Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia
esperienza,
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Per sapere cosa è il PRIMO FLAGELLO umano che si chiama
CAFFE'
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MEDICHE "area medica" della
CAFFEINA Clicca
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inoltre è un
INSETTICIDA Clicca
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ZUCCHERO: dannoso e
tossico come il
CAFFE', l'ALCOOL
ed il TABACCO Clicca
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Per la definizione degli "ALIMENTI ESSENZIALI" clicca QUI
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Tra le DROGHE: TE' e CAFFE', la farina 00, gli "AROMI" o gli
"AROMI NATURALI" e il GLUTAMMATO MONOSODICO, abbiamo una situazione molto
poco ROSEA
per il nostro futuro, ma sopratutto quella di nostri figli.
Dato che è praticamente impossibile invertirla come potremo OVVIARE a questo?
Semplice, evitarli ora che li conosciamo, ma sopratutto eliminare gli eventuali
involontariamente ingoiati, ingoiando COSTANTEMENTE l'ACIDO ASCORBICO di cui Linus Pauling ci riporta detto da Irwin
Stone:
"pagina 107/340------dice Irwin: 1) battericida, 2) disintossica, 3) controlla,
4) è innocuo
Irwin Stone (1972) ha descritto l'ACIDO ACORBICO in relazione alle malattie
batteriche nel modo seguente:
1) E' battericida o batteriostatico e uccide o previene la crescita di organismi
patogeni.
2) Disintossica e rende innocui le tossine batteriche ed i veleni.
3) controlla e mantiene efficace la fagocitosi.
4) E' innocuo ed atossico, senza danno per il paziente, gli effetti
sopramenzionati.
http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/originalelp.pdf
Con questo articolo sotto voglio dimostrare che neppure i
VEGETARIANI sono esenti dalle malattie e dal CANCRO come DICONO di essere e non
solo, ma COL FUMO (tante parole e SOLO PAROLE), agendo anche sugli ANIMALISTI,
mettono in rete video e quant'altro possa agire sul sentimento delle persone, di
cui
non ho ancora capito se è meno DEPLOREVOLE chi per LAVORO fà il fatto o chi li
mette in visione, cercando di convincere le persone che INGOIARE SOIA è SALUTARE mentre
l'ingoiare
CIBI NATURALI, questi causano il CANCRO.
Siamo e sono perfettamente informati che evitare questi CIBI NATURALI causa la
CARENZA CERTA della vitamina B12, ma che i dirigenti ovviano ingoiando
PASTIGLIE, ma la cosa che mi stupisce maggiormente è che NON NE DIANO AVVISO a
quelle persone che danno retta ai loro consigli.
Ma ora un'altra pecca si aggiunge alla prima e nessuno riesce a convincermi che
essi non ne siano a conoscenza.
E' mai possibile che articoletti senza importanza abbiano le INFORMAZIONI GIUSTE
mentre loro che si danno da fare per trovare i proseliti non sappiano di una
PECCA così GRANDE?
Non è che questa informazione la nascondono onde agevolare chi li SPONSORIZZANO?
Se così non è, non ho ancora bene capito da che parte stanno e dove vogliono arrivare.
Ma alla fine, loro NON SANNO QUANTO ti metto sotto?
E' una cosa molto importante conoscere queste cose, se ne ha il DIRITTO e può
influire sulle decisioni che si devono prendere per la propria SALUTE.
Invece si evitano dei CIBI NATURALI per cadere fra le braccia di PRODOTTI
CHIMICI, VELENO PURO.
E' vero che quanto è nell'articolo è un problema per TUTTI, ma per loro è
IMPONENTE in quanto su questa frutta e verdura è basata la loro alimentazione.
Sarà invece che sono al soldo delle industrie alimentari che usano
anche quegli "AROMI" detti sotto?
Ed ora leggi e capirai.
"Le etichette non citano possibili residui di pesticidi negli alimenti.
Secondo uno studio di Legambiente un terzo della frutta e della verdura che
finisce sulle tavole degli italiani presenta tracce di pesticidi. Alcuni
campioni poi sono da record, con 6, 7, anche 9 principi chimici presenti
contemporaneamente.
L’analisi è stata effettuata su campioni di ortofrutta e derivati e analizzati
dai laboratori pubblici italiani delle Agenzie Regionali per la Protezione
Ambientale (ARPA).
Tra i diversi residui trovati risultato il Captano, Clorphyrifos, Boscalid,
Fosmet, Dimetoato, Diazinone.
Tra i più pericolosi il Clorphyrifos che è riconosciuto da diversi studi
scientifici come un interferente endocrino, perché altera il funzionamento del
sistema endocrino causando danni all’organismo, compromettendo il normale
funzionamento del sistema ormonale, fondamentale per la sopravvivenza. Il
Clorphyrifos e i suoi metaboliti, oltre ad agire come interferenti endocrini,
hanno una spiccata attività neurotossica, con potenziali effetti a lungo termine
sulla regolazione neuro-endocrina e sullo sviluppo psicosociale.
La normativa vigente ha portato sicuramente ad un maggiore controllo delle
sostanze attive impiegate nella produzione dei formulati e l’armonizzazione
europea dei limiti massimi di residuo consentito (LMR) negli alimenti,
intervenuta nel 2008, ha rappresentato senz’altro un importante passo in avanti,
ma manca una regolamentazione specifica rispetto al simultaneo impiego di più
principi attivi nella produzione dei formulati, come pure sulla rintracciabilità
di più residui in un singolo prodotto alimentare.
La normativa, almeno per il momento, non si esprime rispetto al cosiddetto multi
residuo cioè, al quantitativo di residui che si possono ritrovare negli alimenti
e la definizione stessa dei limiti i massimo residuo (LMR) si basa solo sui
singoli residui.
E’ quindi un obiettivo da perseguire quello di conoscere gli effetti sinergici
che possono derivare dall’uso simultaneo di più pesticidi. E’ necessario capire
i rischi a cui sono esposti in primis i bambini, ma anche gli adulti a causa
della presenza sempre crescente di prodotti multi residuo, cioè di prodotti
alimentari contenenti più di un residuo di pesticida.
Infatti, anche se a piccole dosi e sotto i limiti stabiliti dalla legge,
l’azione sinergica di diverse sostanze assunte dall’ambiente possono avere un
effetto cancerogeno.
E’ indubbio che i prodotti biologici sono da preferire, e non è un caso che il
consumo del biologico in Italia è in costante crescita."
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/pesticidiresidui.htm
IL PRIMO SCOPO DEGLI ARTICOLI COME QUESTO E' QUELLO DI ALLONTANARE
L'ATTENZIONE DAL
"VERO PERICOLO PER LA VITA UMANA"
I QUALI DANNO MOLTO PIU'
GUADAGNO CHE ALLE CASE FARMACEUTICHE ED ALLA MAFIA MESSI INSIEME..
1) LA DROGA LEGALE CHE SI CHIAMA "CAFFE'", UN INCASSO GIORNALIERO SOLO IN ITALIA
DI 180 MILIONI DI DI EURO AL GIORNO
2) I PRODOTTI CHIMICI, CHE PRODURLI COSTA SOLO LA TRASFORMAZIONE, MENTRE LA
MATERIA PRIMA SI TROVA IN NATURA. CALCOLANDO CHE IN ITALIA OGNUNO DI NOI 60
MILIONI, SOLO PER LA igiene PERSONALE E DELLA CASA SI SPENDE IN MEDIA ALMENO 3 EURO
AL GIORNO FANNO ALTRI 180 MILIONI DI EURO AL GIORNO.
MA CHE IN EFFETTI QUESTI PRODOTTI INSIEME SONO LA "VERA CAUSA" DELLE NOSTRE
MALATTIE E DEL CANCRO.
CHE PER COPRIRE QUESTA "VERA CAUSA" DANNO ALL'OPINIONE PUBBLICA ED AGLI INGENUI
CREDULONI UN
"CAPRO ESPIATORIO"
E' QUINDI COMPRENSIBILE IL PERCHE' CONTRO I "CIBI NATURALI".
SENZA CONTARE UN ALTRO SCOPO, QUELLO DI DIMEZZARE LA POPOLAZIONE CON LA MALATTIA
DANDO NEL CONTEMPO IL GUADAGNO ALLE CASE FARMACEUTICHE.
PER RAGGIUNGERE QUESTO FINE PERO' E' NECESSARIO DEMONIZZARE I "CIBI NATURALI", CHE
LA MALATTIA NON LA POTRANNO CAUSARE MAI, PROMUOVENDO IN SOSTITUZIONE LE INDUSTRIE
ALIMENTARI CHE TRATTANO LA
S O I A
UN "PRODOTTO CHIMICO" ANCHE SOLO PER
RENDERLA APPETIBILE.
IL PH "ACIDO"?
TUTTA UNA SCUSA PER DEMONIZZARE QUESTI "CIBI NATURALI". CON FRANCA NE SIAMO
DEGLI ESEMPI, POICHE' A RENDERLO "ACIDO" SONO I PRODOTTI NOMINATI CHIARAMENTE
SOTTO.
QUINDI SONO QUESTI "AROMI" CHIMICI IL SEGRETO CHE SI DEVE
NASCONDERE, DANDO UN "CAPRO ESPIATORIO" ALL'OPINIONE PUBBLICA, USANDO TUTTI I
MEZZI POSSIBILI, POICHE'
"IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI".
ECCO SPIEGATE LE VARIE
"ALLERGIE"
CHE NON SONO CAUSATE DAI CIBI MA
DAI PRODOTTI CHIMICI DI QUESTI
"AROMI"
ED ECCO PERCHE' SONO PREZZOLATI I PERSONAGGI DI "GRIDO" E PIU' IN VISTA PER
DEMONIZZARE QUESTI
"PRODOTTI NATURALI"
CHE NON SI POSSONO ADULTERARE CON L'AGGIUNTA DI QUESTI
"AROMI"
CHE IMPEDISCONO LA VENDITA DEI LORO PRODOTTI.
ECCO PERCHE' INVECE E' CONSIGLIATA LA
"SOIA"
CHE NON E' UN PRODOTTO NATURALE POICHE' PER RENDERLA APPETIBILE SUBISCE LO
STESSO TRATTAMENTO DEGLI ALTRI CIBI INDUSTRIALI DI LORO PRODUZIONE.
QUESTA E' LA
VERA CAUSA DEL CANCRO E DELLE ALTRE MALATTIE CON QUALSIASI NOME SI VOGLIANO
CHIAMARE E DI CUI NESSUN ALTRA SPECIE ANIMALE SI AMMALA.
LOGICAMENTE PER ARRIVARE AL LORO LIVELLO DI SALUTE, OLTRE CHE EVITARE COME LA
PESTE QUESTI
"CIBI ADULTERATI"
E' NECESSARIO INGOIARE GLI
"ALIMENTI ESSENZIALI"
NEI QUALI SIAMO STATI
"GENERATI"
QUINDI SCRITTI A GRANDI LETTERE DI FUOCO NEL NOSTRO DNA.
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Sapevate che la farina panificabile che arriva nelle panetterie
comuni può contenere fino a 109 additivi diversi? La farina biologica, invece,
non contiene assolutamente alcun additivo. Questo articolo riguarda non solo il
pane, ma tutti i prodotti fatti con la farina bianca, ovvero dolci, pizze, ecc.
La porcheria che si consuma sotto il sinonimo di pane, è una combinazione di
sostanze chimiche che sono utili solo per chi vende il pane ma che danneggiano
chi lo consuma.
Tutti abbiamo sentito dire che anticamente si sopravviveva a volte con solo pane
e cipolla, ma chi pretende di fare una cosa simile oggi, sarebbe un suicida.
Il pane che oggi ingeriamo, è una pasta di amido che non nutre, anzi,
sovraccarica di calorie vuote e porta all’obesità e alla perdita di minerali.
Chi non sa che il pane bianco produce stitichezza? Quello che non tutti sanno è
che produce molte altre malattie tra le quali:
Obesità
Cancro al colon
Mancanza di minerali (osteoporosi, artrosi, etc.)
Emorroidi
Colesterolo
Diverticoli
Gli additivi che per legge sono aggiunti alle farine sono l’acido ascorbico
(E300), la L-cisteina (E920) e l’acido fosforico e i suoi fosfati (E338 – E452).
Inoltre nell’estratto di malto contenuto ci sono additivi con effetto
conservativo (E270, 280) e addittivi antiossidanti (E325, 326, 327). Questi
additivi aumentano la forza della farina o la diminuiscono, e sono usati come
agenti lievitanti e per panificare. Nei pani speciali ve ne sono molti di più
perchè vengono aggiunti al latte in polvere. allo strutto, agli oli, ecc. per la
conservazione, per il colore, per l’emulsione ecc.
I mulini industriali usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento come:
l’ossido di azoto, diossido di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile
miscelato con sali chimici vari.
Un agente sbiancante, il diossido di cloro, combinato con le proteine qualunque
siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana. L’allossana è velenosa,
ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. Il
diossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della
farina, ma non è propriamente salutare, infatti può uccidere la flora
intestinale ed è usato anche nei detergenti.
Il pane bianco e i falsi pani integrali (fatti con farina bianca e un po’ di
crusca, lievito artificiale e prodotti chimici, e non ha importanza che la marca
sia famosa), contengono molte delle seguenti sostanze chimiche:
gesso bianco
monogliceridi e digliceridi
stearoil-2-lactilato di sodio
azodicarbonamido
acido tartarico
diacetilo
glicol propileno
muschio d’Irlanda
farina di riso
pappa di amido
soia in polvere (residui di estratti di olio)
diossido di cloro
farina di pesce
farina di ossa
dose di calcio
fosfato de ammonio
bromato di calcio
azodicarbonato
polisorbato 60 e certo molto sale…
Credete che tutto questo è aggiunto per il bene della vostra salute?
Il gesso bianco, detto solfato di calcio, non è aggiunto per togliere le crepe
dal vostro stomaco, ma perché è più facile impastare la massa da infornare pari
a 250 Kg. in macchine gigantesche.
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/farinaperpane.htm
Gli aromi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte durante
la preparazione di cibi e di piatti per conferire un profumo e un sapore
determinati. Gli aromi non vengono consumati da soli ma solo aggiunti in modiche
quantità ai vari alimenti. Ne esistono numerosi sia nelle preparazioni salate
che dolci, per fare alcuni esempi: aroma burro, aroma gorgonzola, aroma caprino,
aroma pesto, aroma oliva, aroma fragola, aroma limone, aroma cioccolato, aroma
cognac, aroma caffè, aroma creme brulè, e anche aroma panettone e aroma pandoro.
Ogni ingrediente, ogni piatto tipico, ogni spezia, ogni frutto possono essere
ridotti ad aroma dall'industria degli aromi, che, a partire dagli anni
Cinquanta, ha assunto un'importanza sempre più fondamentale nella produzione di
cibi da parte dell'industria alimentare.
Classificazione degli aromi secondo la normativa europea vigente
La normativa vigente attualmente alla quale anche l'Italia fa riferimento è la
1334 del 2008 della Comunità Europea.
Secondo questa legge gli aromi, o meglio le sostanze aromatizzanti, sono
sostanze chimiche definite con proprietà aromatizzanti. Gli aromi non devono, in
base ai dati scientifici disponibili, presentare un rischio per la salute dei
consumatori e il loro uso non deve indurre in errore il consumatore.
Possiamo trovare tre tipi di indicazioni sull'etichette dei prodotti alimentari:
aromi (o aroma);
aroma naturale (o aromi naturali);
aroma naturale di + alimento o categoria di alimenti o materiale di base
alimentare.
Gli aromi possono essere ottenuti per sintesi chimica o isolati a mezzo di
procedimenti chimici; oppure tramite procedimenti fisici, enzimatici o
microbiologici da un materiale di origine vegetale, animale o microbiologica.
Nel primo caso, se gli aromi sono ottenuti con procedimenti chimici ricostruendo
le cellule di un ingrediente esistente in natura in laboratorio, sull'etichetta
si deve riportare la generica dicitura "aromi".
Nel secondo caso, se cioè l'aroma è ottenuto con procedimenti fisici a partire
da un elemento esistente in natura o da una sua parte, si può riportare la
dicitura "aromi naturali".
Se la sostanza dal quale è estratto l'aroma, sempre con procedimenti fisici, è
per il 95% costituita da un solo alimento o da una famiglia di alimenti, si può
indicare anche l'indicazione specifica del tipo di aroma (es aroma di frutta o
aroma di vaniglia).
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromisostanze.htm
Gli aromi nei cibi fanno male? Fanno venire il cancro? Come sono fatti gli
aromi?
Alla fine di questo articolo direte addio alla scamorza affumicata, al salmone
affumicato e a tutti i prodotti artificiali contenenti tra gli ingredienti la
voce "AROMI".
Gli aromi artificiali fanno male e sono prodotti chimicamente.
Cosa sono gli aromi? Quella famosissima dicitura presente nella maggior parte
dei prodotti confezionati e che dice tutto e niente allo stesso tempo?
Ricordiamoci che, come nel caso dell'aspartame, non significa il fatto che sia
menzionato tra gli ingredienti (e quindi approvato dal ministero della salute),
che non sia nocivo o cancerogeno, come dimostrato nel caso dell'aspartame, il
dolcificante presente in tutti i prodotti come gomme e caramelle, e che
sostituisce il tradizionale zucchero, o sciroppo di glucosio.
Il problema degli aromi, è che se non c'è scritto espressamente "aromi
naturali", questi sono SEMPRE artificiali, e quindi costruiti chimicamente in
laboratorio, con ingredienti terribilmente lontani dal mondo alimentare e in
molti casi nocivi.
Gli aromi artificiali ed i consigli del Dott. Berrino.
A cura di Mammut Elisa
Nel mio viaggio intrapreso recentemente alla riscoperta dei sapori autentici
della nostra tradizione alimentare ma anche con l'apporto di preziose
innovazioni e "contaminazioni" provenienti dal continente asiatico e non solo
(vedasi cucina macrobiotica), non poteva mancare un cenno sui famigerati aromi.
Queste sostanze vengono usate nella preparazione degli alimenti che tutti noi
consumiamo giornalmente e con grande appagamento del gusto, ma se ci fermassimo
un attimo a controllare ciò che è scritto nelle etichette, a volte ci vuole
veramente la lente di ingrandimento per capire, dovremmo farci venire qualche
dubbio.
Il dott. F. Berrino sconsiglia, ad esempio, lo yogurt alla frutta, infatti la
frutta per lo più è completamente inesistente, ma il suo aroma c'è tutto, e che
aroma!
(ricordiamo invece che YOMO è uno yogurt naturale al 100% senza aromi, altro che
Muller, fate l'amore con l'aroma!)
Allora andiamo a vedere questo video, impareremo tantissimo sui profumi e gli
allettanti aromi che ogni giorno inconsapevolmente ingurgitiamo, con quali
danni?
Molti aromi per dare il gusto dell'affumicatura potrebbero essere cancerogeni
Cibi affumicati a rischio: secondo l'ultimo rapporto dell'Autorità Europea per
la sicurezza alimentare (EFSA) molti degli aromi utilizzati per dare il gusto
dell'affumicatura potrebbero essere cancerogeni. Primo indiziato, l'aroma
conosciuto dagli esperti con il nome di 'AM 01' che si ottiene dal legno di
faggio e raffinato chimicamente.
In questo caso l'analisi dell'Efsa parla di "possibile genotossicità" e di
"effetti mutageni sul Dna delle cellule", fattori che sostanzialmente provocano
il cancro. L'EFSA ha esaminato 11 tra i più comuni aromi utilizzati in Europa
per l'affumicatura di carni, pesce e formaggi e ha dichiarato che per la maggior
parte si tratta di sostanze con livelli di tossicità vicini a quelli considerati
pericolosi.
Aromi affumicati cancerogeni fanno male alla salute.
In particolare, l'analisi ha determinato che due sugli 11 aromi sono sicuri,
otto preoccupanti, uno sotto controllo e uno non valutabile per la mancanza di
dati sufficienti. Partendo dai dati delle analisi Efsa la Commissione europea
stilerà a breve un elenco di prodotti considerati sicuri. Gli aromatizzanti per
affumicature sono solitamente aggiunti agli alimenti per dare loro il gusto di
'affumicato' in alternativa al fumo tradizionale. Klaus-Dieter Jany, presidente
del Panel Efsa sugli aromi, ha spiegato che “il gruppo ha basato le sue
conclusioni sui dati limiti attualmente disponibili e sulle stime di apporto di
queste sostanze”.
Le preoccupazioni riguardano quegli aromi per cui questo apporto potrebbe
avvicinarsi a livelli nocivi per la salute. Tuttavia, ha puntualizzato
l'esperto, “ciò non significa necessariamente che le persone che consumano
questi alimenti siano a rischio, poiché si prendono in considerazione stime
superiori al reale consumo”.
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromiartificiali.htm
"Gli aromi vengono aggiunti agli alimenti per esaltarne il sapore, per dare
all'alimento il gusto che ha perso durante il trattamento industriale o
semplicemente per aggiungere qualcosa che i metodi intensivi di coltivazione
moderni non riescono a preservare. Non tutti gli aromi sono uguali, e tra le
diverse tipologie che troviamo in etichetta, ci sono grandi differenze:
Gli aromi naturali, ottenuti da macinazione, frammentazione, macinazione o
distillazione (con alcol e altri solventi) di componenti di origine vegetale o
animale. La legge per i prodotti biologici ammette solo l’aggiunta di aromi
naturali. Sono anche i preferiti dal consumatore, che però non sa che talvolta
non derivano da alimenti, né che per estrarli e diluirli occorrono solventi
chimici.
Gli aromi natural-identici, che sono uguali a quelli in natura ma sono sintetici
(per esempio la vanillna), e sono i preferiti dalle aziende perché costano meno,
è più facile controllarne la sicurezza d’uso e si conservano meglio.
Gli aromi artificiali (per esempio l’etilvanillina), che invece suscitano
diffidenza nel consumatore, tanto che le aziende alimentari spesso “strillano”
sui loro prodotti “non contiene aromi artificiali”;
Se si tratta di un aroma naturale, l'etichetta segnalerà aromi naturali o ne
specificherà il tipo (aroma di vaniglia). Se si tratta di un aroma naturale
identico o artificiale, l'etichetta riporterà semplicemente la parola aroma.
Difficilmente un prodotto in commercio non contiene la parola aroma in ultima
posizione nell'elenco degli ingredienti. Solo gli ortofrutticoli freschi e un
gruppo ristretto che comprende: OLIO, CARNE, LATTE, UOVA, VINO, PASTA SECCA,
FORMAGGI, MIELE, YOGURT NATURALE, SUCCHI DI FRUTTA 100%, CACAO AMARO E POCHI
ALTRI.
Perché si aggiungono gli aromi?
La questione è tecnica perché il processo industriale e la necessità di
mantenere il prodotto sino alla scadenza, comportano l’inevitabile perdita delle
note aromatiche. Questa perdita viene supportata con l’aggiunta di aromi in
grado di restituire al prodotto la fragranza originale.
La perdita della nota aromatica nei prodotti, se non ripristinata con aromi
addizionati, comporta l'esclusione dal mercato: il prodotto non piace, non viene
venduto.
E per i prodotti affumicati come speck, salmone, il prosciutto, ecc. Pensate che
siano stati veramente affumicati bruciando legno di ginepro e facendo penetrare
il fumo nelle carni?
Questo procedimento avrebbe un costo molto alto, non paragonabile rispetto alla
semplice aggiunta di un aroma nell'alimento. In questo caso aroma di affumicato.
Ma cosa si nasconde dietro la parola aromi?
In genere le sei lettere indicano un numero variabile da 10 a 40 e più molecole
di sostanze classificate come terpeni, alcoli, aldeidi, chetoni … e altri
composti dai nomi impronunciabili.
L'ODORE DI UN FRUTTO COME LA FRAGOLA è COMPOSTO DA OLRE 250 MOLECOLE. PER IL
CIOCCOLATO SONO PIU' DI 600, MENTRE PER IL CAFFE' TOSTATO SI SUPERA LE 900.
L’industria individua queste molecole, le ricostruisce in laboratorio le mette a
disposizione delle aziende alimentari che ne utilizzano solo una parte (quelle
che caratterizzano meglio l’odore, chiamate molecole target). Alcune molecole
target sono abbastanza conosciute, basta citare il mentolo della menta e la
vanillina della vaniglia.
Tornando all'aroma artificiale di fragola (che purtroppo per noi troviamo in
tutti i composti di fragole: yogurt, dolci, marmellate, ecc. Che hanno
nell'etichetta la scritta aromi): contiene questi ingredienti:
immagine fragola
Amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato,
benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-isobutirato,
cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, díacetíle, dipropil-chetone,
etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato, etil-eptanoato,
etil-eptilato, etil-iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato,
etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifrenip2-butanone (soluzione
al dieci percento in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato,
isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4metilacetofenone,
metil-antranilato, metil-benzoato ' metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina,
metil-naftil_chetone, metilsalicìlato, olio essenziale di menta, olio essenziale
dì neroli, nerolina, neril-isobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico,
etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
PUO' BASTARE? NON DESCRIVEREMO IL PROCESSO VERO E PROPRIO DI FABBRICAZIONE, E
SOPRATUTTO I SOLVENTI CHE VENGONO UTILIZZATI!"
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromib.htm
"Un tipico aroma artificiale di fragola, come quello che troviamo in un
milk shake alla fragola di Burger King,
contiene questi ingredienti: amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo,
anisil-formato, benzil-acetato,
benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-isobutirato, cinnamil-valerato,
olio essenziale di cognac, díacetíle,
dipropil-chetone, etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato,
etil-eptanoato,
etil-eptilato, etil-Iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato,
etil-propionato, etil-valerato, eliotropina,
idrossifreniP2-butanone (soluzione al dieci percento in alcol), alfa-ionone,
isobutil-antranilato,
isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4metilacetofenone,
metil-antranilato, metil-benzoato '
metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina, metil-naftil_chetone,
metilsalicìlato, olio essenziale di
menta, olio essenziale dì neroli, nerolina, neril-isobutirato, burro di
giaggiolo, alcol fenetilico,
etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente."
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromic.htm
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e
oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo
però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro
negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO
MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di
meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate,
implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli
allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in
pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale
NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di
lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA
FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate adatte per essere
sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico, risultato il cibo che
esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è cattivo, e nessun
uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore,
eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi
proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli
ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il
semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta
in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati
sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza
che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati contiene:
amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato,
benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-isobutirato,
cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, díacetíle, dipropil-chetone,
etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato, etil-eptanoato,
etil-eptilato, etil-Iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato,
etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifreniP2-butanone (soluzione
al dieci percento in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato,
isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4metilacetofenone,
metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina,
metil-naftil_chetone, metilsalicìlato, olio essenziale di menta, olio essenziale
dì neroli, nerolina, neril-isobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico,
etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
Tutto questo elenco di ingredienti dietro la piccola scritta “Aromi”
Fra questi ingredienti troviamo un estere (anisil-formato) dell'acido formico,
nonché esteri
(metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato) dell'alcole metilico: nel
corpo gli esteri in genere vengono "smontati" (non al 100%), ossia nel caso
specifico si liberano appunto, a seconda della sostanza, alcole metilico ed
acido formico che sono entrambi assai velenosi!
Senza gli aromi il cibo industriale risulterebbe pessimo e quindi invendibile.
Gli aromi sono un inganno colossale che ogni giorno ci portiamo a casa sulle
nostre tavole. Esistono migliaia di aromi e nessuno sa che tipo di interazioni
possono verificarsi all'interno del corpo umano:non esistono studi in tal senso,
questo per due motivi:
1. Sarebbero davvero molto lunghi e costosi.
2. Le multinazionali alimentari non ne vogliono sapere di uno studio di questo
tipo, un'eventuale bocciatura senza appello degli aromi farebbe crollare
l'intera industria.
Buona parte del cibo che ti porti a casa ogni giorno contiene un inganno e mina
la tua salute in modo che nemmeno immagini."
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromia.htm
Nei cibi conservati delle grande distribuzione è una presenza assidua,
palese o occulta... si chiama "in gergo" E621 ma lo troviamo camuffato anche con
altri nomi apparentemente più innocenti: “idrolizzato proteico”, “proteine
vegetali”, “isolato proteico di soia”, “proteina concentrata di soia”, “aromi
naturali”, “enzimi”, “autolisato di estratto di lievito” e “lievito”.
Nella sostanza non cambia la solfa: è un grave danno alla nostra salute e di lui
si sospetta seriamente che tra i reali effetti collaterali ci siano anche
malattie degenerative , cardiovascolari, disturbi del comportamento, diabete,
glaucoma e… sovrappeso. Negli ultimi decenni è stato oggetto di molte ricerche
dai risultati davvero sconcertanti, come ci ricorda il Dr Perugini Billi in una
recente intervista su La Stampa:
“È noto ormai da 50 anni che per provocare un rapido soprappeso in un animale
basta creare danni puntiformi nell’ipotalamo. Il glutammato è in grado di fare
la stessa cosa. Il problema è che gli esseri umani sono 5 volte più sensibili
alla tossicità del glutammato del più sensibile degli animali da laboratorio e i
lattanti sono 4 volte più sensibili degli adulti. Secondo alcuni esperti, è la
precoce esposizione al glutammato una della cause dell’aumento di obesità tra le
nuove generazioni.
Nel 1957 alcuni ricercatori stavano cercando di capire se un amminoacido molto
comune nel nostro corpo, l’acido glutammico, era in grado di riparare i danni
retinici. Nutrirono dei topi con questo amminoacido, nella particolare forma di
glutammato monosodico (MSG). Quello che scoprirono fu scioccante. Tutte le
cellule della retina erano state letteralmente spazzate via, semplicemente non
c’erano più.
Circa 10 anni più tardi il Dr John Olney, neuroscienziato e ricercatore
americano, decise di utilizzare questo sistema di distruzione della retina per
studiare le connessioni tra visione e cervello. Scoprì che il MSG non solo
danneggiava la retina, ma anche alcune aree specifiche del cervello,
principalmente l’ipotalamo.
Inoltre, scoprì che provocava una sovreccitazione dei neuroni talmente forte che
alla fine queste cellule morivano. Chiamò questo fenomeno “eccitotossicità.
Da allora sono stati condotti numerosi studi e oggi sappiamo che l’acido
glutammico è uno dei più comuni neurotrasmettitori presenti nel cervello e che
influenza funzioni come l’ attenzione, l’apprendimento, la memoria, il controllo
del sistema endocrino e l’emozioni.
Questo amminoacido tuttavia non distrugge le cellule nervose, perché un sistema
di controllo tiene entro certi limiti i suoi livelli nel cervello. La stessa
cosa però non avviene con il MSG, che è libero di provocare danni cellulari
anche gravi.
Si sospetta infatti che il consumo di questa sostanza sia associato ad alcune
malattie degenerative del sistema nervoso (Alzheimer, Parkinson, neuropatie,
schizofrenia, depressione, disturbi del comportamento e dell’apprendimento,
autismo ecc.), al diabete, alle malattie cardiovascolari, al glaucoma e alla
degenerazione maculare".
Dunque OCCHIO ALLE ETICHETTE nel fare la spesa!
Se l'italiano è la tua lingua leggi sotto.
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nella tua lingua clicca sulla riga.
il link è: http://saluteolistica.blogspot.it/2009/02/glutammato-monosodico-che-danno.html
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