei bambini con malattie autoimmuni della tiroide.” In uno studio precedente avevano scoperto che un certo numero di bambini diabetici aveva assunto formule a base di soia durante l’infanzia.
Livelli sfasati degli ormoni della tiroide possono avere un effetto devastante sullo sviluppo del cervello umano, in particolare durante le prime 12 settimane di gravidanza, quando il feto dipende dagli ormoni tiroidei della madre per lo sviluppo del cervello. Dopo di che, sia quelli materni che quelli fetali influenzano il sistema nervoso centrale.
La soia è potenzialmente pericolosa
Ora che abbiamo visto quali sono i problemi legati alla soia, è chiaro che si tratta di un alimento potenzialmente pericoloso che non dovrebbe essere presente sulle nostre tavole se non raramente e comunque solo in alcune forme (che sono quelle sicure).
Nel terzo e ultimo articolo di questa serie, che sarà pubblicato lunedì, ti mostrerò quale soia devi evitare come la peste e quale puoi consumare (con le quantità consigliate).
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