ISRAELE

 

 

Israele è il popolo eletto di Dio.

Su Israele si fonda il progetto di Dio.

In Israele si realizzano le profezie di Dio.

 

Il capostipite della stirpe (la generazione) di Israele è Abramo.

 

Abramo fu generato da uno dei Patriarchi del Vecchio Testamento: Tera.

Genesi 11:26 Tera visse settant'anni e generò Abramo, Naor e Aran.

 

Abramo, al seguito dei suoi, uscì da Ur dei Caldei e si diresse verso la Palestina (la terra di Canaan).

Genesi 11:31 Tera prese Abramo, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, cioè figlio di suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie d'Abramo suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Essi giunsero fino a Caran, e là soggiornarono.

 

Dio chiese ad Abramo di lasciare i suoi e portarsi nella zona dell’attuale Israele:

Genesi 12:1 Il SIGNORE disse ad Abramo: «Va' via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti mostrerò;

Genesi 12:4 Abramo partì, come il SIGNORE gli aveva detto, e Lot andò con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Caran.

Genesi 12:5 Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che possedevano e le persone che avevano acquistate in Caran, e partirono verso il paese di Canaan.

Genesi 12:6 Giunsero così nella terra di Canaan, e Abramo attraversò il paese fino alla località di Sichem, fino alla quercia di More. In quel tempo i Cananei erano nel paese.

Genesi 12:7 Il SIGNORE apparve ad Abramo e disse: «Io darò questo paese alla tua discendenza». Lì Abramo costruì un altare al SIGNORE che gli era apparso.

 

Dopo molte vicissitudini, che si possono leggere nella storia di Abramo raccontata in Genesi, Dio fece un patto con Abramo:

Genesi 17:1 Quando Abramo ebbe novantanove anni, l'Eterno gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza, e sii integro;

Genesi 17:2 e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente».

Genesi 17:3 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e DIO gli parlò, dicendo:

Genesi 17:4 «Quanto a me, ecco io faccio con te un patto: tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni.

Genesi 17:5 E non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abrahamo, poiché io ti faccio padre di una moltitudine di nazioni.

Genesi 17:6 Ti renderò grandemente fruttifero. Quindi ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re.

Genesi 17:7 E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te.

Genesi 17:8 E a te, e alla tua discendenza dopo di te, darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in proprietà per sempre; e sarò il loro DIO».

Genesi 17:9 Poi DIO disse ad Abrahamo: «Da parte tua, tu osserverai il mio patto, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione.

 

 

La generazione di Abramo è costituita dal popolo di Israele:

Genesi 17:5 E non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abrahamo, poiché io ti faccio padre di una moltitudine di nazioni

2Cronache 21:7 Tuttavia il SIGNORE non volle distruggere la casa di Davide, a motivo del patto che aveva stabilito con Davide, e della promessa che aveva fatta di lasciare sempre una lampada a lui e ai suoi figli.

 

 

Israele, anche dopo aver rigettato Gesù, rimase il popolo di Dio anche se uno “stordimento” è in atto fino agli “ultimi giorni”:

Isaia 51:17 Risvégliati, risvégliati, àlzati, Gerusalemme, che hai bevuto il calice, la coppa di stordimento, e l'hai succhiata sino in fondo!

Isaia 51:22 Così parla il tuo Signore, il SIGNORE, il tuo Dio, che difende la causa del suo popolo: «Io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, il calice, la coppa del mio furore; tu non la berrai più!

Romani 11:7 Che dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti l'hanno ottenuto, e gli altri sono stati induriti,

Romani 11:8 come sta scritto: «Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, occhi per non vedere e orecchi per non udire».

 

Israele, quindi, non è stato ripudiato (come molti sostengono):

Romani 11:1 Dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! Perché anch'io sono Israelita, della discendenza d'Abraamo, della tribù di Beniamino.

Romani 11:2 Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha riconosciuto già da prima. Non sapete ciò che la Scrittura dice a proposito di Elia? Come si rivolse a Dio contro Israele, dicendo:

Romani 11:3 «Signore, hanno ucciso i tuoi profeti e hanno distrutto i tuoi altari, e io sono rimasto solo, ed essi cercano la mia vita».

Romani 11:4 Ma che gli disse la voce divina? «Io mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal».

 

Israele è ancora oggi in questo stato di “stordimento”:

Matteo 27:25 E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».

 

Questo popolo e questa attuale classe dirigente di Israele non sono quindi difendibili come popolo e dirigenza di Dio ma da quel territorio, e soprattutto da Gerusalemme, arriverà la salvezza tramite il Regno millenario del nostro Signore Gesù:

Romani 11:26 e tutto Israele sarà salvato, così come è scritto: «Il liberatore verrà da Sion.

 

 

Il fico (Israele) presto farà fiorire i suoi rami:

Luca 21:29 Poi disse loro una parabola: «Osservate il fico e tutti gli alberi.

Luca 21:30 Quando essi cominciano a mettere i germogli, vedendoli, voi stessi riconoscete che l'estate è vicina;

Luca 21:31 così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.

 

 

Non tutto Israele è considerato figlio della promessa:

Romani 9:8 Cioè, non i figli della carne sono figli di Dio; ma i figli della promessa sono considerati come discendenza.

Romani 11:4 Ma che gli disse la voce divina? «Io mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal».

Romani 11:5 Così dunque, anche nel tempo presente è stato lasciato un residuo secondo l'elezione della grazia.

 

Solo un rimanente (un residuo) di Israele sarà considerato figlio della promessa:

Isaia 10:20 In quel giorno il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe smetteranno di appoggiarsi su colui che li colpiva, e si appoggeranno con sincerità sul SIGNORE, sul Santo d'Israele.

Isaia 10:22 Infatti, anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, un residuo soltanto ne tornerà; uno sterminio è decretato, che farà traboccare la giustizia.

Geremia 31:7 Infatti così parla il SIGNORE: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe, prorompete in grida, per il capo delle nazioni; fate udire le vostre lodi, e dite: "SIGNORE, salva il tuo popolo, il residuo d'Israele!"  

Romani 11:5 Così anche al presente, c'è un residuo eletto per grazia.

 

 

Ai figli della carne sono accomunati i figli della promessa:

Matteo 3:9 Non pensate di dire dentro di voi: "Abbiamo per padre Abraamo"; perché io vi dico che da queste pietre Dio può far sorgere dei figli ad Abraamo.

Luca 3:8 Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non cominciate a dire in voi stessi: "Noi abbiamo Abraamo per padre!" Perché vi dico che Dio può da queste pietre far sorgere dei figli ad Abraamo.

 

Coloro (i gentili) che sono ammessi ad essere figli di Abramo (a seguito della promessa) non devono in ogni modo vantarsi nei confronti degli Israeliti:

Romani 11:7 Che dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti l'hanno ottenuto, e gli altri sono stati induriti,

Romani 11:8 come sta scritto: «Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, occhi per non vedere e orecchi per non udire».

Romani 11:11 Io dico dunque: Hanno inciampato perché cadessero? Così non sia; ma per la loro caduta la salvezza è giunta ai gentili per provocarli a gelosia.

 

Romani 11:17 E se pure alcuni rami sono stati troncati, e tu che sei olivastro sei stato innestato al loro posto e fatto partecipe della radice e della grassezza dell'olivo,

Romani 11:18 non vantarti contro i rami, ma se ti vanti contro di loro ricordati che non sei tu a portare la radice, ma è la radice che porta te.

Romani 11:19 Forse dunque dirai: «I rami sono stati troncati, affinché io fossi innestato».

Romani 11:20 Bene; essi sono stati troncati per l'incredulità e tu stai ritto per la fede; non insuperbirti, ma temi.

Romani 11:21 Se Dio infatti non ha risparmiato i rami naturali, guarda che talora non risparmi neanche te.

Romani 11:22 Vedi dunque la bontà e la severità di Dio: la severità su quelli che sono caduti, e la bontà verso di te, se pure perseveri nella bontà, altrimenti anche tu sarai reciso.

 

Gli Israeliti secondo la carne comunque hanno un privilegio:

Romani 11:12 Ora, se la loro caduta è la ricchezza del mondo e la loro diminuzione la ricchezza dei gentili, quanto più lo sarà la loro pienezza?

Romani 11:13 Infatti io parlo a voi gentili, in quanto sono apostolo dei gentili; io onoro il mio ministero,

Romani 11:14 per provare se in qualche maniera posso provocare a gelosia quelli della mia carne e salvarne alcuni.

Romani 11:15 Infatti, se il loro rigetto è la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non la vita dai morti?

Romani 11:16 Ora, se le primizie sono sante, anche la massa è santa; e se la radice è santa, anche i rami sono santi.

 

Romani 11:28 Quanto all'evangelo, essi sono nemici per causa vostra, ma quanto all'elezione, sono amati a causa dei padri

Romani 11:29 perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento.

Romani 11:30 Come infatti pure voi una volta foste disubbidienti a Dio, ma ora avete ottenuta misericordia per la disubbidienza di costoro,

Romani 11:31 così anche costoro al presente sono stati disubbidienti affinché, per la misericordia a voi fatta, anch'essi ottengano misericordia.

 

Esiste quindi una loro riammissione (sarà una grande conversione in Israele al Signore Gesù, uno dei molti segni degli “ultimi tempi”).

Romani 11:25 Perché non voglio, fratelli, che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi in voi stessi, che ad Israele è avvenuto un indurimento parziale finché sarà entrata la pienezza dei gentili,

Romani 11:26 e così tutto Israele sarà salvato come sta scritto: «Il liberatore verrà da Sion, e rimuoverà l'empietà da Giacobbe.

Romani 11:27 E questo sarà il mio patto con loro quando io avrò tolto via i loro peccati».

 

Il nazismo tentò invano, sotto la regia di satana, di far scomparire questa generazione (questa stirpe).

 

Se la razza ebraica (“questa generazione”) fosse stata interamente annullata dalla faccia della terra satana avrebbe impedito la realizzazione delle Profezie (tra le quali quelle che lo interessano direttamente e che lo porteranno nella Geenna).

 

Satana, fin dall’inizio, sa che la sua sorte è segnata dalla “progenie” di Israele:

Genesi 3:15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno».

 

Tutte le profezie sono in relazione con la generazione (la stirpe) di Israele, ed è per questo che Gesù ci dice:

Matteo 24:34 Io vi dico in verità che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute.

Marco 13:30 In verità vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute.

Luca 21:32 In verità vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute.

 

Questa generazione (questa stirpe) (la stirpe ebraica dei figli di Abramo) non è passata, anzi proprio a seguito della Shoah è ritornata nella terra di Canaan dove ha ricostituito lo stato ebraico in data 14 Maggio 1948.

 

Satana lotterà fino alla fine per far passare (scomparire, inquinare, travolgere) questa generazione (la stirpe ebraica).

 

 

Nell’ultima settimana di Daniele ci sarà un ultimo tentativo di “far passare questa generazione”.

 

Il grande ultimo inganno si compirà con la ricostruzione del Tempio sulla Spianata probabilmente usando il territorio del cosiddetto “Muro del Pianto” l’unico pezzo di muro rimasto del vecchio Tempio:

 

L’anticristo si spaccerà per Dio mettendo il suo ufficio nel Santissimo del nuovo Tempio e cercando di farsi adorare da tutti:

 

2Tessalonicesi 2:1-4 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio.

 

 

 

 

Tutto il mondo sarà contro Israele:

 

1)            A nord il re del Nord.

2)            A sud il re del mezzogiorno.

3)            Nel cuore di Israele l’anticristo (Segretario Generale dell’Onu trasferita sulla Spianata).

 

Tutti questi, ed i loro seguiti, tenteranno un’ultima disperata, diabolica, micidiale, offensiva contro “Questa Generazione”.

 

 

All’interno stesso di Israele gran parte del popolo e la classe dirigente saranno schierati con l’anticristo e contro l’arrivo del Regno Millenario di Gesù.

 

Molti altri saranno tratti in inganno e accetteranno l’anticristo che verrà con il suo proprio nome:

Giovanni 5:43 Io sono venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro verrà nel suo proprio nome, quello lo riceverete.

 

Molti tradiranno il Patto Santo nonostante sia scritto:

Salmi 111:9 Egli ha mandato a liberare il suo popolo, ha stabilito il suo patto per sempre; santo e tremendo è il suo nome.

Ebrei 8:10 Questo è il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: io metterò le mie leggi nelle loro menti, le scriverò sui loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.

 

Ma Egli si è riservato un resto, un rimanente, un residuo che non piegherà le ginocchia a Baal (Baal Zebù):

Romani 11:4 Ma che gli disse la voce divina? «Io mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal».

 

 

Proprio per difendere quel “Rimanente Fedele” il nostro Signore Gesù interverrà direttamente, con il suo seguito di Angeli, e combatterà l’ultima grande battaglia (quella di Harmaghedon) instaurando il suo Regno millenario sulla terra.

 

Ci stiamo avvicinando a quel terribile momento nel qualeil mondodimostrerà tutto l’odio nei confronti di Israele.

 

 

“Formalmente”, con diabolica astuzia, si dichiarerà di agire per difendere gli interessi ebraici.

 

In realtà invece si cercherà di fermare le Profezie che saranno la fine di questo mondo malvagio e corrotto.

 

 

 

Per impedire questo il re del Nord ha fatto un patto di sette anni con lsraele.

 

 

Tutto ruoterà attorno allo status di Gerusalemme.

 

 

 

 

Tutti gli avvenimenti descritti nella Profezia di Apocalisse riguardano l’Ultima Settimana di Daniele ed in particolare la seconda metà di quest’Ultima Settimana.

 

 

L’apparizione della Bestia che sale dal mare (“il mar grande”, il Mediterraneo) costituirà il “nuovo impero romano” capeggiato dal re del Mezzogiorno.

Apocalisse 13:1 Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi.

 

La Bestia dalle sette teste e dieci corna (il nuovo impero romano) riceverà potere di agire per 42 mesi:

Apocalisse 13:5 E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi.

 

Seguirà la Bestia che sale dalla terra (la Terra di Israele):

Apocalisse 13:11 Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone.

 

Questa seconda Bestia (la soluzione satanica del conflitto Israelo-palestinese) sarà, di fatto, un’orrenda offesa al nostro Dio YHWH in quanto farà credere che Egli potrà accettare “pace e sicurezza” in cambio dello smembramento della Terra Santa di Israele che YHWH ha promesso in eterno totale possesso ai discendenti di Abramo.

 

 

 

Questi avvenimenti porteranno allo spostamento dell’ONU da New York a Gerusalemme in pegno di “Pace e Sicurezza” sia per il Medio-Oriente che per tutto il mondo.

 

Per questo sta scritto:

1Tessalonicesi 5:3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.

 

 

 

 

 

 

 

 

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