Per sapere il motivo di queste integrazioni, oltre la mia esperienza, clicca QUI
Ecco l'informazione che ci dà Linus Paulig a proposito dello zucchero e le MALATTIE CARDIOVASCOLARI. leggilo QUI per il COLESTEROLO QUI
Ciao, prima il CAFFE', poi la COCA COLA ed ora lo ZUCCHERO BIANCO, ha dimenticavo la FARINA BIANCA 00. Colpi bassi, un vero attentato alla nostra salute, ma di cosa possiamo ancora fidarci?
Semplice dire "ma se rinuncio a questo cosa mi resta ancora?" rispondo "LA SALUTE", e sembra poco? ma la salute "VERA". Quella che ha ogni animale al mondo che non ingoia questi prodotti elaborati dalle nostre INDUSTRIE che pensano solo al LUCRO e NON alla nostra VITA. Anzi più abbiamo malattie e più ci guadagnano. Quindi mi dispiace ma posso solo dartene informazione. Al resto devi pensarci TU. Sotto trovi un video col relativo link, ti consiglio di vederlo in modo che l'informazione ti sia completa......Per altro articolo clicca QUI e QUI e QUI e QUI e QUI e QUI e QUI e QUI
Il link del video: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=M4s_arxdREk
Gli ADDITIVI, Se proprio non riusciamo a evitarli, almeno conosciamoli... clicca QUI
Tra le DROGHE: TE' e CAFFE', la farina 00, gli "AROMI" o gli
"AROMI NATURALI" e il GLUTAMMATO MONOSODICO, abbiamo una situazione molto
poco ROSEA
per il nostro futuro, ma sopratutto quella di nostri figli.
Dato che è praticamente impossibile invertirla come potremo OVVIARE a questo?
Semplice, evitarli ora che li conosciamo, ma sopratutto eliminare gli eventuali
involontariamente ingoiati, ingoiando COSTANTEMENTE l'ACIDO ASCORBICO di cui Linus Pauling ci riporta detto da Irwin
Stone:
"pagina 107/340------dice Irwin: 1) battericida, 2) disintossica, 3) controlla,
4) è innocuo
Irwin Stone (1972) ha descritto l'ACIDO ACORBICO in relazione alle malattie
batteriche nel modo seguente:
1) E' battericida o batteriostatico e uccide o previene la crescita di organismi
patogeni.
2) Disintossica e rende innocui le tossine batteriche ed i veleni.
3) controlla e mantiene efficace la fagocitosi.
4) E' innocuo ed atossico, senza danno per il paziente, gli effetti
sopramenzionati.
http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/originalelp.pdf
Gli aromi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte durante
la preparazione di cibi e di piatti per conferire un profumo e un sapore
determinati. Gli aromi non vengono consumati da soli ma solo aggiunti in modiche
quantità ai vari alimenti. Ne esistono numerosi sia nelle preparazioni salate
che dolci, per fare alcuni esempi: aroma burro, aroma gorgonzola, aroma caprino,
aroma pesto, aroma oliva, aroma fragola, aroma limone, aroma cioccolato, aroma
cognac, aroma caffè, aroma creme brulè, e anche aroma panettone e aroma pandoro.
Ogni ingrediente, ogni piatto tipico, ogni spezia, ogni frutto possono essere
ridotti ad aroma dall'industria degli aromi, che, a partire dagli anni
Cinquanta, ha assunto un'importanza sempre più fondamentale nella produzione di
cibi da parte dell'industria alimentare.
Classificazione degli aromi secondo la normativa europea vigente
La normativa vigente attualmente alla quale anche l'Italia fa riferimento è la
1334 del 2008 della Comunità Europea.
Secondo questa legge gli aromi, o meglio le sostanze aromatizzanti, sono
sostanze chimiche definite con proprietà aromatizzanti. Gli aromi non devono, in
base ai dati scientifici disponibili, presentare un rischio per la salute dei
consumatori e il loro uso non deve indurre in errore il consumatore.
Possiamo trovare tre tipi di indicazioni sull'etichette dei prodotti alimentari:
aromi (o aroma);
aroma naturale (o aromi naturali);
aroma naturale di + alimento o categoria di alimenti o materiale di base
alimentare.
Gli aromi possono essere ottenuti per sintesi chimica o isolati a mezzo di
procedimenti chimici; oppure tramite procedimenti fisici, enzimatici o
microbiologici da un materiale di origine vegetale, animale o microbiologica.
Nel primo caso, se gli aromi sono ottenuti con procedimenti chimici ricostruendo
le cellule di un ingrediente esistente in natura in laboratorio, sull'etichetta
si deve riportare la generica dicitura "aromi".
Nel secondo caso, se cioè l'aroma è ottenuto con procedimenti fisici a partire
da un elemento esistente in natura o da una sua parte, si può riportare la
dicitura "aromi naturali".
Se la sostanza dal quale è estratto l'aroma, sempre con procedimenti fisici, è
per il 95% costituita da un solo alimento o da una famiglia di alimenti, si può
indicare anche l'indicazione specifica del tipo di aroma (es aroma di frutta o
aroma di vaniglia).
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromisostanze.htm
Gli aromi nei cibi fanno male? Fanno venire il cancro? Come sono fatti gli
aromi?
Alla fine di questo articolo direte addio alla scamorza affumicata, al salmone
affumicato e a tutti i prodotti artificiali contenenti tra gli ingredienti la
voce "AROMI".
Gli aromi artificiali fanno male e sono prodotti chimicamente.
Cosa sono gli aromi? Quella famosissima dicitura presente nella maggior parte
dei prodotti confezionati e che dice tutto e niente allo stesso tempo?
Ricordiamoci che, come nel caso dell'aspartame, non significa il fatto che sia
menzionato tra gli ingredienti (e quindi approvato dal ministero della salute),
che non sia nocivo o cancerogeno, come dimostrato nel caso dell'aspartame, il
dolcificante presente in tutti i prodotti come gomme e caramelle, e che
sostituisce il tradizionale zucchero, o sciroppo di glucosio.
Il problema degli aromi, è che se non c'è scritto espressamente "aromi
naturali", questi sono SEMPRE artificiali, e quindi costruiti chimicamente in
laboratorio, con ingredienti terribilmente lontani dal mondo alimentare e in
molti casi nocivi.
Gli aromi artificiali ed i consigli del Dott. Berrino.
A cura di Mammut Elisa
Nel mio viaggio intrapreso recentemente alla riscoperta dei sapori autentici
della nostra tradizione alimentare ma anche con l'apporto di preziose
innovazioni e "contaminazioni" provenienti dal continente asiatico e non solo
(vedasi cucina macrobiotica), non poteva mancare un cenno sui famigerati aromi.
Queste sostanze vengono usate nella preparazione degli alimenti che tutti noi
consumiamo giornalmente e con grande appagamento del gusto, ma se ci fermassimo
un attimo a controllare ciò che è scritto nelle etichette, a volte ci vuole
veramente la lente di ingrandimento per capire, dovremmo farci venire qualche
dubbio.
Il dott. F. Berrino sconsiglia, ad esempio, lo yogurt alla frutta, infatti la
frutta per lo più è completamente inesistente, ma il suo aroma c'è tutto, e che
aroma!
(ricordiamo invece che YOMO è uno yogurt naturale al 100% senza aromi, altro che
Muller, fate l'amore con l'aroma!)
Allora andiamo a vedere questo video, impareremo tantissimo sui profumi e gli
allettanti aromi che ogni giorno inconsapevolmente ingurgitiamo, con quali
danni?
Molti aromi per dare il gusto dell'affumicatura potrebbero essere cancerogeni
Cibi affumicati a rischio: secondo l'ultimo rapporto dell'Autorità Europea per
la sicurezza alimentare (EFSA) molti degli aromi utilizzati per dare il gusto
dell'affumicatura potrebbero essere cancerogeni. Primo indiziato, l'aroma
conosciuto dagli esperti con il nome di 'AM 01' che si ottiene dal legno di
faggio e raffinato chimicamente.
In questo caso l'analisi dell'Efsa parla di "possibile genotossicità" e di
"effetti mutageni sul Dna delle cellule", fattori che sostanzialmente provocano
il cancro. L'EFSA ha esaminato 11 tra i più comuni aromi utilizzati in Europa
per l'affumicatura di carni, pesce e formaggi e ha dichiarato che per la maggior
parte si tratta di sostanze con livelli di tossicità vicini a quelli considerati
pericolosi.
Aromi affumicati cancerogeni fanno male alla salute.
In particolare, l'analisi ha determinato che due sugli 11 aromi sono sicuri,
otto preoccupanti, uno sotto controllo e uno non valutabile per la mancanza di
dati sufficienti. Partendo dai dati delle analisi Efsa la Commissione europea
stilerà a breve un elenco di prodotti considerati sicuri. Gli aromatizzanti per
affumicature sono solitamente aggiunti agli alimenti per dare loro il gusto di
'affumicato' in alternativa al fumo tradizionale. Klaus-Dieter Jany, presidente
del Panel Efsa sugli aromi, ha spiegato che “il gruppo ha basato le sue
conclusioni sui dati limiti attualmente disponibili e sulle stime di apporto di
queste sostanze”.
Le preoccupazioni riguardano quegli aromi per cui questo apporto potrebbe
avvicinarsi a livelli nocivi per la salute. Tuttavia, ha puntualizzato
l'esperto, “ciò non significa necessariamente che le persone che consumano
questi alimenti siano a rischio, poiché si prendono in considerazione stime
superiori al reale consumo”.
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromiartificiali.htm
Nei cibi conservati delle grande distribuzione è una presenza
assidua, palese o occulta... si chiama "in gergo" E621 ma lo troviamo camuffato
anche con altri nomi apparentemente più innocenti: “idrolizzato proteico”,
“proteine vegetali”, “isolato proteico di soia”, “proteina concentrata di soia”,
“aromi naturali”, “enzimi”, “autolisato di estratto di lievito” e “lievito”.
Nella sostanza non cambia la solfa: è un grave danno alla nostra salute e di lui
si sospetta seriamente che tra i reali effetti collaterali ci siano anche
malattie degenerative , cardiovascolari, disturbi del comportamento, diabete,
glaucoma e… sovrappeso. Negli ultimi decenni è stato oggetto di molte ricerche
dai risultati davvero sconcertanti, come ci ricorda il Dr Perugini Billi in una
recente intervista su La Stampa:
“È noto ormai da 50 anni che per provocare un rapido soprappeso in un animale
basta creare danni puntiformi nell’ipotalamo. Il glutammato è in grado di fare
la stessa cosa. Il problema è che gli esseri umani sono 5 volte più sensibili
alla tossicità del glutammato del più sensibile degli animali da laboratorio e i
lattanti sono 4 volte più sensibili degli adulti. Secondo alcuni esperti, è la
precoce esposizione al glutammato una della cause dell’aumento di obesità tra le
nuove generazioni.
Nel 1957 alcuni ricercatori stavano cercando di capire se un amminoacido molto
comune nel nostro corpo, l’acido glutammico, era in grado di riparare i danni
retinici. Nutrirono dei topi con questo amminoacido, nella particolare forma di
glutammato monosodico (MSG). Quello che scoprirono fu scioccante. Tutte le
cellule della retina erano state letteralmente spazzate via, semplicemente non
c’erano più.
Circa 10 anni più tardi il Dr John Olney, neuroscienziato e ricercatore
americano, decise di utilizzare questo sistema di distruzione della retina per
studiare le connessioni tra visione e cervello. Scoprì che il MSG non solo
danneggiava la retina, ma anche alcune aree specifiche del cervello,
principalmente l’ipotalamo.
Inoltre, scoprì che provocava una sovreccitazione dei neuroni talmente forte che
alla fine queste cellule morivano. Chiamò questo fenomeno “eccitotossicità.
Da allora sono stati condotti numerosi studi e oggi sappiamo che l’acido
glutammico è uno dei più comuni neurotrasmettitori presenti nel cervello e che
influenza funzioni come l’ attenzione, l’apprendimento, la memoria, il controllo
del sistema endocrino e l’emozioni.
Questo amminoacido tuttavia non distrugge le cellule nervose, perché un sistema
di controllo tiene entro certi limiti i suoi livelli nel cervello. La stessa
cosa però non avviene con il MSG, che è libero di provocare danni cellulari
anche gravi.
Si sospetta infatti che il consumo di questa sostanza sia associato ad alcune
malattie degenerative del sistema nervoso (Alzheimer, Parkinson, neuropatie,
schizofrenia, depressione, disturbi del comportamento e dell’apprendimento,
autismo ecc.), al diabete, alle malattie cardiovascolari, al glaucoma e alla
degenerazione maculare".
Dunque OCCHIO ALLE ETICHETTE nel fare la spesa!
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/glutammatomonosodico.htm
Onde evitare quanto sotto ingoiando CIBI AVVELENATI e non consoni
alla alimentazione UMANA riporto il primo video testimonianza che mi è capitato sottomano, e faccio
seguire tutti gli altri che ho trovato in rete.
A voi il vostro giudizio dopo averli visti:
Prima però conosciamo cosa sono dalla bocca di Adriano Panzironi....
I LEGUMI ED I CEREALI PER LA LONGEVITA'
https://youtu.be/1FPvEPGXDzI
Paura di INVECCHIARE? Ecco gli alimenti da evitare assolutamente
https://www.youtube.com/watch?v=BkwJnwQRlww
CARBOIDRATI= LEGUMI, CEREALI
Ecco perché FAGIOLI e LEGUMI fanno male al nostro intestino
https://www.youtube.com/watch?v=8stYIeKw7bA
Ecco perché i cereali e i cibi integrali sono un pericolo per la salute
https://www.youtube.com/watch?v=-Vf5TXe3BSo
acido fitico
https://it.wikipedia.org/wiki/Acido_fitico
L'acido fitico e i fitati non sono digeribili per gli esseri umani o per gli
animali non ruminanti, quindi non costituiscono una fonte di inositolo o fosfato
se mangiati direttamente. Inoltre chelano e quindi rendono inassorbibili alcuni
importanti microelementi come zinco e ferro, e in misura minore anche
macroelementi come calcio e magnesio.
Ecco i 6 Cibi PEGGIORI da EVITARE assolutamente
Pasta, pane, pizza, patate, legumi e riso, insieme ai PRODOTTI CHIMICI sono la
vera causa dei TUMORI.
https://www.youtube.com/watch?v=VR4mWJpZdVs
"I GRASSI FANNO BENE O MALE?" de IL CERCA SALUTE
https://www.youtube.com/watch?v=7UEicxcSybw
INTESTINO INFIAMMATO? Ecco gli alimenti da evitare assolutamente
https://www.youtube.com/watch?v=pjzQRuxrfo0
TESTIMONIANZA IMPORTANTE SULLA DISBIOSI INTESTINALE
https://youtu.be/nzPFm84QrcI
DISBIOSI INTESTINALE CIBI da ingoiare. ma non solo per questa
malattia:
all'inizio pagina il VIDEO:di COSA SONO I CEREALI (VELENO PURO)
http://lecurenaturali.it/articoli-di-interesse/articoli-di-interesse/un-nuovo-stile-di-vita-per-vivere-piu-a-lungo-e-senza-malattie
dalla pagina:
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/life120anni.htm
Abbiamo raggiunto un accordo, quindi per chi volesse fare acquisti dalla ditta Life 120, telefonando al numero 06.92014502 e dichiarando di appartenere al gruppo "genfranco" (come è per la ditta Materia Madre), si ottiene uno sconto immediato del 10% per TUTTI i prodotti in vendita.
Attenzione al Bentazone, potrebbe essere pericoloso come il
glifosato. Il Bentazone è un erbicida utilizzato in agricoltura la cui sicurezza
è ancora tutta da confermare. L’autorizzazione per il suo impiego nell’Unione
Europea scadrà il 30 giugno 2017.
Il Parlamento Europeo è favorevole alla valutazione dei rischi del Bentazone
perché questa sostanza può inquinare facilmente l’acqua di falda e dato che si
sospetta possa interferire con il nostro apparato riproduttore.
Nonostante ciò, la Commissione Europea vorrebbe rinnovare l’autorizzazione per
il Bentazone fino al 31 gennaio 2032 – il massimo possibile come periodo di
rinnovo. Nel frattempo la Commissione ha richiesto che vengano presentati dei
dati per confermarne la sicurezza.
Secondo il Parlamento Europeo la valutazione di rischio del Bentazone non è
ancora stata portata a termine e mancano i dati necessari, in particolare per
quanto riguarda l’inquinamento delle falde acquifere.
Una revisione dell’Efsa inoltre ha già proposto di classificare il Bentazone
come sostanza con una potenziale tossicità riproduttiva per gli esseri umani. Il
Parlamento Europeo chiede dunque alla Commissione UE di prendere atto dei dati
mancanti sulla valutazione di questa sostanza prima di decidere per il rinnovo
dell’autorizzazione.
Leggi anche: GLIFOSATO: TRACCE DI VELENO NELLA PASTA E NEI CIBI CHE MANGIAMO
TUTTI I GIORNI (LE MARCHE)
Il Bentazone agisce come erbicida selettivo post-emergenza e in agricoltura è
utilizzato di frequente su una grande varietà di coltivazioni, ad esempio su
riso, mais e frumento. I residui di Bentazone vengono rilevati sia nelle acque
superficiali sia nelle acque sotterranee, comprese le acque di falda destinate
al consumo umano, una circostanza che ha già portato a porre delle limitazioni
per l’impiego del Bentazone. L’Ispra ne aveva già parlato in un rapporto
pubblicato nel 2013 e l’Oms si è occupata del problema del Bentazone nell’acqua
potabile. Negli Stati Uniti i prodotti che contengono Bentazone devono riportare
la dicitura ‘Caution’, come sottolinea la Cornell University.
Leggi anche: PESTICIDI: COCKTAIL DI 175 SOSTANZE INQUINANTI NELLE ACQUE REFLUE,
IL RAPPORTO ISPRA 2014
Nel 2016 l’Ispra ha confermato che il Bentazone è tra le sostanze utilizzate in
agricoltura più presenti come residuo nelle acque italiane.
Leggi anche: PESTICIDI, ISPRA: SEMPRE PIÙ PRESENTI NELLE ACQUE ITALIANE.
CONTAMINATO IL 64%
Il Bentazone è considerato tossico se entra a contatto con l’uomo sia tramite
ingestione che attraverso la pelle. Può causare vomito, diarrea e difficoltà
respiratorie. L’esposizione prolungata al Bentazone della pelle e degli occhi
può provocare dermatite e congiuntivite. Secondo l’Environmental Protection
Agency la concentrazione del Bentazone in acqua potabile non deve superare i 20
microgrammi per litro. Il timore è che un’esposizione elevata e prolungata al
Bentazone possa risultare cancerogena.
Visti i forti dubbi che esistono ormai sulla sicurezza degli erbicidi, a partire
dal glifosato, ci aspetteremmo che l’Unione Europa si occupi di valutare al
meglio quali sono i rischi correlati al loro impiego sia per la popolazione che
per l’ambiente e per gli animali.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/bentazoneglifosate.htm
Nel pane di tutti i giorni, o meglio nella farina e nell’impasto,
sono presenti diverse sostanze chimiche utilizzate per evitare che irrancidisca,
in modo da farlo durare più a lungo.
Perché il Pane che Mangi tutti i Giorni potrebbe Ucciderti? Perché nel pane, o
meglio nella farina e nell’impasto, sono presenti diverse sostanze chimiche
utilizzate per evitare che irrancidisca, per farlo vivere più a lungo. Il pane è
stato nel passato un alimento completo, si poteva sopravvivere tranquillamente
anche mangiando solamente pane e cipolla, o pane e olio, o altro companatico che
oggi viene considerato povero. Il pane di un tempo era pane vero, fatto con le
farine integrali, che venivano macinate in casa, o meglio, nelle campagne senza
raffinarle, anche se tali farine avevano in difetto, diciamo così, di non avere
una vita lunga, nel senso che irrancidivano facilmente così come potevano essere
infestate da insetti che se ne nutrivano. Oggi questo rischio non esiste in
quanto le farine raffinate sono praticamente prive di sostanze nutritive per cui
gli insetti le snobbano. Senza poi contare che negli anni le specie di grano
coltivato hanno subito delle vere e proprie manipolazioni genetiche per renderle
più adatte ad essere trattate, nello specifico trebbiate, meccanicamente. Un
tempo le piante erano più alte e con il peso della pannocchia, complici la
pioggia e il vento, tendevano a coricarsi, e ciò era di ostacolo alla
trebbiatura.
Oggi le piante sono più basse, cosa che si è ottenuta modificandole
geneticamente, con buona pace di coloro che sono contrari alle colture
geneticamente modificate. Tornando al pane che si acquista tutti i giorni, il
problema come accennato in precedenza, è la farina, bianca e raffinata, che è
possibile conservare anche per lunghi periodi senza pericolo che possa fare
delle muffe o che possa essere infestata da insetti. È del tutto priva di
sostanze nutritive, per cui la vita non vi può attecchire, e quindi il pane che
si ottiene dalla sua lavorazione non è altro che una pasta di amido che non
nutre, ma che in compenso contribuisce a far prendere quei chili di troppo che
tanto male fanno alla salute.
FarinaE non solo, perché favorisce la perdita di minerali, provoca stitichezza e
in più presenta un serio rischio di obesità, cancro al colon, colesterolo e
diverticoli. Essendo infatti del tutto privo di fibre, non favorisce il regolare
funzionamento dell’intestino e tutte le patologie elencate in precedenza sono
appunto una conseguenza di un intestino pigro, in cui si formano ristagni che a
lungo andare rappresentano un serio rischio per la salute. La farina che si
ottiene dalla lavorazione dei chicchi di grano dovrebbe contenere il germe del
grano che rappresenta la vera fonte nutritiva, la crusca e l’endosperma. Ciò
accadeva quando, come detto in precedenza, il grano veniva macinato
artigianalmente, in campagna, mentre oggi di quella farina se ne sono perse del
tutto le tracce.
Oggi la farina viene pulita, diciamo così, ovvero viene privata del tutto delle
sostanze nutritive, e ciò che si ottiene è una polvere bianca del tutto carente
di proteine, oli, vitamine e minerali. Ne consegue che il pane che se ne ottiene
è un alimento povero, che altro non fa che procurare danni all’organismo.
Infatti, nella sua preparazione, vengono utilizzati una serie di ingredienti che
proprio amici della salute non sono. Nello specifico, il lievito chimico
utilizzato perché più conveniente economicamente, contiene una serie di sostanze
che lasciano a dir poco perplessi. Alluminio, bromuro di potassio, tartaro,
cloruro di ammoniaca e tanti altri cloruri non meglio indentificati. Ecco quindi
che il rischio per la salute è veramente elevato.
Lo stesso pane bianco che si acquista oggi al supermercato, oltre alla farina
che altro non è che polvere bianca, contiene una serie di sostanze che definire
sospette è un eufemismo. Gesso bianco, acido tartarico, glicol propileno,
diossido Pane integraledi cloro, farina di pesce, farina di ossa, fosfato di
ammonio (è utilizzato anche in agricoltura come concime), bromato di calcio,
monogliceridi e dicliceridi e altro ancora. La soluzione sarebbe quella di
consumare pane integrale, vero, quello di una volta, ma il pane integrale che si
trova oggi in commercio è per lo più un pane integrale fasullo, in quanto è
sempre realizzato con la solita farina bianca con l’aggiunta di un po’ di
crusca. La soluzione sarebbe farselo in casa, con vere farine integrali che oggi
è possibile trovare nei negozi specializzati, solo che il loro costo è più
impegnativo.
http://acidoascorbico.altervista.org/prova5/Immagini/farinapanescaffale.htm
L'articolo sotto parla della "farina 00" usata per il pane, ma e
per i biscotti, le brioss, i dolci ed i dolcetti tanto invitanti, che troviamo
sia nei supermercati che nei bar in bellavista ed il più delle volte posti per
l'acquisto di "impulso" vicino alle casse.
Sono certo che il contenuto è il medesimo con l'aggiunta
degli AROMI o AROMI NATURALI quindi è ancora peggio, in quanto un insieme di
prodotti CANCEROGENI che poi alla fine sono coperti dalla COMPLICE classe medica con la
parola EREDITARIETA'.
Non sai cosa sono gli AROMI o AROMI NATURALI?
Un IMBROGLIO tra i peggiori non te lo perdere. La pagina
recita:
"Svelato il segreto più gelosamente custodito dalle
multinazionali alimentari
Tutte le aziende alimentari custodiscono gelosamente UN PICCOLO SPORCO SEGRETO e
oggi voglio rivelartelo mettendo a nudo tutta la questione!
Molte persone parlano degli additivi chimici utilizzati come ingredienti, questo
però non è il solo problema: le aziende alimentari inseriscono qualcos'altro
negli alimenti, qualcosa che sfugge alle regolamentazioni qualcosa di DAVVERO
MESCHINO.
Il problema principale di ogni azienda alimentare è vendere di più spendendo di
meno.
Per far ciò le aziende nell'ultimo secolo si sono sempre più modernizzate,
implementando sistemi di produzione ad alta resa e bassa spesa.
Questi sistemi di produzione sono stati applicati all'agricoltura, agli
allevamenti e tutta la produzione successiva.
Procedimenti altamente tecnologici producono enormi quantità di cibo in
pochissimo tempo.
Tutto ciò però ha contribuito a far crescere un problema: il cibo industriale
NON E' SAPORITO, PERDE TUTTO IL SUO SAPORE NATURALE le diverse fasi di
lavorazione: la lavorazione è diventata iper-tecnologica, ma LA VERDURA, LA
FRUTTA, LA CARNE, IL LATTE. I LATTICINI e le materie prime non sono risultate
adatte per essere sottoposte a questo tipo di stress meccanico e chimico,
risultato il cibo che esce dalla filiera ad alta tecnologia non ha più sapore, è
cattivo, e nessun uomo lo accoglierebbe come cibo in quello stato.
Ma un momento! Il cibo che troviamo al supermercato è gustoso, pieno di sapore,
eppure proviene da procedimenti industriali: come è possibile tutto ciò?
La risposta è semplice:
CHIMICA!
Questo è il segreto delle aziende alimentari, tutto il sapore dei loro cibi
proviene da quell'unica piccola parolina sul fondo della lista degli
ingredienti:
“AROMI”.
Dietro a questa semplice e onnipresente scritta si può celare di tutto.
E non farti ingannare dal termine “Aromi naturali”: la differenza con il
semplice termine
“Aromi” è davvero minima e di naturale c'è ben poco (potremmo dire niente!).
Gli aromi costituiscono un mercato fiorente gestito da poche compagnie di punta
in tutto il
mondo.
Si parla addirittura di servizi segreti del cibo.
I servigi di queste aziende produttrici di inganni, (Aromi), sono rilasciati
sotto stretto riserbo, non sia mai che l'opinione pubblica venga a conoscenza
che lo yogurt alla fragola presente in tutti i supermercati contiene:
amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato,
benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-isobutirato,
cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, díacetíle, dipropil-chetone,
etil-acetato, etil-amilchetone, etil-butirato, etil-cinnamato, etil-eptanoato,
etil-eptilato, etil-Iactato, etil-metilfenilglucidato, etil-nitrato,
etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifreniP2-butanone (soluzione
al dieci percento in alcol), alfa-ionone, isobutil-antranilato,
isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4metilacetofenone,
metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina,
metil-naftil_chetone, metilsalicìlato, olio essenziale di menta, olio essenziale
dì neroli, nerolina, neril-isobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico,
etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
Tutto questo elenco di ingredienti dietro la piccola scritta “Aromi”
Fra questi ingredienti troviamo un estere (anisil-formato) dell'acido formico,
nonché esteri
(metil-antranilato, metil-benzoato, metil-cinnamato) dell'alcole metilico: nel
corpo gli esteri in genere vengono "smontati" (non al 100%), ossia nel caso
specifico si liberano appunto, a seconda della sostanza, alcole metilico ed
acido formico che sono entrambi assai velenosi!
Senza gli aromi il cibo industriale risulterebbe pessimo e quindi invendibile.
Gli aromi sono un inganno colossale che ogni giorno ci portiamo a casa sulle
nostre tavole. Esistono migliaia di aromi e nessuno sa che tipo di interazioni
possono verificarsi all'interno del corpo umano:non esistono studi in tal senso,
questo per due motivi:
1. Sarebbero davvero molto lunghi e costosi.
2. Le multinazionali alimentari non ne vogliono sapere di uno studio di questo
tipo, un'eventuale bocciatura senza appello degli aromi farebbe crollare
l'intera industria.
Buona parte del cibo che ti porti a casa ogni giorno contiene un inganno e mina
la tua salute in modo che nemmeno immagini."
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/aromia.htm
Ma quale celiachia. Chiamatela Roundup Maurizio Blondet
10 agosto 2015
Sono almeno 12 mila anni che l’umanità mediterranea si nutre di frumento, senza
problemi. E di colpo, ecco sorgere la “intolleranza al glutine”, con relativo
ipersviluppo degli affari relativi a questa “malattia”: paste senza glutine a 5
volte il prezzo delle normali, prodotti bio dove l’etichetta dichiara “senza
glutine”, cibi spesso a carico del servizio sanitario nazionale… Il glutine è un
veleno? Si deve sospettare del grano geneticamente modificato?
Per una volta no. Anche se c’entra il Roundup, il diserbante della Monsanto,
specifiamente concepito dalla multinazionale per essere usato in abbondanza coi
suoi semi geneticamente modificati (modificati appunto per resistere al
diserbante, che uccide tutte le erbacce) .
Come ha scoperto la dottoressa Stephanie Seneff, ricercatrice senior al
Massachusetts Institute of Technology (MIT), da una quindicina d’anni gli
agricoltori americani, nelle loro vastissime estensioni, hanno preso l’abitudine
di irrorarle di Roundup immediatamente prima della mietitura.
In questo caso, profittano delle qualità disseccanti del prodotto, con il suo
agente attivo, glisofato. Hanno scoperto che, spargendo tonnellate di glisofato,
la resa per ettaro aumenta. Perché? Perchè, prova a spiegare la Seneff, “le
brattee protettive si frantumano, la spiga muore, e con l’ultimo sospiro,
rilascia i chicchi” che altrimenti resterebbero attaccati nel resti della spiga
ancor umida. L’aumento di resa non è enorme, ma è importante per coltivatori
stra-indebitati con le banche. Inoltre, il disseccamento facilita la battitura
condotta coi giganteschi macchinari industriali (spesso affittati, quindi se li
si può usare per meno giorni, si risparmia) e consente di anticipare
l’operazione di mietitura. “Un campo di grano matura di solito in modo ineguale;
una irrorata di Roundup consente di disseccare ugualmente le zone ancor verdi e
quelle già gialle, e procedere alla mietitura nello stesso tempo”, ha spiegato
un coltivatore di nome Keith Lewis.
E’ dunque l’estrema manifestazione della industrializzazione totale
dell’agricoltura americana, nel quadro della violenza generale sulla natura
(hanno abolito la rotazione agricola, coltivano sempre le stesse colture da
denaro sullo strssso campo, compensando l’impoverimento del terreno con
tonnellate di fertilizzanti chimici), hubrys che resterà sempre come lo stigma
dell’americanismo quando avrà condotto all’estinzione di questa civiltà. Lo
stesso ministero americano dell’agricoltura ha reso noto che, dal 2012, il 99%
del grano duro, il 97% del frumento prinaverile, e il 61 % di quello invernale
subisce il trattamento al glisofato: il che costituisce un aumento dell’88% per
il grano duro, e del 91% per il primaverile rispetto a quanto si faceva nel
1998.
Piccolo particolare, l’industria della birra non accetta l’orzo da trasformare
in malto, se è irrorato di Roundup; i piselli e le lenticchie, se irrorate, non
hanno parimenti mercato. Invece il grano si può vendere, e dar da mangiare agli
esseri umani, oltre che agli animali allevati per la carne e il latte.
http://digilander.libero.it/genfranca/Immagini/celiachia.htm
Sapevate che la farina panificabile che arriva nelle panetterie comuni può
contenere fino a 109 additivi diversi? La farina biologica, invece, non contiene
assolutamente alcun additivo. Questo articolo riguarda non solo il pane, ma
tutti i prodotti fatti con la farina bianca, ovvero dolci, pizze, ecc.
La porcheria che si consuma sotto il sinonimo di pane, è una combinazione di
sostanze chimiche che sono utili solo per chi vende il pane ma che danneggiano
chi lo consuma.
Tutti abbiamo sentito dire che anticamente si sopravviveva a volte con solo pane
e cipolla, ma chi pretende di fare una cosa simile oggi, sarebbe un suicida.
Il pane che oggi ingeriamo, è una pasta di amido che non nutre, anzi,
sovraccarica di calorie vuote e porta all’obesità e alla perdita di minerali.
Chi non sa che il pane bianco produce stitichezza? Quello che non tutti sanno è
che produce molte altre malattie tra le quali:
Obesità
Cancro al colon
Mancanza di minerali (osteoporosi, artrosi, etc.)
Emorroidi
Colesterolo
Diverticoli
Gli additivi che per legge sono aggiunti alle farine sono l’acido ascorbico
(E300), la L-cisteina (E920) e l’acido fosforico e i suoi fosfati (E338 – E452).
Inoltre nell’estratto di malto contenuto ci sono additivi con effetto
conservativo (E270, 280) e addittivi antiossidanti (E325, 326, 327). Questi
additivi aumentano la forza della farina o la diminuiscono, e sono usati come
agenti lievitanti e per panificare. Nei pani speciali ve ne sono molti di più
perchè vengono aggiunti al latte in polvere. allo strutto, agli oli, ecc. per la
conservazione, per il colore, per l’emulsione ecc.
I mulini industriali usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento come:
l’ossido di azoto, diossido di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile
miscelato con sali chimici vari.
Un agente sbiancante, il diossido di cloro, combinato con le proteine qualunque
siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana. L’allossana è velenosa,
ed è stata utilizzata per produrre il diabete in animali da laboratorio. Il
diossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della
farina, ma non è propriamente salutare, infatti può uccidere la flora
intestinale ed è usato anche nei detergenti.
Il pane bianco e i falsi pani integrali (fatti con farina bianca e un po’ di
crusca, lievito artificiale e prodotti chimici, e non ha importanza che la marca
sia famosa), contengono molte delle seguenti sostanze chimiche:
gesso bianco
monogliceridi e digliceridi
stearoil-2-lactilato di sodio
azodicarbonamido
acido tartarico
diacetilo
glicol propileno
muschio d’Irlanda
farina di riso
pappa di amido
soia in polvere (residui di estratti di olio)
diossido di cloro
farina di pesce
farina di ossa
dose di calcio
fosfato de ammonio
bromato di calcio
azodicarbonato
polisorbato 60 e certo molto sale…
Credete che tutto questo è aggiunto per il bene della vostra salute?
Il gesso bianco, detto solfato di calcio, non è aggiunto per togliere le crepe
dal vostro stomaco, ma perché è più facile impastare la massa da infornare pari
a 250 Kg. in macchine gigantesche.
Inoltre, nel processo di raffinazione che porta alla farina bianca, vengono
persi all’incirca:
la metà dei preziosi acidi grassi polinsaturi (si perdono nel processo di
fresatura)
quasi tutte le vitamine
il 98% del magnesio
l’80% del ferro
il 75% del manganese
il 70% del fosforo
il 50% del calcio
il 50% del potassioCome risultato, il resto della farina del pane bianco che si
acquista, contiene solo proteine di scarsa qualità ( 9-13%) e amido modificato.
L’osservazione di questi dati ci dice che consumare alimenti prodotti con farina
integrale (meglio da agricoltura biologica) come la pasta ed il pane integrali,
è una forma di alimentazione a più elevato valore nutritivo e meno dannosa
all’organismo di una dieta ricca di cibi prodotti con farine raffinate.
Per gli alimenti composti da farina bianca si parla opportunamente di “calorie
vuote” in quanto assumendo troppi carboidrati semplici si giunge a:
aumento del glucosio nel sangue (ha lo stesso indice glicemico dello zucchero)
produzione di insulina (essenzialmente ormone dell’accumulo e immagazinamento
del grasso)
impedimento al riutilizzo del grasso
soppressione del glucagone (ormone che favorisce il consumo dei grassi e degli
zuccheri)
soppressione dell’ormone della crescita (che è quello che favorisce l’aumento
della massa muscolare a scapito di quella grassa)
aumento della sensazione di fame (per il calo del livello zuccherino nel sangue
conseguente al picco di insulina).
Infatti la farina bianca veniva usata, sciolta in acqua, per attaccare i
manifesti o per rilegare i testi antichi. E’ proprio questa proprietà che,
sopratutto nell’ultima parte dell’intestino, il colon, crea degli strati collosi
che, col tempo possono diventare incrostazioni molto spesse e restringere il
passaggio intestinale.
Secondo il professor Arnold Ehret, metà delle persone hanno un accumulo
nell’intestino di parecchi chili di scorie mai eliminate. [Vedi Rimuovere il
muco intestinale e l’ehretismo]
Anche il Dr. Jensen, sottolinea come tutto questo materiale determina un cattivo
funzionamento dell’intestino, e provoca una contrazione eccessiva o
insufficiente con possibile alterazione della flora batterica intestinale. [Vedi
Colon e Sistema Immunitario. Ecco dove risiede la nostra forza]
Si possono verificare delle infiammazioni delle pareti intestinali con perdita
dell’impermeabilità delle stesse a sostanze tossiche, parassiti o particelle di
cibo non ben digerite che entrano così in circolo nel nostro corpo tramite il
sangue o altri liquidi org]anici. [Vedi Il nostro tempio sacro è il Colon è
l’hanno usurpato
Le conseguenze possono essere: emicranie croniche, allergie, acne, psoriasi ed
altre malattie della pelle, disturbi alla prostata, diverticoli, gravi
costipazioni, prolassi intestinali, artriti, reumatismi, disturbi cardiaci,
asma, problemi respiratori, noduli al seno, perdita di vitalità, stanchezza,
depressione, mancanza di concentrazione, aggressività, attacchi di panico,
infezioni, infiammazioni, poliartrite, problemi ai capelli, parassitosi
intestinale che porta a digrignare i denti nella notte e diverse altre ancora.
[Vedi Dott. Berrino: ‘Farina 00, Il più grande veleno della storia]
Una dieta basata sul pane bianco fatto con farina bianca che non mantiene vivi
né gli insetti né gli animali da laboratorio, non può evidentemente mantenere in
salute i nostri figli. L’alternativa è il pane biologico integrale.
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